giuseppe conte fase due mascherina

IL PIANO B DELLA FASE DUE: RIAPRIRE BAR, RISTORANTI E PARRUCCHIERI GIA' IL 18 MAGGIO, SU BASE REGIONALE. PER EVITARE UN'ALTRA PIOGGIA DI CRITICHE SU CONTE - OGGI ALLA CONFERENZA STATO-REGIONI IL MINISTRO BOCCIA DIRÀ AI GOVERNATORI DI NON ANDARE IN ORDINE SPARSO TRA IL 4 E IL 17 MAGGIO, PROMETTENDO CHE DAL 18 OGNI MISURA SARÀ TARATA SUL TERRITORIO. CHE POI E' LA STRATEGIA DI SPAGNA E GERMANIA

 

Annalisa Cuzzocrea per “la Repubblica

 

Rigore sì, ma anche la possibilità di rivedere le decisioni sulle riaperture se le condizioni lo consentiranno. Le critiche sulla Fase Due sono molte e trasversali. Nel governo il Pd preme per riaprire già il 18 maggio nelle zone meno colpite i bar, i ristoranti, i parrucchieri e le altre attività la cui ripartenza è prevista il primo giugno. Giuseppe Conte non vuole sbilanciarsi, non ora che il suo ultimo Dpcm è nel mirino, ma più di un ministro giura che è pronto ad aprire all' ipotesi se i dati del contagio dopo le riaperture del 4 maggio saranno incoraggianti.

giuseppe conte a bergamo con mascherina

 

Per ora la linea ufficiale è quella della prudenza. C' è un grafico che illustra l' andamento dell' influenza spagnola del 1918, sulla scrivania di Palazzo Chigi. Un grafico che suggerisce: senza le adeguate misure di contenimento, la seconda ondata del Covid-19 potrebbe essere - come fu quella dell' influenza spagnola - molto peggiore della prima.

 

Conte si è convinto di aver fatto il massimo possibile con il dpcm che dal 4 maggio rimette in moto il 90% dei lavoratori italiani (la stima è dell' ex ministro e presidente Istat Enrico Giovannini, uno dei membri della task force guidata da Vittorio Colao). Di più, il premier teme che le riaperture del 4 maggio siano già una prova ardua per il Paese, con 3 milioni di persone in più che tornano al lavoro. I bar e i ristoranti che possono fare servizio d' asporto (Conte pensava non fosse il caso prima del 18), i parchi aperti, la possibilità di andare a trovare chi si ama.

 

«Cosa pretendevano di più? Non si rendono conto che è già moltissimo? », ripete davanti alle critiche che gli sono arrivate - stavolta - non solo dall' opposizione, ma dalla sua stessa maggioranza.

 

francesco boccia giuseppe conte

Il problema non è solo l' Italia Viva di Matteo Renzi, il problema stavolta è il Pd. Che lunedì ha riunito in videoconferenza attorno al segretario Nicola Zingaretti e al vice Andrea Orlando i capigruppi di Camera e Senato, Graziano Delrio e Andrea Marcucci, e tutti i suoi ministri. Per dire che stavolta la presentazione dell' ultimo dpcm non ha funzionato come doveva. Non si può annunciare una ripresa così lontana nel tempo, il primo giugno, per alcune categorie come bar, ristoranti, parrucchieri, estetiste. Non si può fare confusione tra le libertà concesse, congiunti, fidanzati, messe, funerali, dicendo prima una cosa e poi il contrario.

 

«Non si può - ha detto il ministro del Sud Beppe Provenzano - far ripartire tutte le regioni allo stesso modo, indipendentemente dallo stato del contagio e dalla situazione degli ospedali». È la stessa posizione di Andrea Orlando, è quello che ha detto ieri il presidente dei senatori dem Marcucci. Ed è l' opinione di Zingaretti, che spinge affinché - senza dimenticare la prudenza - su quella decisione si possa ritornare.

 

Così sarà, questo sta decidendo in queste ore il governo, se tutto andrà bene. Le due settimane che vanno dal 4 al 17 maggio, quelle normate dal dpcm, sono considerate una sorta di prova generale. Poi si potrà pensare a misure differenziate sul territorio. «Per essere pratici - spiega un ministro - dal 18 maggio è probabile che in Basilicata, Molise, Sardegna e nelle regioni dove il contagio è quasi scomparso, bar, ristoranti o parrucchieri possano partire prima». È quel che ha chiesto fin dall' inizio il ministro dello Sviluppo Patuanelli, sconfitto però dalle raccomandazioni del comitato tecnico-scientifico.

teresa bellanova matteo renzi

 

Così oggi - durante la conferenza Stato-Regioni - il ministro degli Affari Regionali Boccia proverà a convincere i governatori a non andare in ordine sparso per le prime due settimane, per poi promettere che - da quella successiva - ogni misura sarà tarata sul territorio. È quello che ha annunciato il premier Sanchez in Spagna per la fase 2. Ed è quel che si sta già facendo in Germania.

 

Ma proprio la Germania è presa da Conte come esempio di quel che si deve evitare. Quando al mattino arriva la notizia di un aumento dell' indice del contagio tedesco, il presidente del Consiglio avverte: «Vedete, non possiamo permetterci di allentare prima di essere davvero pronti». Il Pd chiede uno sforzo maggiore, ma davanti alle sirene di Renzi i suoi ministri giurano: l' appoggio a Conte non è in discussione.

Ultimi Dagoreport

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT