cartelle esattoriali 8

UN PO' DI OSSIGENO PER L'ESTATE: STOP ALL'INVIO DI CARTELLE ESATTORIALI E ACCERTAMENTI FISCALI PER ALTRI DUE MESI, L'ATTIVITÀ DI RISCOSSIONE RIPARTE A SETTEMBRE - SUL NODO DEI LICENZIAMENTI C'È L'IPOTESI DI BLOCCHI SELETTIVI LEGATI ALL'USO DELLA CASSA INTEGRAZIONE - SARÀ EVITATO L'INGORGO DI SCADENZE PER I CONTRIBUENTI CHE HANNO SCELTO ROTTAMAZIONE TER O SALDO E STRALCIO…

Luca Cifoni per "il Messaggero"

 

CARTELLE ESATTORIALI

Stop all' invio di cartelle e accertamenti per altri due mesi, con ripresa quindi dell' attività di riscossione a settembre. Tempi più scadenzati per la ripresa dei pagamenti rateali, per evitare l' ingorgo che si potrebbe creare a partire da agosto. Rinvio almeno fino a metà estate anche per l' acconto delle imposte dirette che i contribuenti sottoposti agli Isa (indicatori sintetici di affidabilità fiscale).

 

Rimborso della rata di acconto dell' Imu versata dai proprietari che non hanno la disponibilità del proprio immobile a causa del blocco degli sfratti che si protrae ormai da 15 mesi. Alla Camera c' è un' intesa ampia sul pacchetto fiscale che si concretizzerà con gli emendamenti al decreto Sostegni bis e sostanzialmente su questi punti è stato trovato anche il consenso del governo, salvo la necessità di alcuni approfondimenti tecnici.

 

CARTELLE ESATTORIALI

Ancora controversa invece la questione dei licenziamenti, su cui si proietta anche l' ombra della protesta annunciata dai sindacati. All' interno della maggioranza non mancano le spinte per una proroga significativa del divieto di mettere alla porta i dipendenti. Ma si potrebbe prospettare invece una soluzione differenziata selettiva per settori: si sta facendo strada in particolare l' idea di condizionare un eventuale prolungamento del blocco alla percentuale di uso della cassa integrazione ordinaria.

 

Intanto in commissione bilancio proseguono le attività che porteranno all' inizio delle votazioni sul provvedimento, atteso per la prossima settimana dopo la formalizzazione dei vari pareri da parte del governo. La fase è quella degli emendamenti segnalati, che dovrebbero poco meno di 500: si tratta delle proposte di modifica più importanti segnalate dalle varie forze politiche, vista l' impossibilità materiale di votare le migliaia di emendamenti presentati e sopravvissuti al vaglio dell' ammissibilità.

 

Le correzioni dovrebbero essere significative: a disposizione c' è la dote di circa 800 milioni riservata agli interventi parlamentari, ma si guarda anche ai circa 4 miliardi che nono dovrebbero essere usati per i contributi a fondo perduto, vista l' adesione delle imprese che si è rivelata minore delle aspettative.

CARTELLE ESATTORIALI 8

 

Questi soldi resterebbero comunque al mondo delle imprese sia attraverso l' innalzamento della soglia di fatturato entro la quale scatta l'ammissione al beneficio (da 10 a 15 milioni) sia attraverso il potenziamento del canale alternativo del conto economico ovvero l' attribuzione dell' importo sulla base delle perdite di bilancio effettivamente subita, invece che del calo di fatturato.

 

Un altro intervento a vantaggio del mondo produttivo riguarderà il rifinanziamento della legge Sabatini per gli investimenti in macchinari e attrezzature.

Per quanto riguarda cartelle esattoriali e accertamenti, attualmente la ripresa dopo il blocco iniziato in concomitanza con la crisi Covid è fissata al primo luglio, con pagamenti da effettuare entro un mese e dunque al massimo il 2 agosto vista la scadenza nel fine settimana.

 

CARTELLE ESATTORIALI

Il governo, pur consapevole che prima o poi bisognerà tornare alla normalità, sarebbe orientato a concedere altri due mesi: gli invii da parte dell' Agenzia delle Entrate riprenderebbero da settembre, con possibilità di versare fino a fine mese. Con l' occasione verrebbe smaltito anche l' accumulo di scadenze per chi ha optato per la rateizzazione con la rottamazione ter o il saldo e stralcio.

 

LA SCADENZA Quanto alla scadenza per il versamento delle imposte dirette, fissata per legge al 30 giugno, si ragiona su un rinvio a vantaggio dei contribuenti coinvolti nell' Isa: nello scenario minimale sarebbe al 20 luglio, ma la spinta è per arrivare un mese dopo o anche a fine settembre (come avvenne nel 2019).

 

CARTELLE ESATTORIALI

C' è però da tener presente che il ministero dell' Economia avrebbe bisogno di conoscere l' entità degli introiti fiscali in tempo per redigere la nota di aggiornamento al documento di economia e finanza (Nadef). E intanto la Lega, tra i partiti più attivi sul fronte fiscale, propone già di alleggerire la successiva scadenza, quella di novembre, dilazionando il versamento nell' arco dei mesi successivi: questo nell' ipotesi che lo scavallamento dell' anno non crei problemi al governo sul fronte strettamente contabile.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...