mario draghi daniele franco soldi europa

POLITICA DA RECOVERY – NON C’È SOLO IL CASO SPERANZA A PROVOCARE LA TENSIONE TRA I PARTITI, MA ANCHE LA GESTIONE DEI 200 MILIARDI DI FONDI EUROPEI, AFFIDATO AI MINISTRI “TECNICI” - LA LEGA: “LA DELEGA AL GOVERNO NON DEVE ESSERE IN BIANCO” - TUTTA AMMUINA: O I PIANI LI PRESENTA DRAGHI O L'UE LI MANDA A CAGARE. E' L'UNICO CHE HA UN DIALOGO DIRETTO CON BRUXELLES. E' LA SUA FORZA. E A CHI CRITICA, DRAGHI RISPONDE: "ME LA SBRIGO IO CON L'UE. MI STO GIOCANDO LA FACCIA..."

Emilio Pucci per “il Messaggero”

 

MARIO DRAGHI - CONFERENZA STAMPA

Non tira una bella aria dalle parti di Palazzo Chigi. Leu porrà una questione di governo, «basta con il tiro a piccione contro Speranza. Siamo capaci anche di fare opposizione se necessario...».

 

La Lega è irritata perché il capitolo riaperture in realtà è fermo, prima di inizio maggio non ci sarà una ripartenza, lo ha fatto capire anche Draghi, ieri Salvini non è andato a palazzo Chigi per l' incontro sul Recovery', causa impegni familiari a Milano, ma il partito di via Bellerio preme per una svolta.

ROBERTO SPERANZA E MARIO DRAGHI

 

Il Pd invoca una maggiore condivisione nelle scelte dell' esecutivo, fa da argine al ministro della Salute («Speranza messo alla gogna, è una vergogna la mozione» ha detto Letta in serata), ritiene che Draghi dovrebbe fermare una volta per tutte gli affondi della Lega.

 

E così il Movimento 5 stelle. In questo clima le tensioni si scaricano sui ministri tecnici rei di non essere collaborativi. Infine a soffiare sul fuoco è Fratelli d' Italia che, al pari di Alternativa c' è presenterà una mozione di sfiducia contro il responsabile della Sanità.

roberto speranza

 

TENSIONE

Sono tanti i motivi di tensione nella maggioranza e nel governo, ragion per cui Draghi ieri avviando il confronto con le forze politiche sul Pnrr e sul decreto imprese ha esordito in questo modo: «Ditemi cosa non va». Il clima non è più da luna di miele insomma.

 

ranieri guerra

Nel mirino c' è soprattutto Speranza, colpevole di sposare una linea troppo rigorista e di aver gestito - questa la tesi - in maniera errata la fase dell' emergenza sanitaria durante il governo Conte. La Lega e Italia viva si smarcano dalla mossa di Meloni ma insistono sulla necessità di costituire una commissione d' inchiesta, un dossier che al pari delle questioni giudiziarie che coinvolgono il direttore aggiunto dell' Oms, Ranieri Guerra, rischia se venisse aperto, di fare da detonatore di ulteriori fibrillazioni.

 

enrico giovannini

Ieri durante la riunione del Cdm sul Def e sullo scostamento di bilancio il premier ha chiesto collegialità, difendendo la linea del responsabile di via XX settembre Franco. Qualche ministro tecnico ha chiesto di gonfiare' un po' i dati per consentire maggiori margini di manovra, sono intervenuti il ministro delle Attività produttive Giorgetti e il responsabile del Turismo Garavaglia a sottolineare che i numeri del Def vanno spediti a Bruxelles e anche i ministri Brunetta e Giovannini hanno indossato i panni degli economisti.

 

VITTORIO COLAO RENATO BRUNETTA

Clima comunque disteso anche se un ministro la mette così: «Ognuno segue le proprie cose. Il metodo è scientifico, ma le scelte dovrebbero essere politiche». Ma il malessere più ampio che coinvolge il metodo fin qui utilizzato dal premier si respira tra i partiti. «Qui - osserva la capogruppo di Leu al Senato De Petris - il rischio è che le tensioni si accumulino. Così non si va lontano».

 

non e' l'arena le chat tra ranieri guerra e brusaferro

I lumbard' premettono di non volere la testa di Speranza. «La mozione di sfiducia di Fdi a Speranza va letta: esprimerci prima è prematuro. Visto che il governo ha forze diverse vorremmo che cambiasse la sua politica», taglia corto il leghista Molinari che ha anche evidenziato a Draghi «attacchi, insulti e provocazioni quotidiane di segretario, ministri e dirigenti» dem. Gli affondi contro il ministro della Salute hanno compattato ancor più la vecchia maggioranza rosso-gialla. Il segretario del Pd Letta lo difende, così il M5s che però è tornata all' attacco nel rivendicare il Superbonus fino al 2023.

 

ENRICO LETTA PARLA DI DRAGHI A PORTA A PORTA

ATTACCO

 Il rischio è che sul Recovery' e sul fondo parallelo si scateni un attacco alla diligenza. «La delega che il Parlamento ha dato al governo non deve essere in bianco. Capiamo i tempi stretti ma vorremmo ancora dare qualche indicazione, così come gli altri partiti», osservano dal partito di via Bellerio. Leu ha un' altra teoria: «L' affondo contro chi ci rappresenta è legato agli interessi delle lobbies sulle spese che dovranno essere fatte nel campo della sanità e mirano a far dimenticare ciò che è successo in Lombardia». Draghi tenta di ricomporre i pezzi, ritiene pericoloso il braccio di ferro che va avanti sul tema delle riaperture.

 

MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI SELFIE IN PIAZZA

Il fatto è che l' ex ministro dell' Interno si è speso in prima persona per fornire garanzie alle categorie che protestano. «È un governo di unità nazionale: serve unità, non bisogna farsi dispetti e alimentare polemiche», ha detto il premier ai leghisti. Oggi tocca al Pd e a FI, lunedì ad Iv e a FdI. La battaglia su Speranza rischia di dividere ancora gli alleati del centrodestra.

 

Gli azzurri lo difendono, la Lega ritiene che al netto degli errori commessi sia «necessario» governare in questa fase con il Pd e con Leu. Ma Meloni punta a far saltare la tattica lumbard'. «È inutile - afferma la presidente di Fdi - far trapelare voci di dissenso all' interno di qualche partito che sostiene Draghi sull' operato di Speranza. C' è un solo modo, se si vuole, per costringerlo a lasciare l' incarico di ministro: sottoscrivere la mozione di sfiducia».

mario draghi in libia 5ENRICO LETTA GIUSEPPE CONTE MARIO DRAGHI - CONFERENZA STAMPA ENRICO LETTA mario draghi

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)