UNA POLTRONA PER DUE – AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA SALVINI SOGNA DI SPEDIRE GIULIA BONGIORNO (“CON LEI GLI ITALIANI SONO PIÙ TRANQUILLI”) MENTRE GIORGIA MELONI HA IN MENTRE L’EX MAGISTRATO CARLO NORDIO – ALLA FESTA DELLA LEGA IN TRENTINO, IL “CAPITONE” RILANCIA LA FLAT TAX E PRETENDE LA “PACE FISCALE” (“VOGLIO UNO STATO AMICO DEI CONTRIBUENTI E NON UNO CHE FA CHIUDERE LE ATTIVITÀ”) - E FISSA IL SUO PALETTO PER IL MINISTERO DEGLI ESTERI: “PENSO A UNO CHE ABBIA GIÀ FATTO L'AMBASCIATORE"

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giorgia meloni matteo salvini giorgia meloni matteo salvini

Alessandro Gonzato per “Libero quotidiano”

 

Piazza Carera, nel cuore della trentina Pinzolo - 3 mila abitanti nell'Alta Val Rendena, in questi giorni piena di turisti - applaude a scena aperta quando Matteo Salvini dal palco della festa della Lega parla di "quota 41" e attacca la sinistra: «Loro dicono che è un privilegio andare in pensione dopo 41 anni di lavoro: chi lo dice, o è ignorante o non ha mai lavorato un giorno». Il leader leghista entra nel dettaglio e dà un altro colpo, stavolta a M5S: «Nel 2023 "quota 41" costerebbe 4 miliardi. Tanti, certo, ma meno della metà del reddito di cittadinanza, che va mantenuto per chi non può lavorare, ma tolto al primo rifiuto di un'offerta a chi invece può».

 

giulia bongiorno giulia bongiorno

Intervistato da Gaia Mombelli di SkyTg24 il leader leghista afferma che «cancellare la legge Fornero è «un dovere morale». «Qualcuno sostiene che non è possibile? Lo dicono quelli di sinistra. Mi dicevano la stessa cosa dell'immigrazione clandestina».

 

L'uscita a sorpresa arriva a metà intervista quando Salvini prima afferma di «avere bene in testa» chi potrebbe essere il nuovo ministro degli Esteri, qualora il centrodestra vincesse, «al posto del simpatico Luigi Di Maio», ma in questo caso non dice il nome: «Penso a uno che abbia già fatto l'ambasciatore, che sia riconosciuto e stimato a livello internazionale. Sull'Ucraina dobbiamo dialogare, usare l'arma più potente che abbiamo, la diplomazia: se il ministro degli Esteri è Di Maio campa cavallo».

 

salvini meloni salvini meloni

Subito dopo però lo fa eccome il nome di chi vorrebbe alla Giustizia, «Giulia Bongiorno»: «Una donna severa, precisa e in gamba. Se ci fosse lei ad amministrarla, da italiano sarei molto più tranquillo». La gente, spolverini e maglioncini per ripararsi dal fresco della montagna, batte le mani e annuisce convinta. In questi giorni nel centrodestra, in quota Fratelli d'Italia, è molto forte il nome del magistrato Carlo Nordio per lo stesso dicastero.

 

Salvini dopo aver rilanciato la flat tax al 15%, va sulla pace fiscale: «Sono in arrivo milioni di cartelle esattoriali, arriveranno a un italiano su 4. Serve il saldo e stralcio, spero che l'intero centrodestra la pensi così: lo Stato incassi il 20%, altrimenti sarà una strage. Voglio uno Stato amico dei contribuenti e non uno che fa chiudere le attività». Salvini è un fiume in piena, fa il conto alla rovescia in vista del 25 settembre, invita la gente a non dare la partita già per vinta e ad andare a votare, va anche oltre l'orario limite ipotizzato dagli organizzatori.

 

intervento di carlo nordio intervento di carlo nordio

Prima di lui sono saliti sul palco parlamentari e assessori trentini, il viceministro Alessandro Morelli e il sottosegretario Vannia Gava, oltre al presidente del Trentino Alto Adige Maurizio Fugatti. Scherza, anche, Salvini, quando parla della figlia Mirta, 9 anni, che è in albergo con l'animatrice a intrecciare braccialetti con elastici e perline e a studiare strategie di vendita.

 

Siamo in terra di forte autonomia e il capo della Lega, ricollegandosi all'intervento di Fugatti, rilancia il progetto per le altre Regioni, stoppato dai grillini durante il primo governo Conte. La Mombelli gli chiede se vedrebbe bene Draghi come segretario generale della Nato: «Se dico di sì è la sua rovina», sorride il leghista, «perché se lo dice Salvini a sinistra fanno l'esatto opposto». Presidente della Commissione europea? «Credo che Draghi abbia un curriculum che gli permette di ambire a fare tante cose». L'intervista finisce e dalle casse parte «Sarà perché ti amo» dei Ricchi e Poveri.

 

SALVINI MELONI BERLUSCONI SALVINI MELONI BERLUSCONI

Nemmeno il tempo di guadagnare l'uscita dalla piazza che Salvini diffonde una dura nota contro i Dem: «Non solo Raffaele La Regina, che dopo un penoso balletto ha finalmente deciso di rinunciare alla candidatura. Un'altra aspirante parlamentare del Pd, sponsorizzata da Letta, ha scritto gravi post contro Israele: si tratta di Rachele Scarpa, che addirittura aveva contestato la presenza del suo partito a una manifestazione organizzata dalla comunità ebraica di Roma. Troppi esponenti del Pd parlano come estremisti islamici: una vergogna che non deve restare senza conseguenze». E vola vola si sa/Sempre più in alto si va...

 

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