spadafora di maio

POLVERE DI 5 STELLE - ROTTURA TRA DI MAIO E SPADAFORA, FINO A IERI TRA I PIU’ ASCOLTATI CONSIGLIERI DEL LEADER PENTASTELLATO – IL GELO E' SCESO DOPO CHE LUIGINO PER IL RUOLO DA SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO HA PREFERITO FRACCARO A SPADAFORA CHE NEI GIORNI DELLA CRISI ERA STATO L’UOMO DELLA TRATTATIVA COL PD – CONTE SI TIENE LA DELEGA AI SERVIZI SEGRETI (CON DISAPPUNTO DI UNA PARTE DEL M5s)

Federico Capurso e Ilario Lombardo per la Stampa

 

spadafora di maio

 Ora dicono che a Palazzo Chigi regna la massima serenità, sottosegretario unico alla Presidenza del Consiglio sarà Riccardo Fraccaro ed eseguirà i suoi compiti all' insegna dell' equilibrio, non di parte, ma come uomo al servizio del Pd, del M5S e di Giuseppe Conte che, ormai è certo, terrà ancora una volta per sé le delega ai Servizi, con disappunto di una parte di 5 Stelle.

 

Ma nelle ultime 72 ore è successo di tutto nelle stanze più vicine al premier. E si è arrivati a sfiorare di nuovo la rottura tra Conte e Luigi Di Maio. Il motivo è sempre lo stesso e si trascina dietro sospetti e tensioni da ormai un mese. Conte avrebbe voluto affiancare a Fraccaro Roberto Chieppa, attualmente segretario generale del capo del governo. Non solo. Avrebbe voluto dividere a metà le deleghe e consegnare al suo uomo di fiducia quello pesanti sul fronte legislativo.

 

Di fatto sarebbe stato un modo per svuotare il ruolo di Fraccaro. O almeno così lo ha vissuto il diretto interessato che per due giorni ha meditato le dimissioni, confidandolo anche a Di Maio. «Sarei commissariato» è stato il ragionamento. Un sottosegretario dimezzato. Un ridimensionamento inaccettabile, anche per il capo politico. Per placare le ire dei vertici grillini si arriva a un confronto. Conte ha un buon rapporto con Fraccaro. I due si vedono.

luigi di maio vincenzo spadafora

 

Il premier chiede rassicurazioni. «Non voglio più che succeda quello che è successo con la Lega, basta conflitti, liti, dispetti» spiega, ricordando lo strapotere di Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio fuori dal controllo del premier. Fraccaro garantisce che non giocherà solo di sponda con il suo partito, il M5S, che il suo ruolo sarà di sintesi dell' indirizzo politico e sarà con Conte garante del lavoro di coalizione. Una rassicurazione che il presidente si fa bastare. E così è lui alla fine a rinunciare al proprio uomo.

spadafora di maio

 

In cambio però terrà la delega ai servizi segreti, come già aveva fatto con la Lega. Nel M5S c' era (tra gli altri Nicola Morra) chi chiedeva di darla a una figura più politica, espressione del voto popolare, anche per compensare la scelta di un tecnico, il prefetto Luciana Lamorgese, all' Interno. Qualcuno, una minoranza vicina ai vertici aveva suggerito il nome di Vito Crimi, scippato della delega all' editoria. Ma non se ne farà nulla.

 

Nel Movimento però ci sono anche altre fratture a fare rumore. Per esempio tra Di Maio e il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, fino a ieri considerato tra i più ascoltati consiglieri del leader M5S.

 

luigi di maio vincenzo spadafora

Qualcuno, molto vicino a Spadafora, sente di poter dire che la distanza è già diventata «incolmabile», per una somma di divergenze culminate pochi giorni fa nella richiesta dell' ex consigliere di essere nominato alla guida del dicastero per lo Sport e i Giovani. Lontano, insomma, dagli schemi di potere in cui affonda le mani Di Maio, e dalla casacca di sottosegretario alla presidenza del Consiglio che gli avevano già cucito addosso.

 

Spadafora non è affatto scontento della sua destinazione. È stato lui a scegliere lo Sport. Sente, anzi, di avere su di sé una buona stella: alla sua prima uscita ufficiale da ministro, a Monza per il Gran premio di Formula 1, è tornata a vincere la Ferrari dopo 9 anni.

 

«Hai una fortuna sfacciata», gli ha detto il suo predecessore, Giorgetti, che aveva anche la delega allo Sport. Ed è qui che si intrecciano i destini, in quella nomina di sottosegretario di Palazzo Chigi che per Spadafora doveva essere la logica conseguenza della trattativa portata avanti in prima persona con il Pd. Una nomina mai arrivata, perché a lui è stato preferito Fraccaro.

 

VINCENZO SPADAFORA LUIGI DI MAIO

Le prime crepe tra i due però si erano già aperte ad agosto, nel pieno della crisi. In quei giorni, Di Maio non ne vuole sapere di fare un governo con Nicola Zingaretti. L' uomo più desideroso di liberarsi dei leghisti e di abbracciare il Pd, invece, è proprio Spadafora, che non ha mai nascosto la sua anima di sinistra. Apre un canale con Dario Franceschini e il 23 agosto ospita il vertice tra Di Maio e Zingaretti nel suo salone di casa. Il resto è la storia di questo governo.

riccardo fraccarogiuseppe conte riccardo fraccaro giancarlo giorgetti

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARRACCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...