lockdown a shanghai

POSTA! -  CARO DAGO, IL RACCONTO DA SHANGHAI CHE RIGUARDA 26 MILIONI DI PERSONE METTE DEFINITIVAMENTE LA PAROLA FINE ALLE ASSURDE E IDIOTE PROTESTE SULLA PRESUNTA DITTATURA SANITARIA ITALIANA. NELL'ULTIMO TRENTENNIO, ECONOMICAMENTE, ABBIAMO VISSUTO AL DI SOPRA DELLE NOSTRE POSSIBILITÀ E CON LA PANCIA PIENA SIAMO USCITI DALLA REALTÀ, LA NOSTRA DEMOCRAZIA, DOVE OGNUNO È LIBERO SU TUTTO E GARANTITO OLTREMISURA, CI HA OBNUBILATO LA MENTE. SPERANDO CHE LA VICINA GUERRA NON SI ESPANDA E CI FACCIA SVEGLIARE TUTTI SUDATI....

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Lettera 1

bombardamenti su odessa 3

Caro Dago, Ucraina, missili sull'incrociatore russo Moskva: Odessa teme una rappresaglia. E già. Difficilmente i russi manderanno doni in segno di ringraziamento. Anche se si sa che i missili dell'Occidente sono sempre sani, giusti, equilibrati e intelligenti: un orgoglio per l'umanità.

 

Maxmin

 

Metaverso 3

Lettera 2

Caro Dago,

gli avvocati Pryor e Roberts (ovviamente statunitensi) prevedono per il futuro un codice penale specifico per i crimini (virtuali) commessi ai danni di avatar (persone virtuali) nel Metaverso (mondo virtuale). Un dubbio: chi verrà processato potrà onorare le loro parcelle in modo "virtuale"?

 

Gualtiero Bianco

 

Lettera 3

Esimio Dago,

MEME BIDEN PETO

incidente di tipo scatologico per il Presidente Biden. Visti i precedenti, è una fortuna che gli si sia sporcata la giacca e non il retro dei pantaloni...

 

Bobo

 

Lettera 4

Caro Dago, ho letto il tuo bellissimo articolo su Mario Draghi, a mio parere non è che Lui sia  forte, ma si è limitato  a fare il compito che l’Ue gli ha passato, impoverendo il popolo e arricchendo la finanza e le sue banche, il Suo posto naturale in futuro.

 

La debolezza è nel Parlamento, tutti incollati alle poltrone ad aspettare la pensione che arriverà (?) a ottobre, ma non si vergognano!

 

bobilduro

 

RICCIARDI 1

Lettera 5

Caro Dago, Covid, Ricciardi: «La vaccinazione dei bambini è stata un fallimento perché i genitori hanno più paura del vaccino che della malattia". Con i cosiddetti esperti che ci sono in circolazione non poteva essere diversamente.

 

Prima dicono che il vaccino è "efficacissimo" e protegge dall'infezione al 96-98%. Passano 2-3 mesi e gli stessi menestrelli affermano che quel vaccino non serve più quasi a nulla: è necessario farne un altro. Come possono pretendere di essere credibili? Le barzellette è meglio che le conservino per le serate con gli amici!

 

Edy Pucci

 

Lettera 6

luigi di maio firma l'accordo con l'algeria per il gas

Caro Dago, invasione Ucraina, Di Maio: "Non saranno le minacce a fermare l'azione del governo". Quale azione?

 

Eli Crunch

 

Lettera 7

Esiste l'arma segreta per annientare Putin e il suo partito "Russia Unita"? Non basta infiltrare Giuseppi e Di Maio nei meandri del Cremlino, urge sparare  sulla piazza rossa Antonio Tajani, già bravo giornalista, ma politico maldestro.

 

ANTONIO TAJANI MATTEO SALVINI

In pochi mesi, Putin e il suo raggruppamento saranno cancellati... Tajani, coordinatore regionale di Forza Italia, riuscì in breve a polverizzare il consenso elettorale di F.I. nel Lazio, riducendolo a cifre da suffisso telefonico.

 

Tajani fu, perciò, allontanato e spedito a far danni nella Ue. Ora, Biden e Johnson puntano tutto su Tajani per distruggere Putin.

 

Giancarlo Lehner

 

Lettera 8

zelensky in posa 2

Caro Dago, Zelensky rifiuta di ricevere la visita del presidente tedesco Steinmeier? È come se avesse compilato la domanda di "non inclusione" nell'Ue. Meglio tener lontano un soggetto simile. Una volta dentro comincerebbe a dire che non diamo abbastanza fondi all'Ucraina, che li discriminiamo, che non vogliamo aiutarli, che vogliamo la loro estinzione e via dicendo, con mistificazioni e sceneggiate varie... È un professionista del lamento.

 

P.T.

 

LOCKDOWN A SHANGHAI

Lettera 9

Dago,

Il racconto del giovane bloccato in isolamento a Shanghai ha del tragicomico, se non fosse che riguarda 26 milioni di persone e mette definitivamente la parola fine alle assurde e idiote proteste sulla presunta dittatura sanitaria italiana. Nell'ultimo trentennio, economicamente, abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità e con la pancia piena siamo usciti dalla realtà, la nostra democrazia, dove ognuno è libero su tutto e garantito oltremisura, ci ha obnubilato la mente. Sperando che la vicina guerra non si espanda e ci faccia svegliare tutti sudati.

 

MP

vladimir putin

 

Lettera 10

Caro Dago, il Cremlino non esclude che ospiti stranieri possano essere invitati alla prossima parata del Giorno della Vittoria a Mosca, il 9 maggio prossimo. Essendo nella stessa condizione di Draghi - "non eletto" - se mi invita io ci vado: mai stato in Russia!

 

Giuly

 

Lettera 11

Vauro: io non sono antisemita, è lui che ha un naso da ebreo!

 

Stefano Bargellini

 

finlandia e svezia entrano nella nato 2

Lettera 12

Caro Dago,

per intimidire la Finlandia che pare vorrebbe aderire alla NATO, Putin sta facendo circolare in Russia. ma molto vicino ai confini finlandesi, veicolo in grado di lanciare armi atomiche.

 

Ma per la Finlandia, essere colpiti da atomiche lanciate da una ventina di km dai suoi confini o lanciate da migliaia di km. di distanza fa qualche differenza?

 

Pietro Volpi 

Lovere (Bg)

 

Lettera 13

donatella di cesare foto di bacco

Una certa prof di nome Di Cesare, tanto ardita da dire che di mestiere fa la filosofa, pare che sia una certa versione femminile di Orsini e, a modo suo, legittima le azioni di Putin. E' fornita da una certa idea della libertà, tra la stridula gazzarra televisiva, dove non fa altro che ripetere che la guerra in Ucraina -senza guardare al principio che se un giorno uno Stato qualunque attaccasse l'Italia si ritroverebbe a chiedere aiuto (alla Nato) - non sia resistenza: secondo il suo punto di vista, resistenza, sarebbe solo quella dei partigiani appoggiati dagli alleati nel 1943. 

 

donatella di cesare foto di bacco (2)

Utilizzando la sua logica, gli ucraini dovrebbero arrendersi, poi ci penserebbero i tagliagole ceceni a dargli il colpo di grazia.  Ella, inoltre, dice che il governo Italiano dovrebbe chiedere una tregua, tregua di cui a Putin non frega sostanzialmente un cazzo.  Ieri, 'A l'aria che Tira' si offende perché Carofiglio la chiama signora.

 

L'altro ieri, scambia il giubbotto antiproiettile indossato dalla Von Der Leyen per una divisa militare. Insomma, un grande balzo per la rinomata Prof che sembra sospingersi, verso frontiere inesplorate di cose dette buttate lì senza capo né coda. Della serie: quando il premio delle cazzate sparate va assegnato ai professori che, altresì, pensano spetti a loro la grande parola decisiva nei confronti della filosofia.

 

Impeto Grif

 

Lettera 14

MEME SU DRAGHI E IL CONDIZIONATORE

Vivo in Liguria. Vista eccellente ma esposto ai 4 venti. Da Ottobre non un minuto il riscaldamento. Un po' più di lana addosso e sul letto.Possiamo farlo tutti. Le mie bollette sono ancora accettabili. Il consumo riguarda di più la produzione ma se si fa economia tipo '44 e '45, almeno le bollette private si riducono.

 

Togliamo riscaldamento anche ai palazzi del potere e dell'abuso. Capiscono meglio. Se eliminiamo sprechi e lussi democratici e troviamo altrove le risorse, il crollo russo avverrà senza i nostri soldi.

 

Gb Oneto

 

Lettera 15

Caro Dago, Ucraina, Di Maio a Cnn: "Italia non pone veti su sanzioni energia". Ma come, siamo i più penalizzati e restiamo zitti?

 

Cocit

 

mario draghi e luigi di maio alla camera

Lettera 16

Caro Dago, Draghi: "Quella sul Catasto è un'operazione di trasparenza. Non ci sarà un aumento della pressione fiscale". Il furbacchione pensa di recuperare gli sconti fiscali su benzina e bollette spostandoli sulla casa?

 

Lucio Breve

 

Lettera 17

Caro Dago, Governo, Conte: "Andare al voto non è in orizzonte M5s". La verità è che i pentastellati non possono vedere un orizzonte nemmeno se Grillo acquista un telescopio.

 

E.S.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”