giancarlo giorgetti mario draghi

PRENDERE I RISTORI PER LE CORNA - CAMBIANO I SOSTEGNI ALLE IMPRESE: GLI AIUTI ARRIVERANNO IN DUE TEMPI, CON UN SALDO A FINE ANNO - È ALLO STUDIO PURE UN'INDENNITÀ AGGIUNTIVA PER CHI È RIMASTO CHIUSO NEL MESE DI MAGGIO, COME I RISTORANTI SENZA SPAZIO PER I TAVOLI ALL'APERTO - STOP ALLE CARTELLE, FONDO PER LA SCUOLA, SUPERBONUS: TUTTE LE NOVITÀ...

Luca Monticelli per “La Stampa

 

MARIO DRAGHI GIANCARLO GIORGETTI

Cambiano i ristori per le imprese. Ieri nel vertice a Palazzo Chigi tra il premier Mario Draghi, il titolare dell'Economia Daniele Franco e i capi delegazione dei partiti di maggioranza, è passata la proposta del ministro Giancarlo Giorgetti che da giorni preme per un indennizzo calcolato in due tempi.

 

Nel Decreto Sostegni bis, atteso in Consiglio dei ministri tra domani e venerdì, il meccanismo dei contributi a fondo perduto dovrebbe essere definito sulla base di un acconto calcolato sulla perdita di fatturato dell'intero 2020 in confronto al 2019, o in alternativa su un periodo compreso tra il primo aprile 2020 e il 31 marzo 2021, rispetto allo stesso lasso di tempo tra il 2019 e il 2020. Poi arriverà il saldo a fine anno, che integrerà le risorse ricevute con quelle legate alle perdite reali iscritte a bilancio (o contabilizzate in dichiarazione dei redditi).

 

MATTEO SALVINI GIANCARLO GIORGETTI FEDERICO DINCA

Si tratta di uno schema che dovrebbe garantire una sorta di perequazione, tenendo conto dei costi fissi sostenuti dalle imprese, con una attenzione al dato del margine operativo lordo e dell'utile.

 

Inoltre è allo studio un'indennità aggiuntiva ai ristori, dedicata in particolare alle categorie rimaste chiuse anche nel mese di maggio, come ad esempio i ristoranti senza spazio per i tavoli all'aperto. La dote a favore di imprenditori e partite Iva (che hanno perso almeno il 30% dei ricavi) è di 14 miliardi, 20 se si considera il pacchetto sulla liquidità.

 

IL RISTORO - VIGNETTA SU ITALIA OGGI

La platea interessata riguarda le aziende fino a 10 milioni di fatturato e il tetto all'indennizzo resta confermato a 150 mila euro.

 

Aiuti ai comuni e stop cartelle

Il decreto che sta preparando il governo dovrebbe contenere anche una norma contabile per i comuni in difficoltà finanziaria che, dopo l'ultima sentenza della Corte Costituzionale, rischiano il default.

 

ristori e proteste

La Corte, infatti, ha bocciato i piani di rientro spalmati in trent'anni. Sul fronte cartelle si valuta la possibilità di tenere ancora ferma la macchina della riscossione fino al 30 giugno. Capitolo scuola: si sta mettendo a punto un fondo da 500 milioni in vista del rientro a settembre.

 

Il Pd, durante la riunione della cabina di regia, ha espresso grande preoccupazione per la fine del blocco dei licenziamenti, proponendo misure per la ripartenza del mondo del lavoro nel post pandemia: contratti di espansione, potenziamento della Naspi, decontribuzione per i lavoratori che usciranno dalla cassa integrazione nel settore del turismo, della ristorazione, dell'agricoltura e dello spettacolo.

 

mario draghi stefano patuanelli

Superbonus

I 5 stelle tornano a chiedere che venga reintrodotta la norma stralciata al Senato dal primo Decreto Sostegni sulla cessione dei crediti d'imposta nell'ambito di Transizione 4.0, o "superbonus delle imprese", come lo chiamano nel Movimento. «È uno strumento fondamentale», ha rilanciato ieri il ministro dell'Agricoltura Stefano Patuanelli, al termine della riunione con il premier Draghi.

 

il ministro del tesoro daniele franco

Alcuni parlamentari pentastellati hanno partecipato a un incontro con i tecnici della ragioneria dello Stato, incassando dal Tesoro la promessa di un dialogo con Eurostat per ottenere il via libera. Proprio l'Eurostat tempo fa aveva anticipato di voler riclassificare i crediti fiscali, un intervento che produrrebbe sui conti pubblici effetti diversi da quelli stimati. Difficile però che la misura venga recepita già nel Sostegni bis.

 

L'appello delle imprese

Pressing sul governo dalle associazioni che rappresentano le aziende di diversi settori, dalle banche all'agricoltura, dal commercio all'edilizia, che con una lettera congiunta inviata alle istituzioni auspicano le giuste risposte sulla liquidità nel prossimo provvedimento, come la proroga dei finanziamenti garantiti e l'allungamento dei piani di rimborso in almeno 10 anni.

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