nicola zingaretti ballerino

PRENDI QUESTA ROGNA, ZINGA! IL PD SCARICA ZINGARETTI E COME "BUONUSCITA" GLI OFFRE IL CAMPIDOGLIO - PRESSIONI PER FARLO LASCIARE DOPO LE REGIONALI E PER FARGLI ACCETTARE LA CANDIDATURA A SINDACO DI ROMA – LUI, STANCO ORMAI DELLA PISANA, VORREBBE A TUTTI COSTI ANDARE A FARE IL MINISTRO DELL'INTERNO IN UN’IPOTESI DI RIMPASTO – MA MOLTO DIPENDERA’ DALLE MOSSE CHE HANNO IN MENTE FRANCESCHINI E BETTINI…

Felice Manti per ilgiornale.it

 

zingaretti

Una poltrona per due. Meglio ancora, al posto di due. Il Pd che conta davvero sta cercando in maniera piuttosto insistente di far accettare al segretario Nicola Zingaretti una poltrona (a candidato sindaco della Capitale) al posto di due (abbandonando s'intende quella di segretario del Partito democratico e presidente della Regione Lazio).

dario franceschini e michela di biase

 

Una soluzione rapida per frenare così la fuga in avanti di Zingaretti che vorrebbe a tutti costi andare a fare il ministro dell'Interno in un'ipotesi di rimpasto di governo post regionali. Purtroppo per lui però la componente maggioritaria del partito, a Palazzo Chigi, non ce lo vuole. Certo l'insistenza sulla strada da intraprendere, l'indomani del voto, dipenderà da quanto e da come i dem perderanno questa tornata elettorale. E in capo a questo scenario non v'è incertezza sul fatto che Zingaretti non voglia più stare in Regione Lazio.

 

Conte Zingaretti

 Invece dal partito arrivano segnali forti sul fatto che l'istituzione può essere lasciata solo in modo pressoché indolore e non abbandonata, ipso facto, per un posto a Palazzo Chigi. Una scelta che per Area dem, la componente preponderante che fa capo a Dario Franceschini, sarebbe tanto sbagliata da comportare un voto regionale nel Lazio subito dopo l'inverno con un rischio palese di sconfitta. Un'altra appunto. E Franceschini non la manderebbe giù di certo, specialmente dopo una vita a fare l'eterno secondo, a rattoppare e ricucire rapporti sfilacciati con centrodestra, centrosinistra e Colle.

Conte Zingaretti

 

Diversamente in primavera un election day su Campidoglio-Regione potrebbe essere proficuo per l'unicità degli obiettivi di propaganda. Qui certo i Dem sono maestri nello sfidare anche i più abili candidati avendo peraltro dalla loro una sfilza di futuri fuoriusciti dal Movimento Cinquestelle con i quali già stanno stipulando accordi preelettorali.

 

Certo l'ultima parola spetterà a Nicola Zingaretti e dipenderà pure da quanto, il costruttore di strategie Goffredo Bettini riuscirà caparbiamente a convincerlo: quella che al segretario Pd sembra un'imposizione distopica sarebbe l'unica strada per recuperare una carriera politica in evidente fuorigioco. Già. Perché l'aria che tira in Regione Lazio certo non è a lui favorevole.

 

alessio d'amato nicola zingarettibettini

Dopo il caso dell'assessore alla Sanità D'Amato, suo fiduciario, sotto inchiesta della Corte dei conti per distrazione di fondi, quello precedente dell'acconto di 11 milioni di euro di mascherine pagate in anticipo e mai arrivate che si sta tramutando in un contenzioso senza precedenti, anche l'opposizione lancia il proprio j'accuse. La consigliera della Lega, Laura Corrotti, parla di illegittimità in merito al neo commissario dell'Istituto Jemolo che il governatore Zingaretti avrebbe nominato malgrado i rapporti reiterati nell'ambito legale negli ultimi sette anni.

 

La legge prevede infatti che non possano essere conferiti incarichi dirigenziali a professionisti che abbiano avuto, negli ultimi due anni, rapporti continuativi di collaborazione o di consulenza con la realtà pubblica. Nicola Zingaretti dovrebbe conoscere bene la disposizione, se non lui direttamente il proprio staff di consulenti. Vero è che il sindacato dei dirigenti pubblici interno alla Regione Lazio, il Direr, ha impugnato in questi anni parecchie nomine ratificate da Zingaretti, ottenendo la ragione al Consiglio di Stato. Che prossimamente si possa palesare un danno all'erario per il governo regionale non sarebbe certo da escludere.

zingaretti zingaretti gentiloninicola zingaretti alessio d'amato

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...