giuseppe conte soldi

PRESTO, FACCIAMO UNA COLLETTA PER CONTE - L'AVVOCATO DI PADRE PIO NON STA INCASSANDO NULLA: NON PRENDE UN EURO NE' DALLO STUDIO ALPA NE' PUO' CONTARE SULLO STIPENDIO DA PROFESSORE DELL'UNIVERSITA' DI FIRENZE - ORA STA SPENDENDO MOLTO PER GLI SPOSTAMENTI DELLA CAMPAGNA ELETTORALE E IL M5S COPRE SOLO UNA PARTE DEI COSTI - UN DEPUTATO GRILLINO RIVELA: "ARRIVA, SCENDE DALLA JEEP, FA IL COMIZIO E POI DOBBIAMO PORTARLO A CENA" - ORA SPERA CHE GUALTIERI DIVENTI SINDACO COSI' POTRA CANDIDARSI ALLE SUPPLETIVE A ROMA...

Lisa Di Giuseppe per "Domani quotidiano"

 

virginia raggi e giuseppe conte 6

Giuseppe Conte cerca lavoro. Il motivo non è soltanto che il neoleader è spossato dalla campagna elettorale, come ha ammesso spiegando che è «una faticaccia enorme» e che non potrà «reggere fisicamente a lungo». La vera preoccupazione è il conto in banca: ha bisogno di nuove entrate. L'avvocato di Volturara Appula non può contare né sugli introiti della sua attività nello studio dell'avvocato Guido Alpa né sullo stipendio da professore all'università di Firenze.

 

GUIDO ALPA

La legge impedisce ai leader di partito di svolgere entrambe le attività. Le finanze di Conte dunque languono, soprattutto di fronte a un impegno economico importante come la campagna elettorale che lo sta portando in tutta Italia. Il partito riesce a coprire solo una parte delle spese: dopo la rottura con Rousseau pochi parlamentari e consiglieri regionali hanno seguito l'invito dell'ex reggente Vito Crimi a versare 2.500 euro al mese al Movimento. La campagna costa, e non poco: per finanziarla i Cinque stelle si dividono le spese.

giuseppe conte 4

 

«Conte arriva, scende dalla jeep, fa il comizio che abbiamo messo in piedi noi e poi dobbiamo portarlo a cena», dice un deputato che lo ha accompagnato di recente a un appuntamento della campagna sul suo territorio. Si capisce che dover contribuire di tasca propria alla campagna di un leader che sul partito oggi dice una cosa e domani il suo contrario è un'attività che suscita entusiasmi limitati.

virginia raggi giuseppe conte

 

Se i costi degli appuntamenti sono coperti da fondi privati di deputati e senatori e dalle casse dei rami locali del Movimento, i trasferimenti e le altre spese ricadono invece su Conte, che sta attingendo anche al suo patrimonio personale. Lo sforzo sta iniziando a mettere alla prova il leader senza portafoglio. Una soluzione Conte ce l'avrebbe farsi eleggere in parlamento, cosa che gioverebbe anche all'alleanza di centrosinistra tra Movimento 5 stelle e Pd.

ENRICO MICHETTI GIORGIA MELONI

 

Il leader ha messo gli occhi sul collegio Roma I, quello che raccoglie il centro storico e arriva fino al quartiere Ostiense e al rione Prati. Certo, per candidarsi l'attuale deputato di quel collegio dovrebe lasciare l'incarico, ma la possibilità che accada non è così remota: il parlamentare è Roberto Gualtieri, il candidato del Pd al Campidoglio. Se dovesse essere eletto, ci saranno le elezioni suppletive: si ripeterebbe lo schema che era stato ipotizzato per il collegio di Primavalle, dove pure era stata ventilata la candidatura del leader del Movimento, poi sfumata.

 

gualtieri chitarra 7

La differenza è che per vincere Gualtieri avrà bisogno dei voti del Movimento al ballottaggio. Per íl momento nei sondaggi è dato secondo dietro al candidato del centrodestra, Enrico Michetti. La voce di un accordo tra Conte e Gualtieri (l'appoggio al ballottaggio in cambio del sostegno alle suppletive) era già circolata in agosto e smentita dal leader dei Cinque stelle, ma ora che la campagna entra nel vivo e il sostegno, anche economico, del partito non è quello che l'avvocato si aspettava, l'ipotesi ha ripreso quota.

 

nicola zingaretti

Si tratta però di un seggio ambito: anche l'ex segretario del Pd Nicola Zingaretti starebbe valutando di candidarsi in caso di un successo di Gualtieri. L'altro aspetto che salta all'occhio è quanto poco Conte scommetta sulle amministrative in generale e sulla corsa di Virginia Raggi in particolare: qualche giorno fa ha spiegato che «questa tornata amministrativa non può essere significativa per il corso del Movimento», non proprio un messaggio di rilancio.

virginia raggi foto di bacco

 

Sembra quasi che l'avvocato voglia cautelarsi rispetto al disastro annunciato della tornata elettorale. A questo punto lo sguardo del capo del Movimento, ancora alle prese con le difficoltà che accompagnano ogni inizio, sembra rivolto all'estratto conto più che al conto delle preferenze.

 

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...