matteo salvini russia vladimir putin mosca lega

PRIMUM SOPRAVVIVERE: PER RECUPERARE CONSENSI E NON FINIRE STRITOLATO DALLA FRONDA LEGHISTA, SALVINI FA L'ENNESIMA GIRAVOLTA – ORA IL CAPITONE SI DICHIARA LIBERALE, FILO-UCRAINA, DICE CHE L’ACCORDO COL PARTITO DI PUTIN “ERA DI NATURA CULTURALE MA ORA NON ESISTE PIÙ" (“CALENDA ASPETTA LA RACCOMANDATA CON LA RICEVUTA DI RITORNO? MANDERÒ UNA PEC A PUTIN”) FA LE FUSA ALLA MELONI (“CI FREQUENTIAMO NON SOLO A PALAZZO CHIGI”) E SPARA COME LA SORA GIORGIA SU STELLANTIS, “UN’AZIENDA CHE AGLI ITALIANI È COSTATA MILIARDI”. POI BACCHETTA VANNACCI SUI GAY E SCIOGLIE UN PEANA PER BOSSI…

Mario Sechi per “Libero quotidiano” - Estratti

 

MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI

In Parlamento si vota la mozione di sfiducia, lui, Matteo Salvini, ministro, leader di partito, nemico pubblico della sinistra, sfodera buon umore. Ha accettato di parlare a tutto campo, senza rete, di questi tempi è un buon segno per un politico di lungo corso.

 

Davvero il ministro Matteo Salvini è tranquillo?

«Assolutamente, è una giornata piena. Quella di oggi è la rappresentazione plastica della sinistra che vive sulla luna. Stanno cercando quello che non c’è, un processo su un accordo - peraltro negli organismi internazionali da cui i russi erano stati espulsi, dunque avrei collaborato solo con me stesso - che fin dall’inizio della guerra in Ucraina abbiamo detto che era stato annullato.

 

Avevo stima di Putin come uomo di governo fino all’invasione dell’Ucraina? Sì, come ce l’avevano Berlusconi, Renzi, Prodi, come tutti i capi di governo che si sono succeduti. Io Putin l’ho visto una volta nella vita, mentre altri ci hanno fatto accordi commerciali, economici, ripeto, giustamente. Il problema non è il popolo russo, il problema è aver scatenato una guerra senza senso di cui il mondo avrebbe fatto volentieri a meno.

santanchè salvini

 

Quindi è chiaro che se fino al giorno prima tutti avevano una certa opinione di Putin - e ripeto, altri ci hanno fatto accordi commerciali da miliardi, io ci avevo fatto un accordo culturale - nel momento in cui scateni una guerra passi dalla parte del torto, punto. Non c’è niente da disdire, perché non c’è niente in essere. Altro paio di maniche è, come anche oggi ha ricordato il Santo Padre, lavorare per la fine di questa guerra. Spero che il 2024 in questo senso sia per il bene di tutti l’anno della pace e non dell’inasprimento».

 

La preoccupano le voci sulle difficoltà crescenti dell’esercito ucraino?

«Organizzo il primo G7 la settimana prossima a Milano, dall’11 al 13 aprile, con americani, britannici, giapponesi e l’invitato esterno è il ministro ucraino delle Infrastrutture, perché il primo punto del dossier sarà la ricostruzione dell’Ucraina. Mentre si discute di mozioni di sfiducia surreali in Parlamento, il pericoloso russofilo Salvini ha invitato il collega ucraino al tavolo con i potenti del mondo per parlare di ricostruzione. E quindi la ricostruzione prevede la cessazione delle ostilità.

francesca fagnani salvini

Spero che arrivi prima e in ogni caso attendo con ansia le elezioni americane di novembre, perché la svolta repubblicana significa un ritorno all’equilibrio, alla moderazione e alla pace. Spero in notizie positive, senza tracolli militari prima di novembre».

 

Lei è d’accordo con Marine Le Pen che qualche giorno fa ha elogiato la resistenza del popolo ucraino?

«Assolutamente sì, sono d’accordo con Le Pen. Chi viene aggredito ha il diritto e il dovere di difendersi. E a maggior ragione inorridisco quando Macron, per recuperare terreno in Francia (con scarsi risultati), ipotizza l’invio di truppe europee a combattere e morire in Ucraina. Su questo il governo italiano si è espresso chiaramente, penso che agli italiani faccia più piacere l’atteggiamento di Le Pen e non quello di Macron».

 

Sente il suo partito più vicino all’Ucraina rispetto al Pd e ai Cinque Stelle?

(Ride). «Non faccio la morale ad altri. La Lega ha sempre votato tutti i provvedimenti in difesa dell’Ucraina aggredita. Senza però additare l’intero popolo russo come un nemico da abbattere. Un conto sono le gerarchie e i governi, non condivido l’estremismo di quelli che per combattere Putin vietano i balletti, i concerti, boicottano gli sportivi, questo è assurdo».

matteo salvini lettera sfogo ex amministratori e parlamentari lega

 

Dunque l’accordo con il partito di Putin non c’è più.

«Assolutamente. Calenda aspetta la raccomandata con la ricevuta di ritorno, manderò una pec a Putin. E’ chiaro che è malafede, come quella di chi ha cercato per anni fondi russi, mai chiesti, né visti né dati».

 

C’è uno strano clima in Europa, Von der Leyen ha un problema con un’indagine sui vaccini, è tornata anche l’inchiesta sulle influenze russe. Siamo alle grandi manovre prima del voto.

«E una volta tanto noi della Lega non ci siamo. Ci tirano sempre in mezzo in campagna elettorale. A questo giro si saranno distratti...».

 

Il caso Von der Leyen?

«Il mio no a Ursula von der Leyen non è personale. Penso che in Europa abbiamo perso cinque anni e che non possono essere i protagonisti in negativo a essere i protagonisti di domani. Guardi all’immigrazione (e Von der Leyen si è ricordata di Lampedusa nell’ultimo anno di mandato), agli agricoltori, alle follie green sulla casa. Qualcuno queste cose le ha approvate. Non la Lega.

 

MATTEO SALVINI.

Tanto per fare un esempio: oggi in aula sono intervenuto, c’è un paese membro dell’Unione europea, l’Austria, che blocca gli ingressi al Brennero e mentre Bruxelles se ne lava le mani e rinvia tutto a data da destinarsi, ho promosso un ricorso alla Corte di Giustizia europea contro un paese membro, è la prima volta nella storia».

 

Come andranno le elezioni europee per la Lega e il centrodestra?

«Sono molto fiducioso, la Lega crescerà. Il centrodestra andrà bene in Italia e in Europa, e la mia impressione è che tutti e tre i partiti cresceranno, perché stiamo lavorando bene. Il mio obiettivo è che tutti insieme andiamo avanti e aumentiamo i consensi. In Europa il clima è positivo in tanti paesi, in Francia, in Austria, in Olanda, in Portogallo, in Germania, è chiaro che c’è un’avanzata, la mia speranza è che nessuno ponga veti. Perché se qualcuno, penso ad esempio a Forza Italia, dice “mai con la Le Pen”, allora ammette di preferire l’accordo con la sinistra e mi sembrerebbe strano».

 

mattarella salvini

Il suo rapporto con Tajani resta positivo?

«Sì. Non è una questione personale, ma di prospettiva politica. E’ la prima volta nella storia dell’Unione europea che abbiamo l’occasione di essere maggioranza nel Parlamento europeo».

 

Sta seguendo la parabola di Stellantis?

«Mamma mia. Ringrazio Libero, perché altri mi sembrano smemorati e distratti su un’azienda che agli italiani è costata miliardi. Quanto sia rimasto di italiano è da vedere, la cosa fondamentale è mantenere un piede nel nostro Paese. Sono d’accordo con le politiche del governo».

 

(...)

Che impressione le ha fatto Musk?

«Persona affascinante. Perché è arrivato prima di altri, mettendosi in gioco e facendocela. Non entro nel merito del caso Tim, ma da ministro delle Infrastrutture mi farebbe molto comodo avere un soggetto come Starlink nelle aree attualmente sconnesse.

Avere uno come Musk che investe in Italia è importante. E per l’Italia è un bel momento».

MATTEO SALVINI

Musk parla molto di natalità e immigrazione.

«Condivido totalmente quello che dice. E’ quello che mi allontana dalla sinistra, il nostro governo vuole aiutare gli italiani a investire sul futuro, chiaro che non vedi i risultati subito, ma i frutti arriveranno. Gli immigrati che vengono per lavorare sono benvenuti, ma non si ripopola l’Italia con barchini e barconi. E non ci devono essere cedimenti culturali, come la chiusura per il ramadan nella scuola. Bene ha fatto il ministro. Musk di questo parla».

 

(...)

Lei si sente in discussione? Ha detto: «Non sono attaccato alla poltrona».

«Io mi sento sempre in discussione. Il giorno in cui mi alzassi senza voglia, senza stimolo, senza entusiasmo, senza sorriso, smetterei. Ritengo di aver fatto e dato qualcosa, di aver commesso sicuramente degli errori, ma ho ben chiaro il ruolo della Lega nei prossimi anni in Italia e in Europa.

 

Poi, detto questo, nella Lega abbiamo 500 sindaci, 100 parlamentari, governatori e ministri in gamba, se domani i marziani dovessero rapirmi, sicuramente il movimento avrebbe chi lo porta avanti.

matteo salvini - convention identita e democrazia

 

Però non sono stanco, ho entusiasmo e le idee chiare. Certo, alcuni passaggi degli anni scorsi ci sono costati, ma stiamo riuscendo a ottenere di più in questo anno e mezzo con l’8%, con un governo omogeneo e credibile, che non con i grillini quando avevamo il 30%».

 

Come vanno i rapporti con Giorgia Meloni?

«Bene. Non ci eravamo mai conosciuti e frequentati fino a questo governo, avevamo fatto scelte diverse. Meloni è rimasta all’opposizione e per noi è stato estremamente problematico, ma noi l’abbiamo fatto per non lasciare l’Italia alla sinistra. Detto questo, la frequentazione oggi c’è, non solo a Palazzo Chigi, ci vediamo in altre occasioni, è nato un rapporto diverso. Come accadde con Berlusconi, all’inizio fu diffidente, vide un ragazzo, con jeans, barba e orecchino, non sempre in giacca e cravatta, poi nacque un’amicizia vera».

 

Le manca Berlusconi?

«Sì, mi manca, ci manca.Oggi sarebbe prezioso per gli equilibri europei, per gli Stati Uniti e la Russia, non dimentichiamo che portò al tavolo Bush e Putin».

MATTEO SALVINI - VLADIMIR PUTIN - ROBERTO VANNACCI - MEME BY EDOARDO BARALDI

 

Torniamo a Meloni.

«In questo anno e mezzo abbiamo costruito un rapporto di comunanza politica, i destini sono incrociati, perché se va bene lei vado bene io e se vado bene io va bene lei.

Diciamo che non sempre alcuni nostri reciproci rappresentanti sui territori sono alimentati dallo stesso spirito di collaborazione. Ma anche oggi su autonomia e premierato, pur venendo da due culture politiche diverse, noi federalisti e loro con un forte senso dello Stato centrale, siamo d’accordo».

 

Candidature. Il tormentone Vannacci?

«Lo stimo, lo conosco, ne condivido buona parte delle idee e del progetto. Non tutto, mi chiedono se gli omosessuali sono un problema e io rispondo: no, quando mai, siamo nel 2024, sono per la libertà di pensiero, di parola, di impresa e di amore. Ma un uomo del suo valore, linciato dalla sinistra per aver scritto un libro, mi piacerebbe che condividesse le nostre battaglie a Bruxelles, è un uomo libero. Manca ancora qualche giorno al deposito delle liste, sarà un valore aggiunto».

abbraccio tra matteo salvini e giorgia meloni alla camera 2

 

Salvini, ma lei si sente di destra?

«No. Onestamente no. Sono antifascista, sono anticomunista, userei la categoria liberale, ma sono tutte categorie superate. Credo in alcuni valori, la famiglia, la patria, la difesa dei confini».

 

Colpo di scena in Confindustria: Edoardo Garrone si è ritirato, Emanuele Orsini è destinato alla presidenza. Cosa si aspetta dall’associazione degli industriali?

«Ho apprezzato la scelta di Garrone, che ha preferito l’unità, Confindustria può e deve recuperare centralità.Orsini lo conosco e stimo da anni, è una bella persona, sono certo che creerà una squadra equilibrata, bilanciata come settori e aree geografiche, sarà critico quando serve, ma soprattutto sarà propositivo, da ministro delle Infrastrutture mi fa piacere avere una Confindustria forte».

GIORGIA MELONI - MATTEO SALVINI - ECCE BOMBO - MEME BY EDOARDO BARALDI

 

Piano casa. Dicono che lei voglia fare il Fanfani.

(Risatona) «Magari. Fanfani diede casa a centinaia di migliaia di famiglie. Noi stiamo cercando di sistemare centomila appartamenti. Stiamo lavorando sulle norme vecchie di 50 anni che stanno bloccando il mercato. Domani mattina (oggi, ndr) ho una riunione con tutti i soggetti interessati, dove presenterò alcune proposte - la sinistra farà una polemica gratuita - tra cui la regolarizzazione di tutte le difformità interne delle abitazioni. Riguarda milioni di italiani».

 

Diranno che è un altro condono edilizio.

«Ripeto la parola: “interne”. Sto parlando milioni di pratiche che bloccano i Comuni, solo a Roma ci sono 150mila pratiche giacenti. “Interne”, chiaro? Chi ha costruito la casa abusiva, gliela abbatti, ma se uno non riesce a comprare o vendere la casa per 30 centimetri di soppalco, bagno o cameretta, ha più senso che paghi per liberare il bene».

 

Ponte di Messina. A che punto siamo?

matteo salvini giorgia meloni.

«Da lunedì prossimo ci saranno due sportelli informativi per spiegare a tutti come funzioneranno gli espropri.La prima conferenza dei servizi è stata convocata per il 16 aprile. Lascio agli altri le polemiche. Io mi porto dietro due numeretti: 20 miliardi, il valore aggiunto per il Paese Italia; 120 mila, i posti di lavoro diretti e indiretti stimati. Sarà un orgoglio italiano, una grande opera».

 

Diga di Genova, l’opposizione protesta.

«Su un’opera da loro avviata. Fineremo nei tempi e costi previsti».

Dicono che lei abbia scritto un libro.

cremlins meme by emiliano carli il giornalone la stampa

«Sì, finora ne ho scritto solo uno otto anni fa, sono più lento di Renzi, ma ci tenevo a raccontare la mia storia, la speranza è di farlo uscire a fine aprile».

 

 

 

(…)

Confessi. Chi voterebbe alla presidenza della Commissione Ue? Von der Leyen no, l’abbiamo capito.Mario Draghi?

«No, grazie. Ho già dato».

Faccia il nome.

«Non lo dico, lo indagherebbero subito!».

 

Qual è la persona a cui deve di più?

«Se siamo qui a fare questa intervista, è perché 35 anni fa mi affascinò Umberto Bossi».

SALVINI CON LA MAGLIA DI PUTINSALVINI PUTINSALVINI CON LA MAGLIA DI PUTINLA PREVALENZA DEL CREMLINO - VIGNETTA DI ELLEKAPPA matteo salvini giorgia meloni.

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…