cartelle esattoriali agenzia entrate ernesto maria ruffini

IL PROBLEMA DELL’EVASIONE FISCALE IN ITALIA NON E’ INDIVIDUARE CHI EVADE MA RISCUOTERE: SOLO IL 20% DI CIO’ CHE VIENE SCOPERTO POI SI INCASSA - IL DIRETTORE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE, ERNESTO MARIA RUFFINI, SOTTOLINEA IN AUDIZIONE ALLA COMMISSIONE PARLAMENTARE LA NECESSITÀ DI PROCEDURE PIÙ MIRATE PER I PIGNORAMENTI AI CONTI CORRENTI - LA GRAN PARTE DELLE AZIONI CADE NEL VUOTO PERCHÉ I DEBITORI NON RISULTANO AVERE PATRIMONI O DISPONIBILITÀ SU CUI RIVALERSI…

Estratto dell’articolo di Marco Mobili e Giovanni Parente per https://24plus.ilsole24ore.com/

 

ernesto maria ruffini ricevimento quirinale 2 giugno 2024

L’80% delle maggiori entrate accertate con la lotta all’evasione non viene poi riscosso. Sono necessarie procedure più mirate per procedere ai pignoramenti, in particolar modo quelli sui conti correnti, e ribaltare le statistiche attuali che vedono la gran parte delle azioni cadere nel vuoto perché i debitori non sono capienti, ossia non hanno patrimoni o disponibilità su cui rivalersi.

 

Sono alcuni dei messaggi emersi dal direttore dell’agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini durante l’audizione in commissione parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe tributaria presieduta da Maurizio Casasco (Forza Italia). Audizione in cui Ruffini ha sottolineato che le banche dati di cui dispone l’agenzia delle Entrate sono «molto complete ma non rappresentano certamente un Grande fratello» e ha ribadito ai parlamentari la necessità di sostenere il rafforzamento del personale […]

 

EVASIONE FISCALE

Sollecitato dalle domande dei commissari, Ruffini ha posto l’accento su quali siano i problemi dell’attuale sistema di recupero del fisco italiano. «Con la Guardia di Finanza – ha precisato - individuiamo buona parte dell’evasione fiscale esistente nel nostro Paese. Il tema è la possibilità e la capacità di recupero dell’evasione fiscale che si individua.

 

A fronte di un’evasione fiscale individuata pari a 100 tra imposte, sanzioni e interessi, il recupero è al di sotto del 20 per cento. Non per un’incapacità dovuta a inefficienza, ma per strumenti che possono essere il personale o strumenti che il legislatore di tempo in tempo deve affinare mano a mano che le conoscenze emergono.

 

ERNESTO MARIA RUFFINI

Quindi a fronte di 100 miliardi di evasione fiscale accertata, quindi non ipotizzata ma di evasione per cui è stata presentata una contestazione, è stato effettuato un ricorso e il contribuente ha perso o c’è stata una rinuncia a presentare ricorso, la capacità di incasso dell’amministrazione finanziaria nel suo complesso non supera il 20 per cento».

 

Ad avviso del direttore delle Entrate diventa quindi necessaria una serie di interventi che, passando da una velocizzazione dei meccanismi di incasso, operando «una razionalizzazione dell’intervento nelle procedure mobiliari, che sono i conti correnti o i rapporti di fornitura costante presso terzi». In prospettiva ci sono già strumenti utili: «L’ultima legge di Bilancio ha previsto un decreto di prossima emanazione – ha rimarcato Ruffini - per razionalizzare le procedure mobiliari, in modo da evitare anche che l’attività fatta da Agenzia Entrate Riscossione cada nel vuoto.

evasione fiscale 2

 

Questo perché molto spesso, per carenza di informazioni, attorno al 70%-80% dell’attività di recupero non va a buon fine in quanto viene effettuata verso soggetti incapienti. […] Quindi il tema dell’evasione fiscale non è tanto quello di individuarla e basta, ma di fare in modo che quell’attività vada […] all’incasso […]

 

Tra i temi particolarmente sentiti dalla commissione di vigilanza sull’Anagrafe tributaria c’è anche quello di un miglioramento dei rapporti con i contribuenti, anche alla luce delle modifiche introdotte dai decreti attuativi della riforma fiscale e in particolar modo del contraddittorio preventivo. […]

evasione fiscale 3evasione fiscale 1

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO