giorgia meloni e matteo salvini

PROSCIUTTO E MELONI – IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI: “FRATELLI D’ITALIA” CONTINUA A CRESCERE E RUBA CONSENSI ALLA LEGA: L’ANALISI DEI FLUSSI MOSTRA CHE UN ELETTORE SU TRE DELLA MELONI È ARRIVATO DAL CARROCCIO – I GRILLINI PERDONO VOTI A DESTRA E VERSO L’ASTENSIONE. IL PD RIMANE STABILE FINCHÉ DURANO I PENSIONATI: GLI OVER 65 PESANO PER IL 35% TRA I “DEM”…

Nando Pagnoncelli per il “Corriere della Sera”

 

SONDAGGIO PAGNONCELLI - FLUSSI ELETTORALI - 3 GENNAIO 2021

Nell'anno del Covid lo scenario politico ha mostrato una sostanziale stabilità: se all'inizio del 2020 le tre forze del centrodestra si attestavano al 50,5%, a fine anno continuano a prevalere negli orientamenti degli italiani, sia pure facendo registrare una flessione (48,8%); il centrosinistra è passato dal 32,1% di gennaio al 32,9% di dicembre e le quattro forze della maggioranza giallorossa dal 41,2% al 42,2%.

 

nando pagnoncelli 5

Tuttavia, se si analizza l'andamento dei singoli partiti, ci si rende conto che si tratta di una stabilità apparente, basti pensare che la Lega, pur confermandosi al primo posto, fa segnare una significativa flessione (dal 32% al 23,5), al contrario di FdI che aumenta dal 12% al 16% e di FI che chiude l'anno in crescita (dal 6,5% al 9,3%).

 

Il M5S aumenta di 2 punti (dal 14% al 16%) mentre il Pd rappresenta l'unico dei principali partiti che si mantiene sugli stessi livelli nel corso dell'intero anno (20,3% a gennaio e 20,2% a dicembre). L'analisi dei flussi elettorali dà conto di questi cambiamenti.

giorgia meloni saluta matteo salvini foto di bacco

 

Il punto di partenza è rappresentato dal voto espresso alle Europee 2019. In dettaglio, i principali flussi in uscita mostrano che FdI è il partito con il tasso di fedeltà più elevato: l'82,1% di coloro che votarono FdI alle Europee oggi intende confermare il proprio voto nel caso di elezioni. A seguire FI (74,2%), Pd (68,2%), Lega (63,3%), M5S (62,5%).

 

Gli elettori in uscita dalla Lega hanno scelto FdI (18,2%) e FI (2,6%); quelli in uscita dal Pd oggi propendono per Italia viva (6,4%) e Azione (4,6%), mentre il M5S ha perso elettori a vantaggio del centrodestra (complessivamente 8,1%) e soprattutto dell'astensione (21,9%).

MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI

 

Quanto ai flussi in entrata, FdI è la forza maggiormente in grado di attrarre nuovi elettori, basti pensare che la maggioranza di chi oggi voterebbe per questo partito (35,5%) proviene dalla Lega, il 30% è rappresentato da elettori fedeli e il 5,2% proviene da FI. La Lega ha ridotto la sua capacità di attrazione, dato che oltre quattro elettori attuali su cinque (83,9%) avevano già votato per il partito di Salvini alle Europee, mentre Pd e M5S hanno visto l'ingresso di una quota simile (rispettivamente pari al 3% e al 2,5%) di elettori provenienti dal principale alleato di governo.

Zinga di Maio Conte Renzi

 

Le due formazioni nate dopo le Europee (Iv e Azione) hanno molto in comune: la maggior parte del loro elettorato proviene dal Pd (44,3% e 31,5%), dalle forze minori del centrosinistra e dall'elettorato astensionista (30% e 29,8%), presumibilmente attratto dalla novità, mentre all'incirca il 10% proviene dal centrodestra.

 

ZINGARETTI - CONTE - DI MAIO

Dunque, nel 2020 si conferma la volatilità elettorale che ha caratterizzato gli ultimi anni, testimoniata dalla propensione espressa oggi da due elettori su tre (65,1%) di prendere in considerazione anche un altro partito oltre a quello indicato come preferito. Certo, nella maggioranza dei casi si tratta di un partito appartenente alla stessa area e a questo proposito appare interessante considerare la ripartizione degli elettori per auto-collocazione politica su un asse che va da sinistra a destra: il gruppo più numeroso (32%) è costituito da coloro che non si collocano in questo asse e ritengono destra e sinistra categorie appartenenti al passato (tra i pentastellati i non collocati sono il 38%, tra i dem il valore minimo, il 2%); a seguire il 30% si considera di sinistra (13%) o di centrosinistra (17%) e il 30% di destra (12%) o centrodestra (18%), l'8% si reputa di centro.

renzi calenda

 

La maggior parte delle forze politiche ha un elettorato in larga misura connotato (75% e oltre si colloca in un'area), mentre Italia viva e soprattutto Azione risultano più trasversali, tenuto conto che il 32% e il 42% dei loro sostenitori si considera di centro, di centrodestra o di destra.

 

Da notare infine il profondo cambiamento dell'elettorato M5S che in passato risultava decisamente molto trasversale, mentre oggi ha perso una significativa componente di centrodestra: attualmente il 40% si considera di sinistra o centrosinistra, mentre solo l'11% è di destra o centrodestra e ciò spiega la maggiore affinità tra gli elettori Pd e 5 Stelle rispetto alla stagione del governo gialloverde.

 

È presto per dire se stia tramontando il tripolarismo, inaugurato nel 2013 con l'esordio del M5S e si profili un ritorno ad uno scenario bipolare. Di certo la fluidità degli elettori sembra destinata a permanere. Ma chi sono nel 2020 gli elettori dei partiti? Un tempo si era soliti descrivere l'elettorato dei partiti per «blocchi sociali», i sostenitori delle forze politiche erano cioè caratterizzati prevalentemente in relazione alla loro condizione socio-economica e occupazionale.

 

nando pagnoncelli 4

Le trasformazioni in atto da tre decenni hanno modificato significativamente il rapporto tra cittadini e politica, mentre le appartenenze e i processi di identificazione si sono affievoliti. Differenze tra le forze politiche si registrano in relazione all'età e al livello di istruzione: gli elettori più giovani (18-34 anni), che corrispondono al 20% del totale, rappresentano il 38% dei sostenitori di Sinistra italiana/Leu, il 36% di quelli di Azione e il 26% dei pentastellati; sono meno presenti tra i dem, i leghisti e gli elettori FdI.

 

Le persone di 65 anni e oltre sono il segmento più numeroso nell'elettorato (29%) e pesano per il 35% tra i dem, mentre all'estremo opposti si collocano gli elettori M5S (16%) e Si/Leu (18%). Riguardo al titolo di studio, i laureati rappresentano il 15% degli elettori e raggiungono i valori più elevati tra gli elettori di Azione (38%), Si/Leu (31%) e Pd (22%) e il più basso tra i leghisti (9%).

 

MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI SELFIE IN PIAZZA

Tra i leghisti la quota dei meno scolarizzati sale al 52% mentre tra gli elettori di Azione scende al 29%. Insomma, rispetto al passato i blocchi sociali sono meno definiti e la volatilità del voto li ha resi più permeabili, rendendo più complicata la definizione dell'agenda e dello stile comunicativo dei partiti, sempre più alle prese con una sorta di bersaglio mobile.

 

GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI BY CARLI

 

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…