PUÒ IL CAPO DEI SERVIZI SEGRETI DIVENTARE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO? – SECONDO “REPUBBLICA” LA TRATTATIVA DELLE ULTIME ORE È CONCENTRATA SULL'IPOTESI ELISABETTA BELLONI A PALAZZO CHIGI. LA DIRETTRICE DEL DIS RACCOGLIE CONSENSI TRASVERSALI, DA FRATELLI D’ITALIA AL MOVIMENTO CINQUE STELLE. MA CI SONO DUE OSTACOLI: INNANZITUTTO L’OPPORTUNITÀ DI PASSARE DIRETTAMENTE DALL’INTELLIGENCE AL GOVERNO. E POI LA PRECONDIZIONE È CHE DRAGHI VENGA VOTATO PER IL QUIRINALE. E NON È AFFATTO SCONTATO…

-

Condividi questo articolo


elisabetta belloni 3 elisabetta belloni 3

Estratto dell'articolo di Tommaso Ciriaco per www.repubblica.it

 

Elisabetta Belloni presidente del Consiglio: ecco la carta di cui si discute a sorpresa in queste ore ai vertici delle segreterie. Il suo nome rimbalza per tutto il giorno. Sarebbe la prima donna alla guida di Palazzo Chigi, ma anche il primo capo dell’intelligence a guidare un governo nell’era repubblicana. Sarebbe, perché per diventarlo non servirebbe soltanto l’eventuale via libera delle forze dell’attuale maggioranza, ma anche un patto sull’elezione di Mario Draghi al Quirinale.

 

luigi di maio elisabetta belloni luigi di maio elisabetta belloni

(…) L’attuale direttrice generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (…) raccoglie consensi trasversali, da Fratelli d’Italia al centrosinistra. È sostenuta da settori importanti della Lega e, di certo, da Giancarlo Giorgetti. Senza trascurare il rapporto con Luigi Di Maio, consolidato durante i mesi difficili in cui l’attuale ministro degli Esteri era in rotta con Giuseppe Conte.Draghi, che l’ha chiamata otto mesi fa a comandare il Dis, l’ha promossa proprio nel ruolo che fu di Gennaro Vecchione, il capo dell’intelligence sempre sostenuto dall’avvocato 5S.

 

sergio mattarella e mario draghi sergio mattarella e mario draghi

Proprio la recente ascesa ai vertici dei Servizi rappresenta però, a sondare le forze politiche, il principale ostacolo, in particolare rispetto all’opportuità di un passaggio diretto dalla guida dell’intelligence a quella del governo.

 

La precondizione, in ogni caso, è che Draghi venga votato per il Quirinale: un esito quantomeno non scontato. La confusione è la cifra di queste ore. Se si esclude il premier, sembrano resistere ai veti incrociati soltanto due nomi: Giuliano Amato e Sergio Mattarella. (…)

marta cartabia elisabetta belloni foto di bacco marta cartabia elisabetta belloni foto di bacco elisabetta belloni 1 elisabetta belloni 1 luigi di maio elisabetta belloni luigi di maio elisabetta belloni elisabetta belloni foto di bacco (2) elisabetta belloni foto di bacco (2) mattarella e mario draghi al quirinale mattarella e mario draghi al quirinale sergio mattarella e mario draghi sergio mattarella e mario draghi elisabeetta belloni 2 elisabeetta belloni 2 paola severino elisabetta belloni foto di bacco paola severino elisabetta belloni foto di bacco elisabetta belloni foto di bacco elisabetta belloni foto di bacco elisabetta belloni foto di bacco elisabetta belloni foto di bacco elisabetta belloni 4 elisabetta belloni 4

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…