putin grinch

PUTIN HA SPENTO IL NATALE - LE LUCI NATALIZIE QUEST'ANNO, VISTI I PREZZI DELLE BOLLETTE, RISCHIANO DI ESSERE UN MIRAGGIO PER MOLTI - LE AMMINISTRAZIONI COMUNALI SI STANNO INGEGNANDO CON DEI PIANI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO: PER ADDOBBARE LE CITTÀ SI PENSA ALLE LUCI AL LED, PANNELLI SOLARI TEMPORANEI PER ALIMENTARE LE LUMINARIE E A DEI TIMER NOTTURI - DECARO (ANCI): "OGNI AMMINISTRAZIONE COMUNALE DOVRÀ ESCOGITARE QUALCHE STRATEGIA"

Grazia Longo per “la Stampa”

 

luci spente nei comuni italiani per il caro bollette 7

Natale è lontano, mancano quasi tre mesi, ma già i Comuni si attrezzano per arrivare preparati a gestire nel migliore dei modi le politiche di risparmio energetico. E il primo taglio sul fronte dell'austerity riguarda proprio uno dei simboli più significativi delle feste natalizie: le luminarie. Da Bolzano a Napoli, passando per Brescia e Firenze, è tutto un tentativo di ridurre il caro bollette razionando illuminazioni artistiche di varia dimensione e complessità.

 

luci spente nei comuni italiani per il caro bollette 5

A questo aggiungete altre strategie di contenimento della spesa, come riduzione dell'orario dell'illuminazione pubblica di strade e campi sportivi comunali, e il quadro è bello che abbozzato. In politichese si chiama "piano di efficientamento" e prevede, all'interno delle varie amministrazioni comunali, la costituzione di apposite task force in grado di affrontare l'emergenza. Non solo. Gli ottomila Comuni italiani fanno molto affidamento anche sugli aiuti che provengono dallo Stato.

 

luci spente nei comuni italiani per il caro bollette 6

«Per aiutarci sul caro energia c'è per noi un pacchetto ristori da 860 milioni di euro - precisa Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell'Anci, l'Associazione nazionale dei Comuni italiani) - suddiviso in tre tranche. Abbiamo già ricevuto le prime tre: la prima di 200 milioni di un fondo straordinario come la seconda di 150 milioni, mentre la terza di 350 milioni ci è stata elargita grazie al Decreto legge 50/2022. La quarta tranche di 160 milioni di euro deve, invece, ancora essere erogata».

luci spente nei comuni italiani per il caro bollette 4

 

Ma queste sovvenzioni bastano a coprire solo il 30% dei 2 miliardi e 900 mila euro di spese per l'energia. «È quindi evidente - prosegue Decaro - che ogni amministrazione comunale deve escogitare qualche strategia di risparmio. Confidiamo che il nuovo governo che si insedierà a breve continui ad aiutarci, ma anche noi siamo impegnati in prima linea per gestire la crisi».

 

luci spente nei comuni italiani per il caro bollette 3

Ecco dunque luminarie natalizie ridotte o alimentate con sistemi di energia alternativa, luci a led al posto delle tradizionali illuminazioni pubbliche e, laddove ci si è mossi per tempo, cappotti termici nelle scuole per contenere il riscaldamento. Ma il capitolo su cui è più facile intervenire in maniera tempestiva e meno dannosa per la collettività riguarda proprio le luci di Natale.

 

E così, ad esempio, Firenze sta studiando un progetto per sostituire il "Light festival", in programma tra l'8 dicembre e il 6 gennaio, con illuminazioni autoalimentate da pannelli solari provvisori o pedalate di bicicletta. Napoli non ha più bandito la gara per le "Luci d'autore" che avrebbero dovuto illuminare le strade cittadine con le opere realizzate per l'occasione dall'artista partenopeo Lello Esposito.

 

luci spente nei comuni italiani per il caro bollette 2

Il Comune di Udine ha già deciso di ridurre le luminarie natalizie, suggerendo ai privati di fare lo stesso. A Bolzano tutte le illuminazioni natalizie sono completamente a Led, garantendo così un basso consumo energetico, ma si provvederà comunque ad installare dei timer che consentiranno lo spegnimento anticipato delle luminarie alle 23 o alle 24.

 

Timer notturno in azione anche a Bergamo dove il Natale sarà meno scintillante a causa dei costi troppo esosi. Brescia sta decidendo se dovrà fare i conti con il taglio delle luminarie o comunque con un importante ridimensionamento. Sanremo sostiene che la vocazione turistica impone di mettere le luminarie, lo stesso il casinò, che però potrebbe attuare una riduzione di orario.

luci spente nei comuni italiani per il caro bollette 1

 

Anche Torino non dovrebbe rinunciare alle sofisticate "Luci d'artista" che saranno finanziate non dalle casse comunali ma da Iren. Intenzionata a non spegnere le luci di Natale è pure Venezia, ma sta studiando un piano per utilizzare luci a led e ridurre gli orari di accensione. I sindaci del Brindisino, invece, mettono le mani avanti e si stanno organizzando per scrivere una lettera al ministero per la Transizione ecologica chiedendo nuovi aiuti finanziari e ipotizzando come scenario estremo quella di spegnere il Natale.

MEME SUL CARO ENERGIAlucine di natale 2luci di natale in citta' 3luci di natale in citta'CARO BOLLETTElucine di nataleluci spente nei comuni italiani per il caro bollette 8

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)