alexander lukashenko vladimir putin

PUTIN USA L'ARMA-BIELORUSSIA - "MAD VLAD" LANCIA UN MESSAGGIO AL G7 DOPO IL SUMMIT CON LUKASCHENKO, RIDISEGNANDO LA SUA STRATEGIA: "DOBBIAMO ESSERE PRONTI A TUTTO, ANCHE ALL'USO DI ARMI PIÙ SERIE, PER UNA PROTEZIONE CHE VADA DA BREST A VLADIVOSTOK" - IL PIANO PREVEDE PIÙ ATOMICHE TATTICHE E RAID A TAPPETO PER STOPPARE IL CONTRATTACCO UCRAINO - IL CONCETTO È CHIARO: LA RUSSIA NON SI FERMERÀ, CONTINUERÀ A INTERPRETARE OGNI TENTATIVO DI CONTENIMENTO COME UN'AGGRESSIONE E INTENDE FAR SÌ CHE AGOSTO SIA IL MESE DELLA GRANDE OFFENSIVA...

Francesca Sforza per “La Stampa

aleksandr lukashenko vladimir putin

 

Lo schema di sette macchine blindate nere tutte uguali che sfrecciano da una parte all'altra della città paralizzando il traffico a qualsiasi ora è una cosa a cui i moscoviti hanno fatto l'abitudine.

 

E il fatto che l'altra notte siano state filmate nel cuore della notte dai telefonini di chi stazionava dalle parti del Cremlino ha confermato ciò che a Mosca tutti sanno: in una di quelle macchine - che si muovono cambiandosi di posto a tutta velocità - c'è Vladimir Putin.

 

putin lukashenko

Il fatto che il portavoce presidenziale Dmitry Peskov, a proposito dell'incontro in notturna, abbia commentato a Ria Novosti che «No, non è così, va tutto bene», è suonato a molti come una conferma.

 

Ma alla fine, che l'incontro ci sia stato o meno, cambia di poco la sostanza delle cose: fatto sta che il mattino dopo, gli elementi per un cambio tattico nella strategia aggressiva del Cremlino c'erano tutti, e vale la pena metterli in fila.

 

vladimir putin alexander lukashenko 1

Nella mattina di sabato Putin ha avuto un incontro a San Pietroburgo con il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko. Un colloquio durato oltre un'ora, in cui si è evocato il 1941, «quando ci cullavamo nel sogno che nessuno avrebbe attaccato» - ha detto il presidente belorusso - e in cui ci si è trovati sostanzialmente d'accordo sulla pericolosità dei voli di addestramento degli aerei americani e della Nato: «Si preparano a trasportare testate nucleari e sono molto fastidiosi - ha detto ancora Lukashenko - Dobbiamo essere pronti a tutto, anche all'uso di armi più serie, per una protezione che vada da Brest a Vladivostok».

 

alexander lukashenko vladimir putin

Per far fronte alle paure del vicino, Putin ha detto che nei prossimi mesi gli consegnerà missili Iskander-M e i sistemi tattici, capaci di trasportare missili balistici e testate nucleari: «In sei Paesi europei della Nato - ha detto Putin - gli americani stanno immagazzinando 200 testate tattiche nucleari, per lo più bombe atomiche. Per loro abbiamo preparato 257 aerei». Sullo sfondo, la limitazione del transito dalla Russia a Kaliningrad - considerato da Lukashenko «come dichiarare guerra», paragone che Putin avrà senz'altro condiviso.

 

putin e lukashenko guardano le esercitazioni militari

Qualche ora prima che lo scambio di opinioni avvenisse, però - per la precisione alle cinque del mattino stesso - una pioggia di fuoco si era abbattuta sulla regione di Chernihiv, in Ucraina settentrionale. Le forze armate di Kiev hanno denunciato un «massiccio attacco missilistico» lanciato dal fianco belorusso, con circa venti razzi che hanno preso di mira il villaggio di Desna.

 

putin e lukashenko

Secondo l'Intelligence di Kiev sei velivoli russi sono entrati nello spazio aereo belorusso lanciando missili Cruiser a circa 50 chilometri dal confine ucraino: si tratterebbe del primo caso di attacco aereo lanciato dal territorio della Bielorussia, a dimostrazione di quanto poi i due leader si sono detti, qualche ora dopo.

 

Il messaggio di Putin ai leader occidentali che ieri sera sono arrivati al summit del G7 previsto stamane al castello di Elmau, in Germania, è molto chiaro: la Russia non si fermerà, continuerà a interpretare ogni tentativo di contenimento come un'aggressione e intende far sì che agosto sia il mese della grande offensiva.

ALEKSANDR LUKASHENKO VLADIMIR PUTIN 2

 

A rafforzare il messaggio, è tornato a sfoggiare un certo presenzialismo il ministro della difesa russo Shoigu, che ieri, dicono le fonti ufficiali, «ha ispezionato un gruppo di truppe russe coinvolte in un'operazione militare speciale in Ucraina, ha ascoltato i rapporti dei comandanti sulla situazione attuale e ha assegnato alcune medaglie al valore».

 

ALEKSANDR LUKASHENKO VLADIMIR PUTIN 1

Ai leader occidentali spetta adesso il compito di strutturare una risposta adeguata. C'è molta attesa per l'intervento del presidente americano Biden, che arriva indebolito da una complicata situazione interna. Boris Johnson, in un incontro a margine con Macron alla vigilia del summit, ha nel frattempo ripetuto l'importanza di sconfiggere Putin sul campo, e di rinunciare a qualsiasi trattativa in questo momento: «L'Ucraina deve sentirsi sostenuta a tutto campo, da tutti i Paesi occidentali».

 

L'ipotesi che a fine agosto sia possibile riprendere le trattative - come avevano ventilato le autorità ucraine - si arricchisce oggi di un ulteriore interrogativo: a quale prezzo, su quali basi?

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann mirja cartia dasiero theodore kyriakou

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”