alberto nardelli maurizio belpietro

PUTINATE – BELPIETRO: “DIETRO LA STORIA DEI SOLDI RUSSI ALLA LEGA C’È UNA MANINA RENZIANA? NON CI SONO PROVE DEL PASSAGGIO DI DENARO E GLI INTERLOCUTORI DI SAVOINI SONO IGNOTI” – “ALBERTO NARDELLI, AUTORE DELLO ‘SCOOP’, È LO STESSO CHE NEL 2017 FECE ESPLODERE LA STORIA DEL GOLPE MESSO IN ATTO DAL M5S CONTRO RENZI. MA LE NOTIZIE CHE USAVA ERANO STATE ATTINTE DA UN GIOVANE INFORMATICO CHE LAVORA PER CARRAI”

 

 

Maurizio Belpietro per “la Verità”

 

vladimir putin brinda con giuseppe conte e salvini con savoini sullo sfondo

Per capire il Russiagate, ossia l' affaire di un presunto traffico di petrolio tra Mosca e Roma che avrebbe fatto arrivare 65 milioni alla Lega, bisogna tornare a un anno fa, all' inizio delle vacanze estive. Era l' 8 agosto quando Matteo Renzi apparve a sorpresa da Palazzo Giustiniani in una diretta Facebook, l'ultima prima di partire per le ferie.

«Presto toccherà di nuovo a noi», annunciò perentorio l' ex presidente del Consiglio, vaticinando una rapida fine dell' esecutivo.

 

VLADIMIR PUTIN E GIANLUCA SAVOINI

«A settembre o ottobre vedrete che ci sarà da divertirsi», aggiunse, facendosi sfuggire che il motivo di tanta certezza di poter tornare presto a Palazzo Chigi fosse da ricercarsi in due indagini giudiziarie. La prima quella dei fondi pubblici incassati dal Carroccio: 49 milioni di rimborsi che, secondo lui, avrebbero finito per mettere nei guai la Lega.

gianluca buonanno, lorenzo fontana, and matteo salvini contro le sanzioni alla russia

 

La seconda invece riguardante l'attacco di un certo numero di troll al capo dello Stato. Renzi, nella diretta online, si dilungò a spiegare come alcuni siti russi avessero influito sia sul referendum costituzionale del 2016, sia sulla campagna web contro Sergio Mattarella. Partito da falsi profili social, l'attacco contro il presidente della Repubblica non poteva considerarsi casuale, ma, secondo il senatore di Scandicci, un'operazione pilotata. «Ho chiesto al procuratore Pignatone di essere ascoltato come testimone, perché credo che su questa storia delle fake news si giochi il futuro della Stato democratico», concluse l'ex segretario del Pd.

 

ALBERTO NARDELLI

Non sappiamo se poi il procuratore capo di Roma abbia deciso di «ascoltare» Renzi per farsi raccontare di questo fantomatico attacco al cuore dello Stato. Una cosa però è certa: tra i primi a segnalare l'attività di troll russi contro Mattarella ci fu Alberto Nardelli, un giornalista italiano che vive a Londra e lavora per Buzzfeed, il sito che per un po' ha campato con la falsa notizia delle elezioni americane condizionate da Mosca a favore di Donald Trump e che ora è al centro dell' attenzione per lo scoop del Russiagate e dei soldi del Cremlino alla Lega.

 

Marco Carrai con Matteo Renzi

Nardelli è anche colui che nel 2017 fece esplodere sui media anglosassoni un'altra storia misteriosa, ovvero una specie di golpe messo in atto dal Movimento 5 stelle contro Matteo Renzi e il partito democratico. A parlarne furono sia il New York Times che lo stesso Buzzfeed: «I leader del partito anti establishment, il Movimento 5 stelle, hanno costruito una diffusa rete di siti e di account social media che stanno diffondendo notizie false, teorie cospiratorie e propaganda pro Cremlino a milioni di persone».

 

ALBERTO NARDELLI 2

In realtà, si scoprì poi che le notizie usate da Nardelli per confezionare queste accuse erano state attinte direttamente dalla ricerca di un giovane informatico, Andrea Stroppa, un mago del computer che nel 2013, quando aveva 17 anni, venne indagato per aver violato alcuni siti. Una vicenda legata ad Anonymus che nel giro gli procurò una certa notorietà e, soprattutto, una segnalazione a Marco Carrai, l'imprenditore prestacasa di Renzi con il pallino della cybersecurity.

 

matteo salvini gianluca savoini a mosca

Insomma, tanto per ricapitolare: Stroppa, che lavora per Carrai, fa una ricerca in cui si dice che i grillini manipolano le notizie a danno di Renzi e compagni. Nardelli, che prima di scrivere per Buzzfeed ha lavorato per il Consorzio digitale di Roma quando il Comune era amministrato dalla sinistra, rilancia lo scoop che finisce anche sul New York Times. Poi, passato un po' di tempo, Nardelli se ne esce con la storia dei troll russi contro Mattarella e Renzi si mette davanti alla telecamera per la diretta Facebook e, invece di augurare buone vacanze a tutti, dice che presto 5 stelle e leghisti leveranno le tende e ci sarà da divertirsi, minacciando per di più un suo ritorno a Palazzo Chigi. Il cerchio si è chiuso? No.

matteo salvini vladimir putin luigi di maio

 

Passato un anno, ecco spuntare un nuovo affaire, ossia i fondi russi alla Lega, mascherati da una maxi fornitura di petrolio all' Eni, da far arrivare in Italia tramite Banca Intesa o qualche altro istituto di credito. Soldi che alla fine dovevano essere recapitati al partito di Salvini. Il tutto con un intermediario di nome Gianluca Savoini, ex giornalista della Padania, ma soprattutto putiniano convinto, un tipo che da anni naviga ai margini della Lega e che qualche volta è apparso attribuirsi più importanza di quella che abbia, ma che certo si muove con disinvoltura e anche con imprudenza.

 

ALBERTO NARDELLI 1

C' è un audio che proverebbe tutto, scrive Buzzfeed, cioè Alberto Nardelli, quello dei troll. E il New York Times rilancia, per la firma di Jason Horowitz, un giornalista che a ridosso del referendum del 2016 scrisse un pezzo in cui, oltre a definire Renzi «il primo ministro che farà ciò che serve per riformare il governo», lo descriveva così: «Con i suoi lineamenti morbidi e la risata contagiosa, può essere affascinante in modo disarmante». Dunque, i protagonisti dello scoop sul Russiagate sono gli stessi di un anno fa e forse non a caso il Pd e Renzi sulla faccenda si sono subito buttati a pesce, anzi da pescicani, parlando addirittura di commissione d' inchiesta.

matteo salvini vladimir putin gianluca savoini

 

Quanto alla sostanza, 65 milioni non sono bruscolini e se davvero fossero finiti nelle casse della Lega non sarebbero certo entrati in una valigia di cartone, ma sarebbero approdati su un conto bancario e da qui segnalati a Banca d'Italia e quindi alla Procura. Dove sono dunque questi soldi? Qualcuno ha visto un bonifico oppure li ha scovati in una cassetta di sicurezza padana? A quanto pare no.

hotel metropol mosca

 

Come nessuno ha visto le tonnellate di petrolio in arrivo da Mosca e di passaggio fra Intesa e Eni. Quindi, per ora al presunto scoop manca la pistola fumante. Un po' come per i troll che minacciavano Mattarella e lo Stato democratico. Di cui dopo le denunce si occupò il Copasir e pure l' antiterrorismo, ma - a quanto pare - senza grandi risultati. Infatti stiamo ancora aspettando di divertirci come un anno fa ci promise Renzi.

Ultimi Dagoreport

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…