casini maduro guaido

QUANDO IL GIOCO SI FA MADURO, SI FINISCE NEI CASINI - VISTO CHE IL MINISTRO DEGLI ESTERI È OCCUPATO A TENERE INSIEME IL M5S, IN VENEZUELA CI VA L'ULTIMO POLITICO RIMASTO IN PARLAMENTO, CIOÈ IL MITICO PIERFURBY! CHE HA INCONTRATO SIA IL PRESIDENTE CHE IL CAPO DELL'OPPOSIZIONE GUAIDÒ, PER POI FARE VISITA ALLA COMUNITÀ DEGLI ITALIANI

 

ITALIA-VENEZUELA: SEN. CASINI, LUNGO COLLOQUIO CON MADURO

 (ANSA) - 29 NOV - Il senatore Pier Ferdinando Casini, da giorni in visita in Venezuela, ha continuato ieri i contatti politici a 360 gradi incontrando nel palazzo di Miraflores il presidente della repubblica venezuelano Nicolás Maduro. L'incontro, giunto dopo quelli con il presidente ad interim venezuelano Juan Guaidó, con numerosi altri esponenti dell'opposizione radicale e moderata, e con personalità della chiesa cattolica, è durato un'ora e mezza. Erano presenti il ministro degli Esteri Jorge Arreaza, quello della Comunicazione, Jorge Rodriguez, e l'incaricato d'affari a Caracas, Placido Vigo.

NICOLAS MADURO PIERFERDINANDO CASINI

 

All'uscita Casini ha indicato di voler mantenere "uno stretto riserbo" sull'andamento del colloquio di cui, ha sottolineato, erano stati informati i membri dell'opposizione. Il presidente onorario dell'Unione interparlamentare ha comunque dichiarato all'ANSA che "l'incontro è stato molto approfondito e credo proficuo. La diversità di vedute è chiara e conosciuta da tutti. Ma per rispetto verso le persone e le situazioni molto particolari - ha concluso - penso sia giusto astenermi da ogni altro commento". Da parte sua Maduro, via Twitter, ha pubblicato un video dell'arrivo della delegazione italiana a Miraflores, definendo l'incontro "straordinario", ed una opportunità per "confermare il nostro impegno con la comunità italiana in Venezuela".

 

 Nel corso della giornata odierna, inoltre, Casini ha incontrato varie personalità, fra cui Maria Corina Machado, leader del partito di opposizione Vente Venezuela; il cardinale Jorge Urosa; il presidente del gruppo parlamentare di amicizia italo-venezuelano, Luis Stefanelli, e il presidente della Commissione Esteri del Parlamento, Francisco Sucre. Da parte sua, si è infine appreso, l'incaricato d'affari Vigo ha sostenuto un colloquio con il presidente del Tribunale supremo di giustizia (Tsj) venezuelano, Mikel Moreno. Casini ha in agenda oggi un secondo incontro con la comunità italiana a Maracaibo, dopo quello di mercoledì a Caracas.

 

 

VENEZUELA: CASINI A COLLOQUIO CON GUAIDÒ A CARACAS

PIER FERDINANDO CASINI JUAN GUAIDO

 (ANSA) - CARACAS, 27 NOV - Il senatore Pier Ferdinando Casini, presidente onorario dell'Unione interparlamentare, è a colloquio oggi a Caracas con il presidente dell'Assemblea nazionale venezuelana e presidente ad interim riconosciuto da una cinquantina di Paesi, Juan Guaidò. L'incontro, dopo un primo saluto fra i due ieri nella sede del Parlamento, avviene nell'ambasciata d'Italia nella capitale venezuelana, in presenza dell'incaricato d'affari, Placido Vigo. Sempre ieri Casini si è intrattenuto a colloquio anche con il ministro degli Esteri venezuelano, Jorge Arreaza. Oggi pomeriggio Casini si riunirà con la comunità italiana a Caracas, mentre il 29 novembre incontrerà i connazionali nella Casa d'Italia di Maracaibo.

 

All'incontro fra il leader politico italiano e Guaidò hanno assistito anche i parlamentari venezuelani Americo Giuseppe De Grazia e Mariela Magallanes, che sono ospiti da maggio nella residenza dell'incaricato d'affari Vigo. La decisione dei due parlamentari di chiedere protezione alla rappresentanza diplomatica italiana a Caracas è sorta dopo che il Tribunale supremo di giustizia (Tsj) venezuelano ha accolto la richiesta dell'Assemblea nazionale costituente (Anc, filogovernativa) di revocare la loro immunità. La Magallanes è sposata con un cittadino italiano ed ha in corso il riconoscimento della cittadinanza italiana. De Grazia è invece membro del partito Causa R ed è esperto di energia e miniere.

 

VENEZUELA: CASINI INCONTRA LA COMUNITÀ ITALIANA A CARACAS

PIERFERDINANDO CASINI A UN GIORNO DA PECORA

 (ANSA) - Nell'ambito di una visita di vari giorni in Venezuela, il sen. Pier Ferdinando Casini ha incontrato a Caracas la comunità italiana ha cui ha trasmesso la sua preoccupazione per la crisi politica e sociale che attraversa il Paese, con gravi sofferenze per milioni di persone. Accompagnato dall'incaricato d'affari Placido Vigo, Casini si è riunito ieri pomeriggio con i connazionali nel Centro italo-venezuelano, nella zona est della capitale. Prendendo la parola, il presidente onorario dell'Unione interparlamentare ha sottolineato che da tempo desiderava realizzare questo viaggio in Venezuela, un tempo una delle grandi Nazioni del mondo, ma ora è immersa in un dramma che pare senza fine.

 

Quello che più mi preoccupa, ha indicato Casini, è "la separazione, la divisione delle famiglie che cercano di trovare un futuro fuori dal Paese". "I vecchi restano qui - ha proseguito - ed i giovani se ne vanno, e questo non è giusto né per gli uni, né per gli altri". Come parte del problema, ha poi segnalato che molti italiani che vivevano da tanto tempo in Venezuela, stanno ritornando in Italia e questo non può non generare una forte preoccupazione.

 

pierferdinando casini

 Manifestando l'auspicio che la crisi politica venezuelana possa risolversi in tempi brevi, Casini si è detto certo che "la comunità italiana desidera vivere in pace". Dopo aver ricordato il suo impegno per la diffusione di quanto accade in Venezuela nei media italiani, anche per i riflessi di questa crisi in tutta l'America latina, il leader politico ha anticipato che scriverà ai governatori delle regioni della Penisola chiedendo loro maggiore collaborazione per rispondere ai problemi che la comunità italo-venezuelana affronta quotidianamente. Impegnato da martedì in incontri a 360 gradi con i responsabili politici venezuelani di tutte le tendenze, il senatore Casini si recherà domani a Maracaibo, nello Stato di Zulia, per un secondo incontro con connazionali residenti in Venezuela.

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?