renzi conte

QUANTO SOGNA RENZI L'IMPLOSIONE DEI 5 STELLE: "CONTE DIRÀ SÌ AL MES, I GRILLINI CAMBIERANNO IDEA COME HANNO FATTO TANTE ALTRE VOLTE. L'ACCORDO SUL RECOVERY FUND È COSA FATTA. CAMBIO DI GOVERNO? DISCUSSIONE FUORI DALLA REALTÀ, MI INTERESSA PIÙ PARLARE DELLA SCUOLA'' - L'INTERVENTO A ''CIRCO MASSIMO'': ''ASCOLTIAMO MENO ESPERTI, RIPARTIAMO SUBITO O DOPO LA PANDEMIA AVREMO LA CARESTIA''

Da Circo Massimo - Radio Capital

 

MATTEO RENZI GIUSEPPE CONTE

Soddisfatto che Conte si dica pronto a prendere le prime misure per le riaperture? “Speriamo bene. Intanto bisogna dire grazie agli italiani. Abbiamo visto elicotteri a caccia di runner, moto in spiaggia. Questa terribile quarantena dimostra che siamo un popolo serio. Detto questo dobbiamo seguire le indicazioni del Presidente del Consiglio e del governo. Il contributo è dire no alle polemiche, quello che al governo decidono poi si fa. Io da un mesetto, prima in beata solitudine ora con un po’ più di persone, dico che oltre al bollettino delle vittime da Covid avremo il bollettino della cassa integrazione, delle imprese fallite”. Così Matteo Renzi a Circo Massimo di Radio Capital.

 

“Basta ideologie, ha ragione il vicepresidente della Commissione Europa Timmermans sul Mes, ogni giorno che passa è un giorno perso, ogni settimana la nostra economia perde 10 miliardi e a pagare è la povera gente – dice ancora Renzi – io dico di no alle aperture regionalizzate però non decido io. E’ un dibattito teorico. Credo che il contagio zero arriverà con il vaccino, quindi manca un anno. Il contagio zero, intendo, è quando non si potrà più ammalare nessuno.

 

Ora il rischio è che l’epidemia riparta. Dobbiamo conviverci, allora diamo regole chiare, in fabbrica se ci sono tutte le protezioni allora riapri, sennò non riapri. Noi abbiamo un eccesso di burocrazia, altri paesi europei hanno riaperto settori oggi chiusi da noi e allora si mangeranno pezzi di mercato delle nostre aziende. L’Italia avrà la carestia dopo la pandemia, e allora dicono diamoci una mossa. Non serve alluvionare la gente con statistiche che non hanno certezza, perché l’esperto del giorno dopo dice un’altra cosa. Il virus girerà ancora per un anno, allora diamo soldi alle aziende con liquidità, ma ripartiamo sennò perdiamo posizioni con paesi alleati e competitor”.

 

AGNESE RENZI MATTEO RENZI E FIGLI

Parlando del prossimo Consiglio Europeo e della possibile posizione dell’Italia Renzi dice che “l’Europa ha fatto in quattro settimane quello che non ha fatto in passato. Quindi dico a Conte che fa benissimo a combattere una battaglia, che però per me è già chiusa e ha il supporto di tutto gli italiani, ma gli dico di non preoccuparsi delle dichiarazioni di un Di Battista o di un grillino sovranista a caso. Ecco cosa ha fatto l’Europa: la Bce ci ha salvato dal default, saremmo con lo spread a 500. Abbiamo il programma sulla disoccupazione, la sospensione del patto di stabilità e crescita.

 

L’intervento della Bei e il Mes con 37 miliardi di euro senza condizioni. Certo è un prestito. Non possiamo chiedere regali ma prestiti a ottime condizioni. Infine c’è l’ulteriore proposta spagnola, ma con il bond perpetuo c’è il rischio che la patrimoniale la faccia l’Europa. E’ positivo, Conte deve essere contento. Il recovery fund secondo me passerà e Conte avrà tante frecce per il suo arco. La questione non è parlare di Europa ma declinare ora su cosa vuole fare l’Italia. La Germania ha spento molte meno aziende di noi. Conte non stia dietro ai dieci sovranisti rimasti nei 5 stelle. Porta a casa il risultato che con Sanchez e Macron è già a portata di mano e pensi ad assicurare liquidità alle aziende”.

RENZI MERKEL 5 MAGGIO 2015 IV

 

“Attivare il Mes? Lo farei di corsa – risponde Renzi - io vado a piedi a Bruxelles a prenderli. Ti danno denari a condizioni buone. Io sono certo che il Presidente del Consiglio non dirà di no al Mes. Mettere il veto? Siamo seri, senza l’Europa l’Italia sarebbe fallita. Basta con questa discussione, il problema non è l’Europa ma il fatto che tante persone sono rimaste senza una lira. I grillini non vogliono? Se ne faranno una ragione. Hanno già cambiato idea tante di quelle volte”.

 

“C’è una divisione pericolosa oggi in Italia – spiega ancora il leader di Italia Viva - tra chi è garantito e chi no. Tra chi ha il posto fisso e chi no. Sicuramente hai tanti problemi ma hai il posto fisso. Se non lo hai, o sei una partita Iva, un professionista, il coronavirus ti distrugge dentro perché la notte ti svegli e pensi a come uscirne. Allora dico facciamo meno conferenze stampa e più chiarezza, come ha fatto Macron che ha dato indicazioni chiare su come ripartire”.

 

EMMANUEL MACRON MATTEO RENZI

“In questi giorni fortunatamente sono lontano dalle discussioni sui palazzi romani – dice infine Renzi quando gli si chiede di possibili cambi in corsa di Presidente del Consiglio- mi preoccupa piuttosto che non si stia discutendo di scuola, di come fare la maturità. A settembre ci saranno gli stessi problemi di maggio se non agiamo adesso. Mia moglie è insegnante ho tre figli e uno deve fare la maturità, forse ho una sensibilità maggiore ma la didattica a distanza non è abbastanza. Si discuta di come fare della scuola il motore della ripartenza. Se proprio volete la mia opinione sui cambi di governo vi dico che è una discussione fuori dalla realtà. Questo governo ha chiuso un buon accordo in Europa, anche grazie a Macron”.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…