pasquale tridico

UN QUARTO DEI DIRIGENTI INPS E’ IN RIVOLTA? E IL PRESIDENTE, PASQUALE TRIDICO, SCRIVE A “LA STAMPA” E LI FA NERI: “LO STATO COLLOCA I DIRIGENTI INPS AL TETTO PIÙ ALTO DELLE RETRIBUZIONI PUBBLICHE, A 240 MILA EURO ALL'ANNO, MA DEVONO ESSERE DISPOSTI A SPOSTARSI QUANDO L'AMMINISTRAZIONE GLIELO CHIEDE, PERCHÉ L'ISTITUTO STA A ROMA COME A MILANO, IN SARDEGNA COME A NAPOLI. SIAMO PRESENTI SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE E NON SOLO NEI PALAZZI ROMANI…”

Lettera di Pasquale Tridico* a “la Stampa”

pasquale tridico 1

*presidente dell’Inps

 

Gentile Direttore, per la prima volta nella storia dell'Inps e come riconosciuto anche dalle OOSS e dai Ministeri vigilanti, ho avviato un processo di riorganizzazione partecipato e trasparente: 7 mesi di incontri con personale, dirigenti, Consiglio di indirizzo e vigilanza e sindacati; ho anche suddiviso i dirigenti apicali in tre gruppi di lavoro da cui sono emerse le decisioni più importanti, discussi poi in incontri e convention con 500 dirigenti di seconda fascia. Quindi il percorso è stato focalizzato su temi, strategie, assetti, scelte organizzative per migliorare servizi all' utenza e efficienza.

 

Poi, al momento dell' individuazione dei titolari degli incarichi, invece di trattare con leader politici e sindacali, come voci del passato riportavano, ho chiesto una previa selezione a una commissione di tre professori universitari e la proposta al Direttore generale sulla base dei principî delle competenze, della rotazione, dell' osmosi fra centro e territorio, portando sul territorio chi non c'era mai stato e riportando dal territorio direttori che avevano lavorato in trincea.

 

inps 1

Ho avuto il coraggio o l'incoscienza (scelga lei) di applicare un principio di rotazione degli incarichi, come suggeriscono ANAC e un nostro regolamento (precedente al mio arrivo): quindi sono andati sul territorio alcuni direttori che non avevano mai visto una sede operativa. Preciso che all' oggi a distanza oramai di 3 mesi dalla riorganizzazione e di uno dalle nomine, non c' è nessun ricorso legale, ma solo una lettera di un avvocato di parte che difende suoi clienti.

 

luigi di maio pasquale tridico

D' altra parte, anche precedenti riorganizzazioni sono state dolorose perché hanno toccato situazioni individuali (ad es. nella precedente erano andati sul territorio i direttori di Personale, Organizzazione e Bilanci); ora che è toccato ad altri è cambiato qualcosa? O pensiamo che certi burocrati debbano essere inamovibili? Per questo Inps si è dato un regolamento di rotazione nel 2017, di cui pare che i 2-3 dirigenti che oggi si lamentano si siano dimenticati e che peraltro non hanno mai impugnato, e che prevede il principio generalizzato della rotazione degli incarichi, a garanzia e tutela della trasparenza e della corruzione.

 

inps 4

Lo Stato colloca i dirigenti INPS al tetto più alto delle retribuzioni pubbliche, a 240 mila euro all' anno, ma devono essere disposti a spostarsi quando l' amministrazione glielo chiede, perché l' Inps sta a Roma come a Milano, in Sardegna come a Napoli. Siamo presenti su tutto il territorio nazionale e deve essere un onore rappresentare l' Inps e lo Stato non solo nei palazzi romani.

 

L' accusa poi che nelle posizioni chiave, Informatica, Risorse Umane, Comunicazione e Formazione, sarebbero andati dirigenti per controllare 4 aree "molto care al M5S" è infondata, da querela: i dirigenti che prima coprivano quei ruoli stavano in ruoli altrettanto chiave in INPS rispettivamente a: Appalti, Ammortizzatori Sociali, Invalidità civile e Comunicazione.

Normale rotazione quindi.

inps 2

 

E poi in INPS non sono posizioni chiave le Pensioni, le Entrate, gli Ammortizzatori sociali, il Bilancio, l' invalidità civile, l' Antifrode (costruita per la prima volta)? Vorrei infine rimarcare il fatto che nelle more del completamento della governance dell' INPS, come da previsione legislativa, il Presidente ha le competenze del CdA, come confermato da due Ministri (e due Governi) e dalla dizione con cui approvo le determinazioni formali (Organo munito dei poteri del Consiglio di Amministrazione). Il CdA sta tardando ad arrivare: se lo immagina un ente come Inps senza i poteri del CdA da maggio scorso?

 

 

CHE GUERRA ALL’INPS! - UN QUARTO DEI DIRIGENTI IN RIVOLTA CONTRO IL PRESIDENTE, PASQUALE TRIDICO - LE ACCUSE, CHE PREFIGURANO CAUSE ALL’ISTITUTO E ALLA CORTE DEI CONTI, SONO PESANTISSIME: “SPOIL SYSTEM ILLEGALE”, “DISCRIMINAZIONI EVIDENTI PER ALLONTANARE DIRIGENTI SGRADITI”, “FRODI ALLA LEGGE” PER CREARE DIVISIONI E DEMANSIONARE I NEMICI - E UN AGGRAVIO DI SPESA RILEVANTE...

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/che-guerra-all-rsquo-inps-quarto-dirigenti-rivolta-contro-223811.htm

 

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."