CON QUESTA OPPOSIZIONE, LA MELONI GOVERNA 20 ANNI! DALLE NOMINE RAI ALL’UCRAINA, DAL REFERENDUM SULLA CITTADINANZA ALL’ALLEANZA CON RENZI, CONTE E SCHLEIN SONO DIVISI SU TUTTO – SULLA VOTAZIONE DEI NUOVI VERTICI DI VIALE MAZZINI M5S E AVS PARTECIPERANNO AL VOTO SCARTANDO L’IPOTESI DI AVENTINO VENTILATA DAI DEM – PEPPINIELLO HA DECISO ANCHE DI NON FIRMARE IL REFERENDUM SULLA CITTADINANZA (“DECISIONE POLITICA”) - LA FRATTURA PIÙ EVIDENTE È QUELLA SULL’INVIO DI ARMI ALL’UCRAINA, CON I DEM SCHIERATI SU POSIZIONI FILO-NATO E IL MOVIMENTO CONTRARIO. C’È CHI IRONIZZA SULLE TROPPE DIVERGENZE: “LA LISTA È LUNGA, CI SAREBBE DA PARLARE ANCHE DI WELFARE E INFRASTRUTTURE...”

Condividi questo articolo


Emanuele Buzzi per il Corriere della Sera - Estratti

 

GIUSEPPE CONTE E ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE E ELLY SCHLEIN

Alleati sì, ma divisi su quasi tutto. «Chiamateli, se volete, smarcamenti», scherzano nel Movimento. Sta di fatto che gli smarcamenti tra Pd e M5S in queste ultime settimane si stanno ammonticchiando fino a diventare una sorta di piccola montagna. Il referendum sulla cittadinanza, le nomine Rai, la posizione internazionale sull’Ucraina e anche la presenza dei renziani in Liguria nel campo largo: a leggere le cronache politiche delle ultime due settimane le divergenze tra dem e stellati sembrano una costante.

 

L’ultimo caso in ordine cronologico riguarda la votazione dei nuovi vertici di viale Mazzini. Il Movimento sarà in Aula, scartando l’ipotesi di un aventino ventilata dal Pd. Toni e posizioni opposte rispetto al 2021 quando i 5 Stelle si astennero dalla partecipazione ai programmi Rai proprio per una questione di nomine non condivise. «Ho ripetuto mille volte che non voteremo Agnes presidente. Ma si chiama Tv pubblica, è un servizio pubblico. Quindi non è una questione privata della destra. Per questo domani andiamo a votare: ê una questione di garanzia, di vigilanza», ha detto ieri il leader Giuseppe Conte.

elly schlein giuseppe conte genova, manifestazione per le dimissioni di giovanni toti elly schlein giuseppe conte genova, manifestazione per le dimissioni di giovanni toti

 

Il leader, a differenza di alcuni parlamentari stellati, ha deciso anche di non firmare il referendum sulla cittadinanza. Ai piani alti del Movimento — proprio nel giorno in cui festeggiano il superamento delle 50 mila firme online per presentare la legge sul salario minimo — provano a spiegare la mossa come una decisione politica, non di merito.

 

«Il referendum sulla cittadinanza rischia di creare una spaccatura nella popolazione e vanificare il percorso per fare tutti insieme, in modo trasversale, una legge che introduca lo ius scholae», chiariscono.

 

RICCARDO MAGI - GIUSEPPE CONTE - ANGELO BONELLI - ELLY SCHLEIN - NICOLA FRATOIANNI - FOTO LAPRESSE RICCARDO MAGI - GIUSEPPE CONTE - ANGELO BONELLI - ELLY SCHLEIN - NICOLA FRATOIANNI - FOTO LAPRESSE

E aggiungono: «C’è il serio rischio di commettere un errore politico. Quel quesito si limita a proporre il dimezzamento dei tempi per ottenere la cittadinanza, lasciando invariati i requisiti. Si tratta di una proposta molto riduttiva rispetto all’incentivazione di seri e virtuosi percorsi integrativi con lo ius scholae e vediamo il pericolo che nel Paese si crei una frattura tra chi è favorevole a dimezzare i tempi e chi è contrario». Ma non sono solo le questioni interne a separare i due alleati.

 

La frattura più evidente è quella sull’invio di armi all’Ucraina, con i dem schierati su posizioni filo-Nato in Italia e in Europa e il Movimento contrario. I Cinque Stelle, come la Lega e altri partiti, hanno votato no alla risoluzione per chiedere di eliminare le restrizioni all’uso di armamenti Ue in territorio russo. Il Pd l’ha appoggiata.

 

conte fratoianni bonelli schlein magi conte fratoianni bonelli schlein magi

Conte prova a sedurre l’ala dei pacifisti. Ha partecipato alla marcia Perugia-Assisi, spiegando solo poche ore prima: «Siamo amici della Russia, ma non siamo filoputiniani.

 

(...)

«Con queste premesse che fine farà il campo largo?» è la domanda che serpeggia tra gli stellati e non solo. Ma anche sulla definizione dei confini dell’alleanza si discute. In Liguria la presenza o meno di Matteo Renzi nella coalizione a sostegno di Andrea Orlando ha creato frizioni tra le parti.

elly schlein giuseppe conte elly schlein giuseppe conte

Alla fine la lista dei riformisti aprirà le porte del campo largo (porte apertissime in Emilia-Romagna e Umbria) ai renziani. Troppe divergenze? C’è chi ironizza: «La lista è lunga, ci sarebbe da parlare anche di welfare e infrastrutture».

giuseppe conte elly schlein genova, manifestazione per le dimissioni di giovanni toti giuseppe conte elly schlein genova, manifestazione per le dimissioni di giovanni toti giuseppe conte elly schlein genova, manifestazione per le dimissioni di giovanni toti giuseppe conte elly schlein genova, manifestazione per le dimissioni di giovanni toti ELLY SCHLEIN CONTE ELLY SCHLEIN CONTE

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - PIÙ DIVENTA IRRILEVANTE, PIÙ MATTEO RENZI NON DEMORDE DALL’OBIETTIVO DI OCCUPARE LO SPAZIO TRA MELONI E SCHLEIN - SE NEL 2013 SOGNAVA DI METTERE LE MANI SU FORZA ITALIA, OGGI SI ACCONTENTEREBBE DI SCIOGLIERE QUEL POCO CHE RESTA DI ITALIA VIVA PER PRENDERE LA GUIDA DEL PARTITO DI MARINA E PIER SILVIO, DA TEMPO INSOFFERENTI DI ESSERE FINITI IN UN GOVERNO DI DESTRA CON POCO CENTRO - L’EX PREMIER DI RIGNANO SULL’ARNO AVREBBE SONDATO IL TERRENO CON ALCUNI DIRIGENTI APICALI DI FININVEST - MA IN FI C’È ANCHE IN ATTO UN LAVORIO DI MEZZO PARTITO CHE NON DISDEGNA L’IPOTESI, ALLE PROSSIME POLITICHE DEL 2027, DI ABBANDONARE AL SUO DESTINO LA DESTRA A EGEMONIA MELONIANA PER UN PROCESSO POLITICO CHE POSSA DAR VITA A UN CENTRO-SINISTRA FORZA ITALIA-PARTITO DEMOCRATICO…

DAGOREPORT - SALVATE IL "CUORE GITANO" DI ANDREA GIAMBRUNO! SPUTTANATO DA DUE TERRIBILI FUORIONDA BY ''STRISCIA LA NOTIZIA'', NEI QUALI TEORIZZAVA IL SOMMO PIACERE DEL PARTOUZE A 3/4 CON LE SUE COLLEGHE DI MEDIASET, QUINDI TRAFITTO VIA TWEET DA GIORGIA MELONI (UN BENSERVITO SECCO COME UN CASSETTO CHIUSO CON UNA GINOCCHIATA), LA CRUDELE SFIGA NON ACCENNA AD ABBANDONARE LA VITA SENTIMENTALE DELL'EX ''FIRST GENTLEMAN'' - IL SUO INDOMABILE TESTOSTERONE AVEVA RIPRESO A PALPITARE PER LE BOMBASTICHE CURVE DI FEDERICA BIANCO, ATTRICE DI FICTION, GIA' FIDANZATA DEL VICE DI SALVINI, ANDREA CRIPPA - LA LIAISON, SBOCCIATA TRAVOLGENTE LA SCORSA ESTATE TRA LE ONDE DEL SALENTO, SI E' RIVELATA UN "FUOCO DI PUGLIA". LA 40ENNE BIANCO HA MOLLATO IL POVERO GIAMBRUNO QUALCHE GIORNO FA, CON UNA CLAMOROSA LITIGATA, IN UN BAR-SALOTTO DI ROMA-CENTRO, PER FAR RITORNO TRA LE BRACCIA DEL SUO EX CRIPPA, CHE ALL'INIZIO DEL 2024 L'AVEVA SOSTITUITA CON LA PANTERONA-MILF ANNA FALCHI - LA FOTO RIVELATORIA IN SPIAGGIA

DAGOREPORT - DOCUMENTI ALLA MANO, E’ PARTITA UN’ISPEZIONE DEL MINISTERO DELLA CULTURA PER CHIARIRE FATTI E FATTACCI DELLA GESTIONE DEL CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA, PRESIEDUTO DA SERGIO CASTELLITTO – DAL CONTRATTO E AL RUOLO DI TUMMINELLI, MANAGER TEATRALE DI CASTELLITTO, ALLE SPESE PER ALLOGGIO E AFFITTO PRESSO VILLA GALLO IN OCCASIONE DELLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA, DAL LICENZIAMENTO DEL DIRIGENTE DELLA CINETECA, STEFANO IACHETTI, ALL’INCARICO DI CASTELLITTO ALLA MOGLIE MARGARET MAZZANTINI….

DAGOREPORT - IL TRIONFO DI TRUMP VISTO DA GIORDANO BRUNO GUERRI: “LA DEMOCRAZIA HA VINTO. INDIFFERENTE AGLI ALLARMI DELLA STAMPA DEMOCRATICA, L'AMERICA HA SCELTO LUI, E NON DI POCO, ATTRIBUENDOGLI UN POTERE IMMENSO: CAMERA, SENATO, CORTE COSTITUZIONALE - LA DEMOCRAZIA HA PERSO. QUELL’UOMO, TUTTO TESO ALL’ECONOMIA E ALL’EGOISMO DELLO STATO CHE DA 80 ANNI GUIDA LE SORTI DEL MONDO, È PERICOLOSO. TRUMP ALZERÀ I DAZI E SMETTERÀ DI FORNIRE AIUTI ALL’UCRAINA, INDEBOLENDO L’EUROPA E DANDOLA VINTA A PUTIN - LE DUE MOSSE AL MOMENTO POTRANNO FAVORIRE L’ECONOMIA AMERICANA MA SARANNO UNA SCONFITTA SONORA E DIFFICILMENTE RECUPERABILE IN QUELLO CHE È IL VERO GRANDE TEMA DELLA NOSTRA EPOCA, LO SCONTRO FRA ORIENTE E OCCIDENTE PER IL PREDOMINIO NEL MONDO - PS: GUERRI POLEMIZZA CON LA NUOVA, POLEMICA "POSTA" DI FRANCESCO MERLO SU "BENITO"

DAGOREPORT – COME MAI NETANYAHU HA CACCIATO IL POPOLARISSIMO MINISTRO DELLA DIFESA ISRAELIANO, YOAV GALLANT? LA RICHIESTA DI UNA COMMISSIONE DI INCHIESTA SULLA STRAGE DEL 7 OTTOBRE 2023 DI GALLANT AVREBBE MANDATO FUORI DI TESTA “BIBI” – LE MALDICENZE A TEL AVIV: GLI OO7 DELLO SHIN BET E IL PREMIER AVREBBERO LASCIATO MANO LIBERA AD HAMAS DI PROPOSITO, AFFINCHÉ LA STRAGE OFFRISSE UN PRETESTO PER SPIANARE DEFINITIVAMENTE GAZA - CHE SUCCEDE A GAZA CON TRUMP ALLA CASA BIANCA? DUE COSE SONO CERTE: AL TYCOON NON GLIENE FREGA NIENTE DEL MEDIORIENTE, E DETESTA L’IRAN....