scholz von der leyen

QUESTO E’ SOVRANISMO: LA GERMANIA SI FA I CAZZI SUOI SUL GAS A SPESE DELL’EUROPA! - LA COMMISSIONE UE NON SI MUOVE SUL TETTO AL PREZZO DEL GAS, NONOSTANTE LA RICHIESTA DI PRESENTARE UNA PROPOSTA DA PARTE DI 15 STATI MEMBRI, TRA CUI ITALIA, FRANCIA, SPAGNA, POLONIA E BELGIO, SOLO PERCHÉ LA GERMANIA E’ CONTRARIA - CROSETTO: "LA DECISIONE TEDESCA E' UN ATTO PRECISO, VOLUTO, NON CONCORDATO, CHE MINA ALLA RADICE LE RAGIONI DELL'UNIONE"

 

Francesca Basso per il “Corriere della Sera”

 

URSULA VON DER LEYEN OLAF SCHOLZ MARIO DRAGHI

Il consiglio Energia straordinario di oggi, il terzo da luglio, si preannuncia teso con forti divisioni tra gli Stati membri e la Commissione Ue. Il tetto al prezzo del gas importato nell'Ue non sarà sul tavolo dei ministri, non è tra le opzioni contemplate dalla Commissione nonostante la richiesta di presentare una proposta da parte di 15 Stati membri, tra cui Italia, Francia, Spagna, Polonia e Belgio.

 

Tra questi non c'è la Germania che, scettica verso il gas price cap , gioca la sua partita in solitaria, forte del suo spazio di bilancio: ieri il cancelliere Olaf Scholz ha annunciato uno scudo per frenare i prezzi del gas, tramite un investimento da 200 miliardi di euro. Tra le cancellerie c'è malumore, per molti la Commissione è appiattita sulle posizioni tedesche.

MARIO DRAGHI URSULA VON DER LEYEN

La mossa di Berlino è stata criticata dal premier Mario Draghi, che da oltre sei mesi sta chiedendo a Bruxelles un tetto al prezzo del gas.

 

«Davanti alle minacce comuni dei nostri tempi, non possiamo dividerci a seconda dello spazio nei nostri bilanci nazionali», ha detto Draghi aggiungendo che nei prossimi Consigli europei i Paesi Ue devono mostrarsi «compatti, determinati, solidali proprio come lo siamo stati nel sostenere l'Ucraina».

 

«La crisi energetica - ha osservato il premier - richiede da parte dell'Europa una risposta che permetta di ridurre i costi per famiglie e imprese, di limitare i guadagni eccezionali fatti da produttori e importatori, di evitare pericolose e ingiustificate distorsioni del mercato interno e di tenere ancora una volta unita l'Europa di fronte all'emergenza».

GUIDO CROSETTO GIORGIA MELONI

 

In serata è intervenuta anche la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, che dopo l'annuncio di Berlino si è sentita telefonicamente con Draghi. Per Meloni «nessuno Stato membro può offrire soluzioni efficaci e a lungo termine da solo in assenza di una strategia comune, neppure quelli che appaiono meno vulnerabili sul piano finanziario».

 

La vincitrice delle elezioni ha auspicato che al consiglio Energia di oggi «prevalgano buon senso e tempestività». Per il leader della Lega Matteo Salvini, invece, «urge intervenire anche in Italia, altrimenti le nostre aziende non potranno più competere e lavorare».

IL PREZZO DEL GAS

Secondo la Commissione, il tetto al prezzo del gas importato nell'Ue è «una misura radicale che comporta rischi significativi legati alla sicurezza di forniture di energia».

 

Nel documento informale che sarà oggi sul tavolo dei ministri - la prossima settimana presenterà un action plan - l'esecutivo comunitario propone soluzioni che però gravano sui bilanci nazionali: un tetto al prezzo del gas destinato alla produzione di elettricità (sul modello di quello usato da Spagna e Portogallo) e un tetto al prezzo del gas russo, che ormai rappresenta solo il 9% dei consumi Ue (dopo il sabotaggio del Nord Stream interesserà di fatto il metano che arriva al Tarvisio).

 

Con i fornitori ritenuti affidabili, invece, la Commissione propone che l'Ue si impegni per raggiungere in tempi ragionevoli un'intesa comune per ridurre i prezzi, salvaguardando la sicurezza dell'approvvigionamento e sviluppando partenariati energetici stabili a lungo termine. Inoltre propone di elaborare un nuovo benchmark per il gas naturale liquefatto basato sulle transazioni anziché sul Ttf di Amsterdam, il valore attualmente preso come riferimento per stabilire il prezzo del gas in Europa.

MEME SUI PREZZI DEL GAS

 

Secondo una fonte Ue la proposta della Commissione «è una valutazione di bilanciamenti, vantaggi e rischi: non credo che stiamo dicendo no a 15 Paesi membri - ha spiegato - diciamo che è meglio mettere un price cap al gas russo e negoziare» con i singoli fornitori i prezzi, perché «la nostra missione è trovare misure che siano efficaci per tutti i Paesi».

 

Di sicuro il tema sarà affrontato anche dai leader Ue al Consiglio europeo informale a Praga il 7 ottobre prossimo. Oggi invece sarà approvato il regolamento del Consiglio che introduce tagli al consumo di elettricità, con una maggiore flessibilità per gli Stati rispetto alla proposta originaria, limiti agli extra-ricavi per chi produce elettricità da fonti a basso costo come rinnovabili, nucleare e carbone, un contributo di solidarietà per le compagnie oil&gas.

prezzo gas 1

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