giuseppe conte andreotti

QUINDI ORA CONTE SI DIMETTE? NON È DETTO! – RENZI OGGI HA DETTO DI NON AVERE PREGIUDIZIALI NEI CONFRONTI DI NESSUNO, DI ESSERE PRONTO ALL’OPPOSIZIONE MA NON DI OPPORSI A UN GOVERNO CON L’ATTUALE MAGGIORANZA. QUINDI? IL VOLPINO DI PALAZZO CHIGI POTREBBE ARROCCARSI E PRENDERSI TUTTO IL TEMPO CHE SERVE PER L’ITER PARLAMENTARE DEL RECOVERY PLAN CON UNA SORTA DI "APPOGGIO ESTERNO" DI “ITALIA VIVA” (CHE HA GIÀ DETTO CHE VOTERÀ ANCHE IL NUOVO SCOSTAMENTO DI BILANCIO) – IL PD, MATTARELLA E GRILLO PRESSANO PER RIPRENDERE LA TRATTATIVA…

renzi mejo dello sciamano di washington

Monica Guerzoni per www.corriere.it

 

Conte si dimette?

Con una attesissima conferenza stampa, giunta al termine di settimane di scontro con il premier Giuseppe Conte, Matteo Renzi ha annunciato le dimissioni della delegazione di Italia viva, il partito da lui fondato, dal governo. A dimettersi sono dunque la ministra dell'Agricoltura, Teresa Bellanova; la ministra della Famiglia, Elena Bonetti; il sottosegretario Ivan Scalfarotto. Con queste dimissioni, si apre formalmente la crisi del governo Conte II. Che cosa può succedere, ora? Renzi ha sostenuto di non avere pregiudiziali nei confronti di nessuno, di essere pronto all'opposizione ma di non opporsi a un governo che mantenga l'attuale maggioranza, ma che «non c'è un solo nome per palazzo Chigi».

GIUSSEPPE CONTE COME ANDREOTTI BY EDOARDO BARALDI

 

Ecco i possibili scenari.

 

Scenario numero 1: il premier Giuseppe Conte potrebbe prendere atto che il venir meno di una delle quattro forze di maggioranza apre un gigantesco problema politico. Sale al Quirinale, rimette il mandato e si affida per la soluzione della crisi al presidente della Repubblica. Passaggio doloroso per Conte, che però lo renderebbe ancora spendibile per un reincarico.

giuseppe conte e luigi di maio

 

L’arrocco

Scenario 2: il premier non si dimette, assume l’interim dei ministeri lasciati liberi da Bellanova e Bonetti (Agricoltura e Famiglia) e si prende tutto il tempo che serve per l’iter parlamentare del Recovery plan. La caduta del governo è rimandata e la conta anche. Ma quanto può durare? Basterebbe una mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni per decretare la fine del Conte bis.

Zinga di Maio Conte Renzi

 

La sfida in Parlamento

Scenario 3. L’avvocato pugliese non rinuncia all’idea della sfida alla luce del sole. Si presenta nell’aula del Senato e dal posto centrale sui banchi del governo parla agli italiani, puntando metaforicamente il dito contro il senatore di Rignano che siede sugli scranni di Italia Viva. Gli rimprovera di aver aperto una crisi al buio con oltre 600 morti di Covid al giorno, con la campagna vaccinale appena iniziata, i 209 miliardi del Recovery da prendere e la presidenza italiana del G20 da affrontare. Colpa di Renzi - il non detto del premier - se lo spread sale e la crisi del Paese si fa ancora più nera.

GIUSEPPE CONTE MATTEO RENZI - BY GIANBOY

 

Responsabili e nuovi gruppi

A questo punto Conte ha due strade. La conta in aula subito, sperando che i Responsabili si materializzino e siano più numerosi possibile: tre o quattro renziani pentiti, qualche centrista Udc e dintorni, alcuni transfughi ex 5 Stelle in cerca di casa e magari anche qualche «azzurro». Scenario debole, che non piace al Pd ed è visto malissimo dal presidente Mattarella. La seconda strada è rimandare la resa dei conti e, dopo il discorso in aula, salire al Quirinale per chiedere tempo e ottenere il mandato a cercarsi una maggioranza solida e non raccogliticcia. È a questo punto che potrebbero manifestarsi nuovi gruppi pronti a sostituire i 18 senatori di Renzi e garantire qualche mese di sopravvivenza al Conte ter.

MURALES A MILANO – MATTEO RENZI E MATTEO SALVINI ACCOLTELLANO GIUSEPPE CONTE GIULIO CESARE

 

Il rimpastone

Scenario 4: il rimpasto. Visto il clima avvelenato può sembrare incredibile, eppure prima del Cdm di martedì un ministro confidava di sperare ancora nel miracolo. «Vedrete, non succederà nulla... Finirà con qualche cambio di caselle nel governo».

 

Franceschini o Di Maio

Scenario 5. Se il pallottoliere di Palazzo Chigi fa tilt, i responsabili non bastano e le forche caudine del voto di fiducia stritolano Conte, inizia un altro film. Si aprono le consultazioni, l’avvocato sconfitto viene «mollato» anche dal Pd, che a quel punto si giocherebbe la partita della premiership per Dario Franceschini. Il ministro della Cultura avrebbe un solo rivale: Luigi Di Maio, unico leader dei 5 Stelle veramente in corsa. Il nuovo governo avrebbe la stessa maggioranza: Pd, M5S, Leu e IV.

 

Unità nazionale o governo elettorale

luigi di maio dario franceschini

Scenario 6. Per il Pd lo scenario di un governo di salute pubblica non esiste, lo ha ribadito con forza Andrea Orlando: «Escludo il nostro appoggio». Ma i parlamentari di ogni colore discutono di un governo con «tutti dentro» e i profili che girano sono quelli di Mario Draghi e Marta Cartabia. Il nome della ex presidente della Corte Costituzionale è anche quello su cui potrebbe puntare il Quirinale per un governo elettorale: pochi mesi, per portare il Paese al voto anticipato tra maggio e giugno, prima che scatti il semestre bianco.

luigi di maio giuseppe conte by oshogiuseppe conte luigi di maio dario franceschiniGIUSEPPE CONTE - MATTEO RENZI

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...