sergio mattarella

QUIRINAL TANGO - TUTTI I PARTITI SANNO CHE SARÀ COMPLICATO CONCORDARE SUL NOME PER LA SUCCESSIONE A MATTARELLA. NON È UN CASO CHE CONTE, SI SIA GIÀ AUGURATO LA RIELEZIONE DEL CAPO DELLO STATO. SENZA SCOSSONI SUL COLLE, ANCHE PER IL PREMIER È PIÙ FACILE RIMANERE A PALAZZO CHIGI. SEMPRE CHE NON ACCADA NULLA PRIMA, IN PARTICOLARE QUANDO NELLA PROSSIMA ESTATE SCATTERÀ IL SEMESTRE BIANCO...

Claudio Tito per “la Repubblica”

 

mattarella napolitano

«Si può eleggere un nuovo Capo dello Stato con un Parlamento la cui composizione è stata sottoposta ad una legge di revisione costituzionale?». Pochissimi giorni dopo il referendum del 21 settembre scorso, un gruppetto di parlamentari - molto trasversale, dal Pd all'M5S fino alla Lega - stava aspettando di partecipare alla riunione della Commissione Affari costituzionali della Camera. Conversazione informale.

 

mattarella conte

Uno scambio di opinioni, sulle recenti elezioni e sull'esito della consultazione referendaria che aveva dato il via libera ufficiale al cosiddetto taglio dei parlamentari: la Camera ridotta a quattrocento deputati, il Senato a duecento. Ma in quei pochi e affrettati giudizi, pronunciati sottovoce in attesa che si aprissero i battenti della Commissione, risiede il nucleo di un dibattito che si è ormai aperto tra le forze politiche e soprattutto tra i massimi rappresentanti delle Istituzioni.

 

E che si può sintetizzare in due parole: Mattarella Bis. Un secondo mandato per l'attuale Presidente della Repubblica. Esattamente come è accaduto nel 2013 con Giorgio Napolitano. Sette anni fa, però, si arrivò alla scelta di lasciare invariata la casella del Colle sostanzialmente per disperazione. Un Parlamento paralizzato e politicamente umiliato, senza maggioranza, sconvolto dal primo exploit grillino e dalla "non vittoria" del centrosinistra.

CONTE SALVINI DI MAIO MOAVERO MATTARELLA

 

Questa volta l'opzione assomiglia di più ad una prudenza preventiva corroborata da una argomentazione di tipo giuscostituzionale.

 

L'elezione del nuovo capo dello Stato, infatti, è prevista per il gennaio 2022. Prevedibilmente sarà quindi questo Parlamento, con 950 parlamentari e non 600, a nominarlo. La nuova normativa che sforbicia di un terzo il numero di deputati e senatori è però già in vigore (per la precisione lo sarà alla fine del prossimo novembre).

 

sergio mattarella parla con dario franceschini e nicola zingaretti

E sarà concretamente applicata solo quando si tornerà alle urne. Ed allora il quesito che viene posto è esattamente quello di cui discutevano un paio di settimane fa i deputati in attesa della Commissione Affari costituzionali: «Si può eleggere un nuovo capo dello Stato con un Parlamento la cui composizione è stata sottoposta ad una legge di revisione costituzionale? ».

 

Sergio Mattarella a colloquio con il presidente emerito Giorgio Napolitano

È abbastanza chiaro che l'interrogativo dal punto di vista giuridico è infondato. Le attuali Camere sono pienamente legittimate a compiere fino alla fine della legislatura tutti gli atti che ad esse competono. Si tratta semmai per alcuni di un dubbio politico, per altri di una giustificazione- alibi e per altri ancora di una opportunità. Il tutto sta creando una potente convergenza di interessi.

 

Mattarella Zinga Marcucci Gentiloni

Sebbene tutto si stia formando senza l'avallo o il coinvolgimento di Sergio Mattarella. Anzi, il Presidente della Repubblica quando è stato consultato anche solo in via di principio sull'ipotesi di un secondo mandato, l'ha respinta con fermezza. «Sette anni al Quirinale sono già troppi».

 

mattarella renzi zinga di maio

Eppure, la modifica alla nostra Carta sta svolgendo in questo caso la funzione di un grande ombrello protettivo. Il sistema politico è talmente fragile da rendersi incapace di qualsiasi cambi amento: dal governo fino, appunto, alla presidenza della Repubblica.

 

Tutti i leader in campo sanno che sarà complicatissimo concordare sul nome per la successione a Mattarella. Non è un caso che il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si sia già esplicitamente augurato la rielezione del capo dello Stato. Sicuramente è un auspicio basato sulla stima, ma anche sull'interesse. Senza scossoni sul Colle, anche per il premier è più facile rimanere a Palazzo Chigi.

 

consultazioni la delegazione del pd da mattarella paolo gentiloni nicola zingaretti andrea marcucci

Sempre che non accada nulla prima, in particolare quando nella prossima estate scatterà il semestre bianco. Ossia i sei mesi che chiudono il settennato quirinalizio in cui è vietato sciogliere le Camere. C'è un orientamento analogo dentro il Movimento 5 Stelle. I grillini non hanno un candidato vero da iscrivere alla "corsa" per il Colle. Ma soprattutto la loro crisi strutturale impone di lasciare tutto inalterato.

 

Ogni elemento di novità rappresenta un innesco per la bomba autodistruttiva. Il centrosinistra, invece, ha dimostrato negli ultimi 25 anni di non essere in grado di evitare battaglie fratricide in queste occasioni. La permanenza dell'attuale capo dello Stato consentirebbe a tanti "aspiranti" che militano in questa area di rimandare la sfida senza perderla.

madre teresa con sandro pertini

 

Centrando nello stesso tempo l'obiettivo che i "big" del Pd si erano posti un anno fa quando hanno accettato di formare il governo con i pentastellati: evitare che al Quirinale salisse nel 2022 un esponente della destra anti-europeista. Il centrodestra avrebbe la stessa possibilità: rinviare la partita nella consapevolezza che non hanno i numeri per imporsi.

 

E contemporaneamente poter partecipare stavolta con una "larghissima intesa" - contrariamente a quel che accadde nel 2015 - alla elezione del capo dello Stato.

 

carlo azeglio ciampi voga sul pattino

Insomma, mai come adesso, si potrebbero realizzare quelle che Aldo Moro definiva convergenze parallele. Con l'aiuto di un'interpretazione politica e utilitarista della riforma costituzionale che ha ridotto il numero di parlamentari e con la possibilità di citare un precedente (quello di Napolitano).

 

Confermare adesso per poi rivedere e valutare le carte dopo le prossime elezioni nel caso in cui il Presidente non intendesse completare il secondo settennato. Mattarella a gennaio del 2022 avrà 80 anni. Ma per l'incarico presidenziale non si tratta certo di un record. Sandro Pertini venne eletto a 82 anni. Giorgio Napolitano, la prima volta, ne aveva quasi 81. Carlo Azeglio Ciampi 79. Il bis, insomma, è qualcosa di più di una eventualità. Anche contro il parere dell'attuale inquilino del Colle.

Ultimi Dagoreport

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”