edward luttwak

"L'ARMA SUPERSONICA CINESE? BIDEN DOVREBBE PREOCCUPARSI DI ALTRO" - EDWARD LUTTWAK SMONTA IL CLAMORE SUL MISSILONE SUPERSONICO DI PECHINO: "E' UNA TECNOLOGIA CHE ESISTE DAGLI ANNI '60. I MEDIA OCCIDENTALI SUBISCONO IL FASCINO DEL MITO DI PECHINO MA I CINESI SONO 15-20 ANNI INDIETRO, NON HANNO ALCUNA POSSIBILITÀ DI PRENDERE GLI STATI UNITI - IL LORO MIGLIOR CHIP RISALE A 20 ANNI FA - XI JINPING E' DEBOLE E POTREBBE ESSERE TENTATO DA UN'AZIONE MILITARE MA SE I CINESI INVADONO TAIWAN, SI RITROVERANNO RICOPERTI DA UN TAPPETO DI BOMBE"

Francesco Bechis per https://formiche.net

 

edward luttwak (2)

Un’ “arma letale” che fa il giro del mondo, più veloce del suono. Per l’intelligence Usa è un colpo duro: la Cina ha testato un missile ipersonico in grado di portare armi convenzionali o atomiche, e gli ha fatto circumnavigare il globo terrestre. A lanciare l’allarme con un rapporto riservato è il Financial Times. Il test risale ad agosto e ha colto impreparati gli 007 americani. Per Edward Luttwak, politologo e stratega militare con un passato al Pentagono e alla Casa Bianca, l’allarmismo è ingiustificato. “Sono altre le cose di cui Joe Biden dovrebbe preoccuparsi”.

 

Luttwak, falso allarme?

CINA - MISSILI NUCLEARI

Siamo in una stagione di allarmismo tecnologico. I missili ipersonici esistono da decenni. Hanno un vantaggio: vanno molto veloci. E uno svantaggio: sono talmente veloci che è difficilissimo puntare un obiettivo in movimento. Puoi usarli per colpire un target fisso, ma ci sono altri venti modi per farlo.

 

Quindi non dovrebbero preoccupare?

Non devono sorprendere, la tecnologia ipersonica ha pro e contro, è difficile da manovrare. Era collaudata già negli anni ’60, la stessa ex Urss ha sviluppato i Mig25 all’inizio degli anni ’80. La gara di velocità non funziona sempre. E infatti negli anni è stata abbandonata: l’F-15 aveva una velocità 2,4 volte superiore al suono, l’F-16 solo 1.6. Sa qual è il vero problema?

SITO MISSILI NUCLEARI CINA

 

Ce lo dica lei.

Che i media occidentali subiscono tutti il fascino del mito cinese. Peccato che la realtà sia un’altra. I cinesi in campo militare sono sempre stati sconfitti, fin dai tempi dell’invasione mongola. Per loro fortuna hanno in Occidente un coro di persone che canta le lodi della grande strategia militare di Sun-Tsu e diffonde isterismo. Dovuto a questa percezione distorta del mondo diviso fra dittature, sempre efficienti e perfette, e democrazie, confuse e casiniste.

 

XI JINPING JOE BIDEN

Però gli allarmi ci sono. Una settimana fa l’ex capo programmatore del Pentagono, Nicholas Chaillan, ha detto che la Cina sorpasserà gli Stati Uniti nell’Intelligenza artificiale.

Esatto, sorpasserà. Chaillan, che dal Pentagono è stato buttato fuori, ha detto che la Cina rischia di sorpassare gli Stati Uniti fra 15-20 anni “se non ci muoviamo”. Tradotto: la Cina è 15-20 anni indietro. Gli allarmi che dovrebbero preoccupare la Casa Bianca sono altri.

 

Cioè?

joe biden xi jinping

Il primo: sull’Intelligenza artificiale la Silicon Valley ormai rincorre affannata le Silicon Hills di Austin, Texas, e nel campo della biologia ha ceduto il primato a Boston. Il secondo: in nome di una stupida idea di uguaglianza e diversità, è in corso una demolizione delle strutture educative, a New York e non solo stanno chiudendo le scuole per talenti speciali. Con questo autolesionismo tecnologico finiranno per superarci anche i bulgari.

 

Insomma, gli Stati Uniti rischiano o no il sorpasso-tech cinese?

Qualsiasi nazione avanzata deve sempre guardarsi le spalle da chi la sta inseguendo. Ma i cinesi non hanno alcuna possibilità di prendere gli Stati Uniti.

 

HUAWEI

Però ci sono campi in cui le aziende cinesi eccellono, come Huawei nel 5G.

Questo è quel che vuole raccontare Huawei. Tre anni fa a Davos ha lanciato il sistema su chip Kirin 980 presentandolo come il futuro, e preannunciando la sconfitta delle concorrenti Samsung e Apple. Ma hanno omesso un dettaglio.

 

I chip non erano cinesi.

Esatto. Erano dell’inglese Arm e della taiwanese Tsmc. Infatti Trump ha alzato un dito e il secondo dopo Huawei non aveva più i chip. Povero Xi: gli avevano assicurato il sorpasso ma era una balla. E ha scoperto che il migliore chip cinese risale a 20 anni fa.

chip

 

Sul piano militare il gap si sta restringendo?

Anche qui sarei cauto. La tecnologia militare cinese sconta un enorme handicap: non è fatta da aziende private, che contano su geni come Jack Ma, ma dalla burocrazia. Anche un bambino sa che buona parte dei nuovi jet e droni cinesi sono di fabbricazione russa o rubati. I cinesi sono bravi in tutto, meno che nella strategia.

Aukus

 

A proposito di strategia. Aukus, il patto sui sottomarini nucleari fra Australia, Regno Unito e Stati Uniti, spaventa Pechino?

Non scherziamo. È stato un pasticcio organizzato da funzionari della Casa Bianca che volevano vendere sottomarini. Gli australiani hanno le loro colpe. Avevano i Collins svedesi, li hanno modificati, peggiorandoli. Poi hanno ordinato i Barracuda francesi, che sono ottimi, e hanno chiesto di togliere la tecnologia nucleare: costi triplicati.

JOE BIDEN E XI JINPING

 

Ora quelli anglosassoni. Perché il programma non è un problema per i cinesi?

Perché resterà sulla carta. Prima che un Paese costruisca da solo 8 di quei sottomarini ci vogliono decenni. Prima che lo facciano tre Paesi insieme saremo tutti morti. Per ogni cacciavite dovranno chiedere permessi tra Londra, Sidney e Los Angeles. I cinesi possono dormire tranquilli.

 

Chiudiamo su Taiwan. Il rischio di un’invasione cinese è concreto?

Aukus - Biden Boris

Il vero rischio è che Xi in questo momento è nei guai, e quindi potrebbe essere tentato da un’avventura militare. Ha raccontato balle al popolo cinese, promettendo un’egemonia tecnologica che non è mai arrivata. Oggi si ritrova Tang Ping, il movimento di massa dei giovani “sdraiati”. Il governo dice loro di lavorare 9 ore al giorno per sei giorni per fare la “grande Cina”, loro per tutta risposta se ne stanno a casa, e lavorano il minimo per sfamarsi.

cina taiwan

 

Gli Stati Uniti risponderebbero a un attacco?

Sì, in modo feroce. Il ritiro da Kabul è stata una scelta saggia e coerente di Biden, che si è trovato ad affrontare un fuoco di critiche. Il clima di tensione favorisce reazioni dure del governo, lo sanno i poveri haitiani che hanno attraversato il confine Sud. Se i cinesi invadono Taiwan, si ritroveranno ricoperti da un tappeto di bombe.

Soldati di Taiwan

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO