"I CATTIVI CONSIGLIERI TAJANI E RONZULLI HANNO FATTO DI BERLUSCONI UNA MUMMIA E LO HANNO CHIUSO IN UNA TOMBA" - VITTORIO SGARBI SI AUTOINVESTE DEL RUOLO DI FUTURO CAV: "SONO IO IL SUO VERO EREDE. SE FORZA ITALIA FINISCE NELLE LORO MANI, IO HO DAVANTI UNA PRATERIA. BISOGNAVA DIRGLIELO SUBITO CHE I NUMERI NON C'ERANO. IO HO FATTO QUELLO CHE HO POTUTO. L'HO FATTO PARLARE CON MARIA ELENA BOSCHI E STAVO ORGANIZZANDO L'INCONTRO CON CONTE - PER LUI È STATO DIFFICILE ARRENDERSI. ERA MALINCONICO. SOFFRE, GLI APPARE COME UN'INGIUSTA SCONFITTA…"

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Antonio Bravetti per "la Stampa"

 

silvio berlusconi e vittorio sgarbi silvio berlusconi e vittorio sgarbi

Vittorio Sgarbi, "centralinista" per conto di Silvio Berlusconi nelle ultime settimane, è il primo ad ammettere che i numeri per eleggere il Cavaliere al Colle «non ci sono mai stati». La caccia è fallita, «ma di certo non per colpa mia».

 

Il metodo Sgarbi non ha funzionato?

«Veramente io ho trovato 15 voti in cinque giorni di telefonate con Berlusconi. È che bisognava iniziare prima e non fermarsi. Il metodo Sgarbi andava perseguito».

 

E invece...

«In quei giorni ho visto un Berlusconi contento e divertito. Al telefono faceva battute. Anche la figlia Marina mi ha ringraziato: "Con te è felice". Allora a qualcuno sono saltati i nervi. I cattivi consiglieri ne hanno fatto una mummia e lo hanno chiuso in una tomba».

 

SGARBI BERLUSCONI SGARBI BERLUSCONI

Chi sono?

«Il cerchio magico, i Tajani e le Ronzulli. Non voglio giudicare questi poverini, ma quanti voti hanno trovato loro? Non li hanno nemmeno cercati. E nemmeno gli alleati».

 

In Senato Saverio De Bonis dal Misto e Silvia Vono da Italia Viva hanno aderito a Forza Italia...

«Ecco, due voti, il frutto del lavoro di Tajani e Ronzulli. Ma chi vuole che gli dia ascolto? Se Forza Italia finisce nelle loro mani, io ho davanti una prateria. Mi pare evidente, un'ovvietà. Sono io l'erede di Berlusconi».

 

vittorio sgarbi e silvio berlusconi 9 vittorio sgarbi e silvio berlusconi 9

Eppure nel comunicato di sabato Berlusconi dice che i numeri ce li aveva.

«È impossibile che Berlusconi dica "Ho i numeri ma mi ritiro". Inconcepibile, non è da lui. Una controfigura, l'opposto della sua psicologia. È evidentemente un apocrifo».

 

Cosa non ha funzionato?

«Bisognava dirglielo subito che i numeri non c'erano. Io ho fatto quello che ho potuto. L'ho fatto parlare con Maria Elena Boschi e stavo organizzando l'incontro con Conte».

 

Boschi?

«L'ho chiamata e poi le ho passato Berlusconi. È stata molto gentile, era felice e lusingata di parlare con lui».

licia ronzulli antonio tajani licia ronzulli antonio tajani

 

E Berlusconi cosa le ha detto?

«Era più commosso lui di lei: "Sono felice di parlare con una donna che ho sempre ammirato"».

 

Boschi avrebbe votato per Berlusconi al Quirinale?

«Ha detto che non poteva che seguire Renzi. Anche gli altri di Italia Viva con cui abbiamo parlato, Nobili, Bonifazi, sono stati tutti felici di parlare con Berlusconi, ma serviva il via libera di Renzi».

 

E non è arrivato?

«Toccava a Berlusconi chiamare Renzi, ma non credo l'abbia fatto. Quella con Italia Viva era una strada in salita, mentre quella con molti Cinquestelle si presentava in discesa».

maria elena boschi matteo renzi maria elena boschi matteo renzi

 

E con Conte?

«Un abboccamento molto sofisticato. Conte è il più anti Draghi di tutti. Lo dimostrano i famosi voti di Fraccaro, era come se fossero voti per Berlusconi. Quello era un terreno fertile».

 

Così fertile che non c'è stato nessun incontro...

«Giovedì il mio contatto vicino a Conte mi ha mandato un sms. Se vuole glielo leggo».

 

Prego.

«Mi scrive: "Berlusconi vuole ancora incontrare Conte?". Ma non c'è stato tempo. La caccia si è interrotta».

vittorio sgarbi e silvio berlusconi 7 vittorio sgarbi e silvio berlusconi 7

 

È stato difficile arrendersi per Berlusconi?

«Io l'ho sentito giovedì. Era malinconico. Soffre, gli appare come un'ingiusta sconfitta. Dopo il ricovero non l'ho più sentito, ma ho saputo che la figura che potrebbe indicare al suo posto è Elisabetta Casellati».

 

Se questa resa fosse un quadro quale sarebbe?

«La famiglia dell'Infante Don Luis di Borbone di Goya della collezione Magnani-Rocca di Parma: c'è un uomo seduto a un tavolo, malinconico, circondato da tanti cortigiani, che si domanda cosa deve fare. Ci sono delle persone intorno, esaltate, ma si capisce che l'uomo è al centro di una congiura».

 

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