"MI HA CHIAMATO COME FOSSI UNA PROSTITUTA" - NUOVO ROUND DELLO SCONTRO TRA CARLO CALENDA E CLEMENTE MASTELLA: “HO RICEVUTO UNA TELEFONATA SBRIGATIVA DA MASTELLA: SE MI PORTI I VOTI DEL GRUPPO AL SENATO, NOI NE ABBIAMO TRE, IL PD TI VOTA A ROMA. L’HO LIQUIDATO ANCHE PERCHÉ IO PARLO CON ZINGARETTI TUTTI I GIORNI…” - IL "PARIOLINO" CALENDA PROMETTE QUERELA DOPO CHE MASTELLA HA PARLATO DEI LORO RAPPORTI AI TEMPI DEL CIS DI NOLA...

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CARLO CALENDA CARLO CALENDA

Da www.liberoquotidiano.it

 

Prosegue il botta e risposta tra Clemente Mastella e Carlo Calenda. Dopo aver raccontato della telefonata ricevuta per sostenere Giuseppe Conte in cambio - è quello che sostiene lui - di un aiuto da parte del Pd alla corsa per Roma, ecco che il leader di Azione rincara la dose. "Ho ricevuto una telefonata sbrigativa da Mastella: se mi porti i voti del gruppo al Senato, noi ne abbiamo tre, il Pd ti vota a Roma. L’ho liquidato anche perché io parlo con Zingaretti tutti i giorni".

 

CLEMENTE MASTELLA CLEMENTE MASTELLA

Ai microfoni di Radiouno Calenda non lesina rivelazione e nemmeno frecciatine: "Se ti chiama uno come se fossi uno Scilipoti o una prostituta", aggiunge specificando che Mastella lo avrebbe chiamato come "intermediario del governo e del Ps. Sarebbe utile una smentita". Mastella si è infatti reso protagonista della disperata ricerca di "responsabili".

 

Questi ultimi pronti a sostenere Giuseppe Conte, dopo lo strappo di Italia Viva. Da qui la telefonata all'ex piddino che comunque precisa: "«Che uomo sarei se votassi la fiducia a un governo rispetto al quale sono sempre stato all’opposizione? Non mi appartiene". E ancora: "Io ho un giudizio molto negativo sul modo in cui Renzi sta gestendo la crisi, non si capisce nulla. Da un mese critica il governo, come se non ne facesse parte. Una cosa che non si comprende. Se parli male di Conte e poi dici non ho preclusioni hai una grande confusione. Questo avanti e indietro è inaccettabile".

CARLO CALENDA CARLO CALENDA

 

2 - MASTELLA E CALENDA, LO SCONTRO RISCHIA DI FINIRE IN TRIBUNALE

(ANSA) - Rischia di finire in tribunale lo scontro in corso da giorni e innescato dalla ricerca dei 'responsabili', tra il leader di Azione, Carlo Calenda e il sindaco di Benevento Clemente Mastella. "Ci vedremo in tribunale" è la minaccia che risuona oggi dopo che Calenda si è adirato per le accuse di Mastella sul Cis di Nola e il sindaco per gli appellativi ricevuti dall'ex ministro. E' Carlo Calenda per primo a minacciare il ricorso in tribunale. Oggi a RadioUno, a proposito di quanto detto dal sindaco di Benevento sui contatti ai tempi del Cis di Nola, aveva per primo annunciato: "Su questo Mastella verrà querelato".

mastella sandra lonardo mastella sandra lonardo

 

"Io non ho mai parlato con Mastella. Tra l'altro - aggiunge il leader di Azione - non gestivo porti, quella era una società privata. Non conosco Mastella, tanto che si è presentato. Banalmente, se non rettificherà quello che ha detto" la querela di Calenda è dietro l'angolo. Pronta la replica dell'ex ministro della Giustizia e fondatore dell'Udeur: "La mia querela a Calenda l'avevo sospesa. Ora anche il mio avvocato ha materia per far valere le mie ragioni. Io sensale, io figuro, io venditore? A presto…".

 

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