giuseppe conte nicola zingaretti dario nardella stefano bonaccini

"IL PD NON SIA L'AVVOCATO DI PALAZZO CHIGI, COSÌ SI APPIATTISCE SUL M5S" – AVVISATE ZINGA CHE IL CORPACCIONE DEL PD SI È ROTTO IL CAZZO DI FARE LO ZOCCOLO DI CONTE - BONACCINI: ‘’IL RECOVERY PLAN È STATO MIGLIORATO GRAZIE A RENZI CHE AVREBBE POTUTO RIVENDICARLO INVECE CHE GETTARE TUTTO A 'CARTE QUARANTOTTO'" - NARDELLA: “IL PD DEVE STIMOLARE CONTE SU UN PROGETTO DI RILANCIO VERO. E POI, NON POSSIAMO ESSERE PRIGIONIERI DELL'OSSESSIONE PER RENZI. I DEM RIPARTANO DAI TERRITORI, DE-ROMANIZZANDO LA POLITICA”

dario nardella stefano bonaccini

1 – BONACCINI, SERVE UNA NUOVA SQUADRA DI GOVERNO

 (ANSA) - "Credo che serva, nel giro di pochi giorni, come penso pretenda giustamente il presidente della Repubblica, un numero di parlamentari e senatori che garantisca che i numeri" della maggioranza "vengano irrobustiti".

 

Ma, per il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, intervenuto a Mattino5, "non basta neanche questo: serve un programma di legislatura, anche nuovo e rafforzato, e a mio parere anche una nuova squadra di governo". "Credo che Conte sia la persona adeguata per portare avanti un progetto riformista, ma adesso bisogna capire qual è la strada".

 

conte zingaretti

Il recovery plan "è stato migliorato". E da questo punto di vista "io credo che Renzi avrebbe potuto rivendicare che ha contribuito a migliorarlo invece che gettare tutto a 'carte quarantotto'". E' l'opinione di Stefano Bonaccini, governatore dell'Emilia-Romagna. "E' un recovery plan - ha aggiunto a Mattino5 - che va ancora migliorato, perché non è sufficiente".

 

"Nel recovery plan non siamo ancora stati coinvolti come vorremmo. E non ho dubbi che presto lo saremo". Sempre parlando del piano europeo, secondo il governatore "le voci complessive, le priorità, dalla transizione ecologica al digitale vi sono contenute. Persino sulla sanità" le risorse "sono raddoppiate". Insomma, "le indicazioni, le priorità sono diventate quelle giuste: oggi bisogna mettere a terra i progetti, dargli un nome e un cognome".

MATTEO RENZI DARIO NARDELLA

 

"Se posso dare un consiglio non richiesto al presidente del Consiglio e alle forze di maggioranza, compreso il mio partito (il Pd, ndr): coinvolgano di più le parti sociali, gli amministratori locali. Non vorrei ci si chiudesse troppo negli uffici di Roma". "C'è un Paese nel quale ci sono importanti esperienze, di governo quotidiano del territorio, che a mio parere andrebbe un po' più ascoltato", ha aggiunto.

 

2 – NARDELLA "IL PD NON SIA L'AVVOCATO DI PALAZZO CHIGI COSÌ SI APPIATTISCE SUL M5S"

Giovanna Casadio per “la Repubblica”

 

Sindaco Dario Nardella, basta la fiducia al Senato a Conte per andare avanti a governare?

stefano bonaccini dario nardella

«Esultare per questa fiducia mi sembra troppo. La situazione è drammatica nel Paese. Ci sono problemi enormi. Il dibattito parlamentare ha dato l'impressione di una resa dei conti interna ai partiti. Senza una visione non basteranno i voti dei transfughi per affrontare la crisi più difficile del dopoguerra. Molto però dipenderà dal Pd».

 

Il Pd si è mosso bene?

«Il Pd è stato decisivo per salvare il governo. Non basta, perché non è agitando lo spauracchio del voto anticipato, non è con la paura che si sostiene Conte, in un Paese già troppo impaurito. Serve con un progetto forte».

nicola zingaretti stefano bonaccini

 

Voi dem avete scelto di appoggiare il premier e la sua ricerca dei responsabili per una nuova maggioranza senza Renzi. Lei come giudica questa linea?

«Dico che non basta fare la difesa d'ufficio di Conte».

 

Il Pd come avvocato dell'avvocato del popolo?

«Beh, come avvocato credo che Conte basti a se stesso. Piuttosto ritengo che il Pd debba stimolare il premier su un progetto di rilancio vero. E poi, non possiamo essere prigionieri dell'ossessione per Renzi. I dem ripartano dai territori, de-romanizzando la politica. L'azione di questo governo nelle prossime settimane si misura nelle città».

NICOLA ZINGARETTI E GIUSEPPE CONTE

 

Porta sbarrata a Renzi o bisogna ricucire?

«Il Pd si chieda per prima cosa vuole da questo governo per rilanciarlo: dal Mes alle misure di ripresa economica. Poi ci si confronta con tutti per avere una maggioranza quanto più ampia e solida. Renzi sì, Renzi no? Se stiamo a quanto accaduto in questi giorni, la risposta va verso il no, per come si è consumata la frattura. Però ripartiamo dalle idee politiche e non dagli scontri personali. Per il Campidoglio il Pd chiude la porta a Carlo Calenda. Al governo non la riapre a Renzi. Parliamo di cosa vogliamo e poi con chi collaborare».

 

stefano bonaccini dario nardella 1

Ma il veto di Conte su Renzi deve cadere o no?

«Non voglio finire nella solita trappola dell'ossessione di Renzi. Così facendo riconosciamo a Italia Viva una centralità maggiore di quella che ha nel Paese».

 

ZINGARETTI - CONTE - DI MAIO

Forse anche la vostra lunga e antica amicizia lo rende per lei ancora un interlocutore?

«L'amicizia è una cosa diversa dalla politica. A me interessa capire cosa vuole il Pd, non cosa vuole Matteo. Solo dopo, capirò se Renzi può o meno essere un interlocutore. Al segretario Zingaretti suggerirei di chiamare a raccolta tutte le forze sociali e economiche del Paese, i sindaci i governatori dem, per costruire l'agenda del Pd da mettere sul tavolo di Conte».

renzi mejo dello sciamano di washington

 

Teme che il Pd si appiattisca sui 5Stelle?

«Abbiamo sostenuto il governo Monti votando con Berlusconi e Verdini. Il governo Conte con i compagni di Grillo e di Di Battista. Dobbiamo stare attenti a che la responsabilità a tutti i costi non finisca per fagocitare la nostra identità e le nostre ragioni. Sì, temo ci si appiattisca sui grillini: in una alleanza devono essere chiare le condizioni irrinunciabili».

renzi conte Conte Zingarettizingaretti contezingaretti bonaccini

 

Conte ZingarettiNICOLA ZINGARETTI STEFANO BONACCINI

Ultimi Dagoreport

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...