renzi ignazio marino

"IL PD E’ STATO ROVINATO DA RENZI, LUI HA FATTO VINCERE I CINQUESTELLE” - IGNAZIO MARINO SI TOGLIE I MACIGNI DALLE SCARPE: “E’ UN EGOCENTRICO, HA CONDANNATO IL CENTROSINISTRA. NON SA NULLA DI ROMA E NON SE NE E’ MAI INTERESSATO - ZINGARETTI? NON RICORDO UN SUO SOSTEGNO AL MOMENTO IN CUI IL PD DECISE DI ANDARE DA UN NOTAIO PER FAR CADERE LA GIUNTA... - ORFINI? E’ COME SPARARE SULLA CROCE ROSSA…”

1 - "PD ROVINATO DA RENZI LUI HA FATTO VINCERE I 5S"

Fabio Martini per “la Stampa”

 

ORFINI MARINO RENZI

Il tempo passa ma l' uomo resta irriducibile alle regole del "sistema": dopo che la Cassazione gli ha restituito tutto intero il suo onore, le tv lo cercano per averlo in studio, ma il professor Ignazio Marino rimane su "Marte": «La tv? Sono a Filadelfia. non tornerò in Italia prima di Pasqua, ho i miei pazienti da seguire».

 

Dopo l' assoluzione, l'ex sindaco di Roma è diventato un eroe del web, ma Matteo Renzi e Matteo Orfini tengono il punto: Marino cadde non per colpa degli scontrini, ma perché incapace e lui risponde con freddezza: «Non conosco bene Renzi ma a me appare un egocentrico: ha distrutto il Pd e, con il Patto del Nazareno, ha condannato tutto il centrosinistra. Consentendo così alla destra populista della Lega di arrivare al governo senza alcuna opposizione».

RENZI MARINO

 

Perché Renzi la delegittimò?

«Su Roma era mal consigliato da referenti di un Pd locale che il ministro Marianna Madia definì "un' organizzazione a delinquere sul territorio". Renzi non sapeva, e non sa nulla della Capitale. Non se ne è mai interessato, non ha mai chiamato il sindaco per chiedere spiegazioni sul trasporto pubblico o sui rifiuti. Si è persino negato al telefono quando lo chiamai, dopo che alcuni membri del Pd romano erano stati arrestati. Poteva essere di aiuto, non lo ha fatto. Ha preferito ascoltare Orfini e compagnia che poi hanno perso le elezioni».

 

Iniziò da Roma la deriva che portò alla sconfitta nazionale del Pd?

RENZI MARINO accoltellamento

«Il Pd a Roma era già stato sconfitto dopo che due elettori su tre mi scelsero come sindaco. Il Pd di fatto era all' opposizione contro la nostra giunta. Certamente quanto accadde a Roma ha aperto una voragine e allontanato un larghissimo numero di elettori anche nel resto d'Italia. Elettori che hanno una coscienza molto attenta e critica e non potranno fidarsi più di questo Pd».

 

L'inchiesta a suo danno fu aiutata da una manina politica?

«È plausibile pensare che dietro all' inchiesta vi sia stato chi ha fornito informazioni false. Oltre all' inchiesta c'è stato altro: lettere con proiettili, un piccione con la testa mozzata dinanzi a casa, le minacce alla mia famiglia, le campagne denigratorie di quasi tutta la stampa».

 

Quando lei cadde, i notabili del Pd tacquero, ma nelle scorse ore Zingaretti ha fatto un comunicato affettuoso. Apprezzato?

«Non sento Zingaretti dal 2015. Come Presidente della Regione avrebbe potuto fare moltissimo per Roma. Penso ai trasporti o alla gestione dei rifiuti. Ad ogni modo, i compagni (in senso lato) leali si riconoscono perché ci stanno a fianco sempre, anche nei momenti difficili. Certamente non ricordo un suo sostegno al momento in cui il Pd decise di andare da un notaio per far cadere la Giunta».

 

RENZI MARINO

Continuano a dire di lei: onesto, ma non all' altezza. Immagine distorta o lei ci ha messo del suo?

«Certamente non ha aiutato contrastare il dominio di Manlio Cerroni, il Signore dei Rifiuti a Roma da decenni e che, come egli stesso affermò, aveva convissuto bene con tutti i sindaci che mi avevano preceduto. O la lobby dei camion bar, e neanche selezionare i manager delle aziende municipali sulla base del curriculum e non dell'appartenenza ai partiti; ostacolare la speculazione edilizia a Tor Vergata con il progetto delle Olimpiadi, battersi per i diritti civili. In 28 mesi mi sono guadagnato tanti nemici e il tempo non è stato sufficiente per incidere in profondità e far percepire a tutti i cittadini un cambiamento tangibile».

 

Cosa non funziona nell' amministrazione Raggi?

«Io ormai sono tornato a vivere negli Stati Uniti, a lavorare nel mio Ospedale e nella mia Università. Mi pare unanime il giudizio sul degrado progressivo, sulla decadenza, sull'incapacità di chi la amministra e sulla mancanza di visione e strategia da parte della sindaca. Anche l'onestà, tanto decantata, appare piuttosto traballante».

 

Tornerà a far politica?

RENZI MARINO

«Una delle decisioni più felici della mia vita è stato tornare ad esercitare la mia professione. Essere vicino alle persone nel momento della malattia e avere il privilegio di insegnare ai medici di domani è il mestiere più bello del mondo. La sentenza per me un sollievo, ma resta la ferita per questi anni di fango subito ingiustamente. L' impegno civile non è passato, ma si può fare molto anche stando fuori dal circo della politica».

 

2 - IGNAZIO MARINO: «ROMA SENZA PROSPETTIVA COLPA DEL PD E DEI 5STELLE»

Estratto dell’articolo di Simone Canettieri per “il Messaggero”

 

[…] Renzi e Orfini continuano a dire che la sua sfiducia avvenne per motivi legati alle vicende dell' amministrazione capitolina e non all' inchiesta. Ecco, cosa risponde?

«Il primo ha distrutto il Pd, lacerato il centrosinistra e consegnato il Paese alla destra, sovranista e populista. Il secondo ha perso miseramente le elezioni a Roma. Che vuole commentare? Sarebbe come sparare sulla Croce Rossa».

RENZI FA CAMPAGNA ELETTORALE PER MARINO

 

[…] L' esposto contro di lei venne firmato anche dai grillini. In particolare dall' allora capogruppo Marcello De Vito. Dopo l' arresto del grillino per corruzione cosa ha pensato?

«Guardi, l'arresto di De Vito è un fatto grave e fa un gran male a tutti. È il segno che Roma non riesce a cambiare, che attorno alla politica continuano a gravitare troppi interessi negativi. Io non ho risentimento, sono deluso e amareggiato per la malafede e la disonestà intellettuale dei grillini».

IGNAZIO MARINO E MATTEO RENZI

 

[…] Ma dunque è pronto a impegnarsi di nuovo per la politica e magari a ritornare in Campidoglio come qualcuno sussurra in queste ore?

«L'impegno è un mio stile di vita, una priorità da sempre. Non smetterò mai di impegnarmi per migliorare le cose, per aiutare la collettività. Ma per impegnarsi non c' è solo la politica, o almeno questa politica».

 

Chi voterà alle Europee?

«Sarò in America e non si può votare per le europee».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...