giuseppe conte beppe grillo

DALLO "TSUNAMI TOUR" DI GRILLO, AL BONACCIA TOUR DI CONTE. IL TOUR ELETTORALE DEL "BANDOLERO STANCO" DEL M5S È UN SUSSEGUIRSI DI PIAZZE VUOTE E GAFFE. LUI HA GIÀ MESSO LE MANI AVANTI PER LE AMMINISTRATIVE: È CONSAPEVOLE CHE IN QUESTE ELEZIONI IL MOVIMENTO NON ESISTE. SI DICE CHE IN ASSE CON BETTINI L’AVVOCATO VAGHEGGI LE URNE NELLA PROSSIMA PRIMAVERA: MAGNA TRANQUILLO, LE ELEZIONI NON CI SARANNO. ALTRO CHE CURA-CONTE: IL GRIGIORE DELL’AVVOCATO LEADER APPARE SEMPRE PIÙ COME L’ESPRESSIONE DEL DECLINO PENTASTELLATO…

Mario Lavia per linkiesta.it

 

conte grillo ristorante marina di bibbona

Pietro Nenni non voleva certo enunciare una legge della politica ma semplicemente esprimere la sua incredulità quando dopo il voto del 1948 scrisse la famosa frase: «Piazze piene, urne vuote».

 

Il leader socialista non si capacitava che malgrado tanta gente fosse accorsa ai suoi straripanti comizi poi nel voto fossero andati meglio i democristiani. Un sentimento simile – lo ricordò tempo addietro il compianto Luigi Covatta – circolò a sinistra anche dopo le elezioni del ’94, quando il neofita Silvio Berlusconi distrusse la “gioiosa macchina da guerra” progressista che pure veniva da importanti vittorie referendarie. Accade, nella politica come nella vita, questa discrasia tra la sensazione e la realtà.

 

 

meme su giuseppe conte e beppe grillo

Ci sono invece circostanze in cui sono vuote le piazze e sono vuote anche le urne e questo pare proprio il caso del “nuovo” Movimento Cinque Stelle a guida Giuseppe Conte. L’ex premier ha intrapreso un tour elettorale che è un susseguirsi di flop, di infortuni linguistici, di amnesie, di veri e propri incidenti politici ma ai tg della sera in tv i quattro gatti che vanno a sentirlo non li fanno vedere – in Rai per qualche settimana ancora contano le direzioni giornalistiche dell’età gialloverde – e tuttavia le testimonianze e le foto sui social sono impietose: poca, pochissima gente. Uno Tsunami tour (ricordate quello di Beppe Grillo?) al contrario: è un “Bonaccia tour”.

 

D’altronde, un po’ vigliaccamente, l’avvocato del populismo ha già messo le mani avanti sul disastro che si profila alle amministrative del 3 e 4 ottobre: «Questa tornata amministrativa non può essere significativa anche per il nuovo corso M5s: mi sono trovato con le liste già pronte e le ho sottoscritte».

grillo conte

 

 

Diciamo la verità: è anche vero che le amministrative non sono mai state il terreno migliore per i Cinquestelle e però allora lui, Conte, che ce l’hanno messo a fare, se non per risalire la china? La domanda è tutta politica. Leader da mesi del Movimento, il volto istituzionale e professorale del nuovo leader sembra non in grado di allontanare di un centimetro il baratro politico verso cui sta ruzzolando il grillismo.

 

A seguire Conte a Bologna ci sono state un pochino di truppe cammellate, le stesse che prima della Festa dell’Unità (con il grottesco coro di “Bella ciao” intonato dall’ex alleato di Salvini) lo hanno seguito nelle strade a favore delle telecamere de La7, la tv “amica” e sovvenzionatrice di lauti compensi a Marco Travaglio e Andrea Scanzi, rispettivamente il Richelieu e il Mazzarino dell’ex premier.

 

Per il resto, un pianto. A Finale Emilia si era lasciato sfuggire: «Non so se potrò reggere a lungo», salvo poi correggersi asserendo che voleva dire il contrario. A Torino, Conte è stato contestato dai no vax, e vabbè, è la sorte che tocca agli apprendisti stregoni.

 

conte vs renzi

A Milano ha salutato la candidata del M5s «Layla Romano» che invece si chiama Layla Pavone. Ad Arezzo, con Mazzarino-Scanzi al seguito, si è riferito a Renzi e uno ha urlato «fatelo fuori» e una signora «sparategli» e l’avvocato zitto («A casa mia si chiede scusa», ha twittato il deputato democratico Filippo Sensi con molta ragione). A Roma non si è quasi visto, e d’altra parte l’avvocato sa bene che quella della Raggi è una causa persa e dunque si accinge all’endorsement per Roberto Gualtieri.

 

Dai suoi discorsi non sta emergendo nulla di nuovo e, se così si può dire, nemmeno di vecchio. Il nulla assoluto. Lasciamo pure stare l’Afghanistan che si è già dimostrata non essere esattamente la sua materia, ma il simil-leader del Movimento non è protagonista neppure nella discussione su vaccini e green pass se non con qualche frasetta scontata.

 

conte scanzi

Ah, sulla cannabis si è detto favorevole «ma per uso terapeutico», dimenticando che per questo fine il suo uso è previsto da 10 anni: queste sono gaffes che a un ex premier non vanno perdonate. Sulle questioni delle città zero assoluto, un po’ perché evidentemente non ne sa molto, ma soprattutto perché è consapevole che il M5s in queste elezioni non esiste.

 

I sondaggi sono terribili: a Milano a stento il 5%, a Torino – nella città della Appendino – secondo un sondaggio pubblicato dalla Stampa è al 7,4%. Di Roma si è detto: Virginia Raggi certo porterà il M5s in doppia cifra ma l’ex sindaca nelle ultime ore sta dando segni di cedimento nervoso scatenandosi su Twitter soprattutto contro Gualtieri con piccole provocazioni da liceale quando ci sono le elezioni dei Consigli d’Istituto.

 

Terza, o addirittura quarta, la prospettiva della sindaca è quella di uno strapuntino nel politburo del M5s di prossimo insediamento: sai che gioia. A Napoli (lì c’era gente, merito dei seguaci di Fico e Di Maio) e a Bologna i grillini non hanno candidati a sindaco quindi le liste andranno ragionevolmente male.

giuseppe conte virginia raggi luigi di maio foto di bacco (4)

 

Con percentuali di queste dimensioni nelle grandi città, proprio là dove il grillismo ha marcato negli anni scorsi una sua egemonia, non si capisce bene come facciano i sondaggi nazionali ad accreditare il partito di Conte del 14-15%: molto probabile che in questa fase il Pd stia mangiando nel suo piatto.

 

Si dice che in asse con Goffredo Bettini l’avvocato agogni le urne nella prossima primavera: meglio il suicidio della lenta agonia? In base a tutto questo, c’è veramente da chiedersi se la cura-Conte stia avendo un senso: tra la disfatta inevitabile del 4 ottobre, l’impazzimento sempre più frenetico dei gruppi parlamentari, l’oscurità della linea politica che si taglia a fette, il grigiore dell’avvocato leader appare più come l’espressione del declino che come l’arma della riscossa.

giuseppe conte virginia raggi luigi di maio foto di bacco (5)

 

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…