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IL RADUNO DEI FILO-PUTINIANI MEGLIO DEL BAR DI GUERRE STELLARI – AL MUSEO PUSHKIN DI MOSCA, PER IL PRIMO CONGRESSO DEL “MOVIMENTO INTERNAZIONALE DEI RUSSOFILI” SI SONO PRESENTATI TRA GLI ALTRI L'ATTORE AMERICANO STEVEN SEAGAL, IL NIPOTE DI DE GAULLE E LA PRINCIPESSA SICILIANA VITTORIA ALLIATA DI VILLAFRANCA – AD APRIRE LA MANIFESTAZIONE IL MINISTRO DEGLI ESTERI, SERGEJ LAVROV. ED È RISPUNTATO ALEKSANDR DUGIN, IL FILOSOFO ULTRANAZIONALISTA DEFINITO “L’IDEOLOGO DI PUTIN”…

Estratto dell'articolo di Samuele Finetti per www.corriere.it

 

sergej lavrov e steven seagal al congresso dei russofili a mosca

Ci sono Steven Seagal, un nipote di De Gaulle e una principessa siciliana. No, non è l’incipit di una barzelletta: sono tre dei 90 delegati invitati al primo congresso del «Movimento internazionale dei Russofili» organizzato al museo Pushkin di Mosca […]

 

L’imprimatur ufficiale (e una parvenza di serietà) alla manifestazione l’ha data Sergej Lavrov in persona, che ha aperto i lavori con la lettura di una breve discorso firmato da Vladimir Putin: «Siamo testimoni non solo di forme di neo-nazismo, ma direttamente di nazismo vero e proprio, che si sta diffondendo ogni giorno in più Paesi europei».

 

steven seagal al congresso dei russofili a mosca 3

Sceso dal palco l’arcigno ministro degli Esteri, ecco a turno i russofili dichiarati: l’ex parlamentare bulgaro Nikolay Malinov, secondo il quale «è ora che le forze della luce sconfiggano le forze delle tenebre», poi Aleksandr Dugin, il filosofo ultranazionalista che molti definiscono «l’ideologo di Putin».

 

Poi c’è la principessa Vittoria Alliata di Villafranca, che ha lasciato le sontuose stanze del palazzo di famiglia a Bagheria – «per riaverlo ho dovuto vedermela con la mafia e l’Opus Dei», ha poi raccontato al Guardian – per volare nella città del Cremlino in qualità di presidente dell’Associazione araba tedesca e consegnare il suo «messaggio di pace».

 

il congresso dei russofili al museo pushkin di mosca

[…] dal palco della kermesse si è rivolta a una platea composta anche di un buon numero di complottisti per denunciare la «creazione della russofobia come nuova forma di colonizzazione» voluta dagli americani già colpevoli di aver invaso la sua amata isola nell’estate del 1943. Ma anche per dirsi soddisfatta di poter condividere «le proprie opinioni» con altre persone, lei che è «la signora di un villaggio siciliano che guarda con un po’ di sgomento suo figlio che vuole sposare una vacca (e qui non si capisce se stesse parlando di un animale da pascolo o di una poco gradita futura nuora, ndr)».

 

aleksandr dugin al congresso dei russofili a mosca

[…] Altre connessioni (di certo non zariste) con il mondo moscovita ha l’ex star dei film d’azione hollywoodiani Steven Seagal, da anni divenuto un ambasciatore semiufficiale della Russia all’estero: «Sono russofilo al 100 percento e russo ad un milione percento». Mentre Pierre de Gaulle, nipote del grande generale, più che la Russia gradisce i soldi dei russi. Lo ha ammesso lui stesso, che quando non vola a Mosca fa il banchiere: alla convention cercava sì persone con cui «condividere una visione per la pace», ma anche con cui siglare «contratti finanziari e d’investimento».

 

 

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