giorgia meloni rai tele meloni

LA RAI? TELE-GIORGIA! – DOPO LE EUROPEE, LA MELONI SI DEDICHERÀ ALLA PRESA DI VIALE MAZZINI: IL CDA DIVENTERÀ UN QUASI MONOCOLORE, CON L’UNICA ECCEZIONE DI ALESSANDRO DI MAJO, IN QUOTA M5S (MA CONTE IN RAI SE LA INTENDE CON LA DUCETTA) – È SALTATO IL “PATTO DELLA STAFFETTA”: GIAMPAOLO ROSSI DIVENTERÀ AD, MA ROBERTO SERGIO NON SARÀ DG, PARTITA IN CUI POTREBBE ENTRARE CHIOCCI – I POSSIBILI CONFLITTI D’INTERESSE DELLA FUTURA PRESIDENTE, SIMONA AGNES…

Estratto dell’articolo di Giovanna Vitale per “la Repubblica”

 

LA RAI DI GIORGIA MELONI - VIGNETTA BY ELLEKAPPA

Dopo averla rivendicata in un video autoprodotto, TeleMeloni diventa pigliatutto. Con il rinnovo del Cda, in programma all'indomani delle Europee, la Rai si appresta infatti a virare verso un monocolore tendente al nero. Ogni figura di garanzia verrà spazzata via; l'opposizione (almeno virtualmente) sarà rappresentata dal solo M5S, da tempo specializzato nell'intelligenza coi "fratelli"; la maggioranza di destra farà il pieno nell'organismo di gestione, come mai prima.

 

Al netto dei risultati elettorali, che potrebbero alzare la tensione fra Lega e FI sulla presidenza — su cui peraltro grava pure un sospetto conflitto di interessi — i giochi sono più o meno fatti. La poltrona dell'amministratore delegato andrà al melonissimo Giampaolo Rossi, il direttore generale che un anno fa mancò la successione a Carlo Fuortes solo per non pregiudicarsi la permanenza al comando per un triennio pieno. Al suo posto, nel ruolo di dg, si profila un derby fin qui inatteso.

 

roberto sergio giampaolo rossi

Inizialmente il "patto della staffetta" studiato a Palazzo Chigi prevedeva che l'attuale ad Roberto Sergio si scambiasse la carica con Rossi, ma poi i rapporti si sono rovinati: l'ex direttore della Radio ha difatti cercato il sostegno di Matteo Salvini per restare n.1, giubilando il predestinato sponsorizzato dalla premier. Il quale se la sarebbe legata al dito.

 

A spuntarla potrebbe essere allora il direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci, amico personale della presidente del Consiglio, a riprova che trattasi di una partita tutta interna a FdI: […] Chiocci sarebbe favorito dalla stessa Meloni che non ha gradito alcuni passi falsi — dal calo degli ascolti alla censura di Scurati — compiuti da Rossi. Che tuttavia si starebbe di nuovo mettendo di traverso, in ragione dei pessimi rapporti fra i due.

meloni chiocci

 

Per la presidenza, invece, il nome più gettonato è quello della forzista Simona Agnes. Su di lei pesano però due incognite. La prima è la Lega: se le Europee confermeranno il partito di Salvini seconda forza della coalizione, il Carroccio potrebbe rivendicare quel posto per sé. L'altra è legata a un possibile conflitto di interessi: nel ‘21, dopo l'ingresso di Agnes in Cda, è riapparso sui canali Rai il programma di medicina Check-up, ideato e prodotto dal padre Biagio. Se venisse accertato che la famiglia Agnes ne incassa i diritti, lo scandalo potrebbe azzopparne la corsa.

 

Comunque sia, nella settimana fra il 17 e il 21 giugno le Camere dovrebbero riunirsi per eleggere i quattro consiglieri di nomina parlamentare. Oltre all'ad, FdI destinerà nel board Valeria Falcone, ora in Enel e in passato portavoce di Meloni quand'era ministra della Gioventù. La Lega dovrebbe indicare Alessandro Casarin, il direttore della TgR a un passo dalla pensione, tornato in auge dopo che la stella di Antonio Marano — candidato del sottosegretario Alessandro Morelli — si è appannata a seguito dell'inchiesta sulla Fondazione Milano-Cortina.

GIORGIA MELONI INQUADRATA DALLE TELECAMERE RAI DI CINQUE MINUTI

 

Per quanto riguarda i due consiglieri in quota opposizione, uno — quello del M5S — è certo: l'uscente Alessandro Di Majo, già distintosi nella sponda offerta ai vertici sovranisti. […] L'ultimo posto, che dovrebbe spettare al Pd, resta invece un buco nero: la segretaria Elly Schlein è tentata dall'Aventino, per tenersi le mani libere nella denuncia di una TeleMeloni vorace e illiberale. Mentre in quota dipendenti è stato confermato Alessandro Di Pietro, appoggiato dal sindacato di destra UniRai. Risultato? Su sette consiglieri, cinque sono di area governativa e uno di minoranza, ancorché addomesticata. […]

LA NUOVA RAI MELONIANA - VIGNETTA BY ELLEKAPPAmeme - giorgia meloni come kim jong un e mara venier DUELLO TV - IL GIORNALONE - LA STAMPA

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...