sabino cassese huawei 5g

IL RATTO DI SABINO (CASSESE) – PERCHÉ IL GIUDICE EMERITO DÀ CONSIGLI AI GRILLINI SU COME AFFOSSARE IL DECRETO SUL GOLDEN POWER ESTESO A HUAWEI? IN UN ARTICOLO SUL CORRIERE CASSESE ATTACCA IL TESTO APPROVATO IN CDM SU INPUT DI GIORGETTI (E STATI UNITI): “È INCOSTITUZIONALE” – MA CHI CI GUADAGNERÀ SE CI CHINIAMO AI DESIDERI DI PECHINO?

Claudio Antonelli per “la Verità”

 

sabino cassese foto di bacco (2)

Un agosto tutto incentrato sulle battaglie di facciata, i falsi scoop e le moto d' acqua. Poi i litigi sottotraccia relativa alla Tav e le discussione sull' Autonomia, agnello sacrificale per la stabilità di governo. Dietro a tutte queste diatribe molto rumorose marcia a tappe forzate la sola battaglia potenzialmente in grado di abbattere i gialloblù. Si tratta del futuro del 5G e delle regole del golden power, la norma introdotta da Mario Monti per tutelare gli asset strategici per la nazione.

 

GIANCARLO GIORGETTI E L AMBASCIATORE USA LEWIS EISENBERG A VILLA TAVERNA

Lo scorso 11 luglio, il consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge che serve a intensificare il perimetro di azione del golden power con la possibilità di tracciare e spulciare i contratti tra fornitori privati in fase di sviluppo del 5G.

 

sabino cassese

L'opzione include i contratti di Huawei per l' internet delle cose e la banda ultra larga.

LA GUERRA DI DONALD TRUMP A HUAWEI

Come ha notato la scorsa settimana il Fatto Quotidiano, i 5 stelle stanno facendo di tutto per impantanare il testo in Aula. L' idea è quella di non convertirlo nei due mesi canonici e farlo seccare nel dimenticatoio del Parlamento.

 

sede huawei milano 3

È chiaro che se il testo non viene mai convertito in legge non potrà essere utilizzato dal governo per controllare le attività di tutti i fornitori del mega progetto cinese. Inutile dire che il testo vale per tutti gli operatori, italiani compresi, ma non ci vuole molto a capire che le novità volutamente introdotto dal sottosegretario alla presidenza del consiglio, Giancarlo Giorgetti, sono mirate al controllo cinese e hanno un forte richiamo ai desiderata americani.

 

xi jinping conte

Ieri nella partita è entrato anche Sabino Cassese. Il giurista e giudice emerito della Corte Costituzionale ha vergato una intera pagina del settimanale economico del Corriere della Sera. Un attacco frontale al testo partorito dal numero due della Lega, nascosto da una patina di analisi liberista. Un aggettivo che vicino al nome di Cassese stona un po'. Infatti l' emerito giudice si guarda bene dal ricordare che nel 2017 ha lavorato per stilare un parere commissionato dai francesi di Vivendi in lotta per il controllo di Tim, unica società (al di fuori del perimetro militare) a essere stata oggetto di golden power.

sabino cassese foto di bacco

 

E meraviglia il fatto che si chieda se il 5G necessiti un controllo così persuasivo per esigenze di sicurezza. Avendo in qualche modo bazzicato i temi inerenti Tim e pure Telecom Sparkle non può non sapere quanto siano bollenti i tasti attorno a quelle società e quanto lo saranno le leve del 5G. Eppure a queste domande non fornisce risposta, ma si limita a tacciare l' operazione Giorgetti come una mossa iper statalista che bloccherà lo sviluppo tecnologico del Paese.

 

lewis eisenberg con luigi di maio a villa taverna ph andrea giannetti:ag.toiati

Per anni nel board di Autostrade, Cassese ha ben presente che cosa significhi lo statalismo e come debbano regolarsi le attività in concessione, per questo motivo è bene andare oltre il titolo dell' articolo e immaginare l' obiettivo. La prima critica è di matrice quirinalizia. «Il governo italiano, invece di fare affidamento sugli standard della agenzia dell' Unione europea per la sicurezza delle reti e dell' informazione», si legge, «con un decreto legge del marzo 2019, seguito da un altro decreto legge del luglio, ha allungato le sue mani su questo importante settore economico».

huawei

 

luigi di maio, he lifeng

È bene comprendere che le maglie dell' Agenzia Ue sono assai più ampie di quelle tessute dal decreto pendente in Parlamento. Quest' ultimo ha invece un forte sapore americano e sembra fatto apposto per basarsi sugli standard che in futuro l' intelligence Usa invierà ai vertici delle istituzioni italiane. Non a caso sempre la scorsa settimana l' ambasciatore a Roma, Lewis Eisenberg, amico di Donald Trump, ha convocato il numeor due della Lega per ottenere aggiornamenti sull' iter di legge.

 

mattarella xi jinping

Il Fatto Quotidiano ha rivelato che a Villa Taverna è stato pure Luigi Di Maio. Ha dovuto rendere conto delle attività di Michele Geraci in terra cinese. Al tempo stesso se l' è cavato con rassicurazioni di massima. Gli Usa invece puntano sulla Lega per chiudere la partita. Sanno che stavolta dalle parti del Colle le orecchie sono abbastanza tappate Sergio Mattarella così come il Vaticano non sono per nulla ostili alla Via della Seta, con tutti i ricaschi che comporta. Il punto debole del fronte filo Pechino restano però i 5 stelle.

 

ROMANO PRODI DA GIOVANE

Deboli da un punto di vista legislativo, hanno bisogno di dritte: ed è proprio qui che si infila Sabino Cassese. Il pezzo pubblicato ieri dal Corriere nasconde una serie di linee guida per impallinare la Lega e le fornisce ai 5 stelle perché eseguano le indicazioni. La parola chiave è «incostituzionalità». C' è così da attendere per settembre che in Aula al grido «tuteliamo l' articolo 41 (libertà d' impresa) della Costituzione» qualche grillino alzi le barricate in modo palese. Chi ne avrà beneficio? Non sappiamo quanto Cassese possa essere un fan dei cinesi. Ma Romano Prodi, che con il giurista condivide più di un' idea e alcune battaglia, vicino ai cinesi lo è apertamente. E ha un' idea del golden power molto specifica.

intervento di sabino cassese il presidente cinese xi jinping, il ministro degli esteri wang yi, il vicepremier di maio e il premier contesabino cassesesergio mattarella xi jinpingsergio mattarella xi jinpingXI JINPING SERGIO MATTARELLA BY OSHOhuaweisergio mattarella xi jinpinglewis eisenberg luigi di maio virginia saba villa taverna ph andrea giannetti:ag.toiatiintervento con 5g 2giorgio napolitano e sabino cassese sabino cassese sabino cassese jpegsabino cassese sabino cassese

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."