isabella rauti giorgia meloni

RAUTI INDIGESTI PER LA MELONI – LA SOTTOSEGRETERIA ALLA DIFESA, ISABELLA RAUTI, CELEBRA SU TWITTER IL 76ESIMO ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DEL MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO, TRA I CUI FONDATORI C’È IL PADRE PINO: “ONORE AI FONDATORI E AI MILITANTI MISSINI. LE RADICI PROFONDE NON GELANO”. SI È DIMENTICATA DI AGGIUNGERE FASCISTI, MA LA POLEMICA È COMUNQUE SERVITA SU UN PIATTO D’ARGENTO PER L’OPPOSIZIONE: “CI ATTENDIAMO PAROLE CHIARE DELLA PRESIDENTE MELONI"

 

 

 

 

 

Stefano Baldolini per www.repubblica.it

 

ISABELLA RAUTI CON IL PADRE PINO - FOTO ANSA

Un omaggio destinato a far discutere. Un foto di un vecchio poster con la fiamma tricolore, un'altra con la scritta 'Viva il Msi", altre due foto del padre e fondatore del Movimento Pino Rauti. Così la sottosegretaria alla Difesa Isabella Rauti ha voluto celebrare su Twitter il 76esimo anniversario della nascita del Movimento sociale Italiano, fondato il 26 dicembre del 1946. "Oggi voglio ricordare il 26 dicembre di 76 anni quando, a Roma, nasceva il Movimento Sociale Italiano - scrive il sottosegretario - Onore ai fondatori ed ai militanti missini".

 

il tweet di isabella rauti per il compleanno del msi

"Le radici profonde non gelano", conclude Isabella Rauti, che cita una delle frasi iconiche della destra italiana, tratte da Il Signore degli Anelli di Tolkien. La frase è stata anche il titolo di un convegno in memoria di Pino Rauti a un anno dalla morte, il 3 novembre 2013. "Il tema più profondo che è il filo rosso di tanti ricordi è quello delle radici, - rievocò allora la figlia alla fondazione Nuova Italia - quello dell'identità, dell'appartenenza, del radicamento". "Tra radici e nostalgismo" è anche il titolo di un articolo del fondatore di Msi.

 

ISABELLA RAUTI

Nato in provincia di Catanzaro il 19 novembre 1926, Giuseppe Umberto Rauti a 16 anni si arruolò volontario nella Repubblica sociale italiana e nel 1946 partecipò appunto alla fondazione del Movimento Sociale. Ne fu segretario dal 1990 al 1991. Dopo il congresso di Fiuggi del 1995 che criticò con vigore e che trasformò, sotto la guida di Gianfranco Fini, il Movimento Sociale in Alleanza Nazionale, Rauti fondò il Movimento Sociale Fiamma Tricolore.

 

Le parole di Isabella Rauti, membro del governo di Giorgia Meloni, non sono passate inosservate dall'opposizione che attacca.

le foto pubblicate da isabella rauti per il compleanno del msi 4

"Comprendo l'orgoglio e gli affetti famigliari che legano l'onorevole Isabella Rauti alla storia del Msi. Comprendo, ma non posso giustificarlo, come italiano e come democratico. Quelle remote radici sono un problema per la destra, perché il partito nato 76 anni fa aveva un orizzonte di valori e di ideali che erano, e sono, una minaccia per la democrazia liberale finita soffocata nei vent'anni di regime fascista". Lo dichiara Osvaldo Napoli, della segreteria nazionale di Azione.

 

"La sottosegretaria alla difesa Isabella Rauti ha tolto anche l'ultimo velo di ipocrisia e nel giorno dell'anniversario della fondazione del movimento sociale italiano, su iniziativa di esponenti del vecchio regime e della Repubblica sociale italiana nel 1946, ha scritto che le radici profonde non gelano e che occorre rendere onore ai fondatori di quel partito".

 

le foto pubblicate da isabella rauti per il compleanno del msi 2

Lo scrive in una nota Federico Fornaro, dell'ufficio di presidenza alla Camera del gruppo Pd Italia Democratica e Progressista. "Isabella Rauti si è già dimenticato di aver giurato qualche settimana fa sulla costituzione italiana vera grande eredità della resistenza antifascista. Quelle sono le radici di cui essere orgogliosi e da ricordare come democratici e come italiani. Sulla vicenda ci attendiamo parole chiare della presidente Meloni".

 

La questione delle origini di Fratelli d'Italia, partito della premier, torna ciclicamente alla ribalta. Nei giorni precedenti alle elezioni del 25 settembre, la senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta al campo di concentramento di Auschwitz, e il Pd, chiesero a Giorgia Meloni di togliere la fiamma dal simbolo. "Non ha a che fare con il fascismo - fu la risposta di Meloni - ma è il riconoscimento del percorso fatto da una destra democratica nella nostra storia repubblicana. Ne andiamo fieri".

isabella rautigiorgia meloni isabella rautile foto pubblicate da isabella rauti per il compleanno del msi 3ISABELLA RAUTI GIORGIA MELONI ISABELLA RAUTI. isabella rauti foto di baccomanfredi alemanno e isabella rautile foto pubblicate da isabella rauti per il compleanno del msi 1

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…