mario draghi

RECOVERY DRAGHI! - IL PREMIER AVVERTE I GOVERNATORI: “BISOGNA CAMBIARE TUTTO PER RISPETTARE I TEMPI DI ATTUAZIONE, DOBBIAMO CORRERE” - LA NUOVA GOVERNANCE PREVEDE GRUPPI LOCALI E DUE LIVELLI, STRETTAMENTE LEGATI TRA DI LORO. LA STRUTTURA DI COORDINAMENTO CENTRALE SUPERVISIONERÀ L'ATTUAZIONE DEL PIANO, MENTRE LE AMMINISTRAZIONI LOCALI SARANNO RESPONSABILI DEI SINGOLI INVESTIMENTI E DELLE SINGOLE RIFORME

MARIO DRAGHI - CONFERENZA STAMPA

Alberto Gentili per “il Messaggero”

 

Mario Draghi ci lavorava da tempo, da quando è approdato a Palazzo Chigi. Perché il successo del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) è la sua mission principale. E perché è «la chiave per la ripartenza del Paese». E ieri, incontrando i rappresentanti delle Regioni per illustrare il Pnrr che nasce dal Recovery Plan, il premier ha dettagliato governance e obiettivi per spendere nei prossimi anni i circa 700 miliardi in arrivo dall'Europa.

ROBERTO SPERANZA E MARIASTELLA GELMINI

 

Con una premessa: «Siamo nei tempi, il 30 aprile consegneremo il piano» a Bruxelles. E con un avvertimento: «Dobbiamo recuperare la credibilità nella capacità di investire e spendere. L'abbiamo persa tantissimi anni fa. Ora bisogna cambiare tutto per rispettare i tempi di attuazione, superando gli ostacoli a livello politico, istituzionale, amministrativo, contabile e anche giudiziario. Su queste aree bisogna correre».

bonaccini

 

IL PERCORSO

Parlando con i governatori regionali assieme alla ministra Mariastella Gelmini, Draghi ha esordito dicendo che «le sfide si vincono solo insieme, voi siete le nostre antenne sul territorio, quelli più vicini ai cittadini». Perciò «il rapporto tra governo e Regioni deve essere di collaborazione altrimenti queste sfide non si vincono».

 

ROBERTO SPERANZA MARIO DRAGHI

Poi il premier ha illustrato il Pnrr: «Si tratta di un pacchetto di investimenti molto ambizioso e un pacchetto di riforme» che va a coprire gli anni tra il 2021 e il 2026. «Dobbiamo essere consapevoli della portata storica di questo piano, è un' occasione unica» per migliorare le scuole e modernizzare la burocrazia. «E' importantissimo spendere e spender bene».

 

Draghi ha soprattutto descritto la governance del Pnrr con un triunvirato e task force locali: «Il modello organizzativo prevede due livelli, strettamente legati tra di loro. La struttura di coordinamento centrale supervisiona l' attuazione del piano ed è responsabile dell' invio delle richieste di pagamento alla Commissione europea, a seguito del raggiungimento degli obiettivi previsti. Accanto a questa struttura di coordinamento, agiscono una struttura di valutazione e una di controllo.

DANIELE FRANCO MARIO DRAGHI

 

Le amministrazioni sono invece responsabili dei singoli investimenti e delle singole riforme. Inviano i loro rendiconti alla struttura di coordinamento centrale, per garantire le successive richieste di pagamento alla Commissione Ue». Il governo intende inoltre «costituire delle task force locali che aiutino le amministrazioni territoriali a migliorare la loro capacità di investimento e a semplificare le procedure». La supervisione politica del piano è invece affidata a un comitato istituito a palazzo Chigi, a cui partecipano i ministri competenti. La famosa cabina di regia.

VITTORIO COLAO RENATO BRUNETTA

 

In questo disegno, gli enti territoriali hanno dunque quattro funzioni: «Regioni ed enti locali hanno la responsabilità attuativa delle misure loro assegnate. Le Regioni supervisionano i progetti gestiti dagli enti locali e questi partecipano alle strutture di sorveglianza del piano e contribuiscono alla sua corretta attuazione».

 

Draghi ha poi spiegato che il Pnrr ha «tre priorità trasversali Giovani, Parità di Genere e Sud - e sei missioni: digitalizzazione, transizione ecologica, infrastrutture, istruzione e ricerca, inclusione e coesione e salute». Per quanto riguarda la digitalizzazione, «puntiamo a una diffusione capillare della fibra ottica su tutto il territorio e in particolare nel Mezzogiorno. Sosteniamo i settori culturali e creativi del Paese, duramente colpiti dalla pandemia».

 

MARIO DRAGHI - CONFERENZA STAMPA

Nell' ambito della transizione ecologica, «investiamo nella tutela del territorio e delle risorse idriche. In particolare, intendiamo prevenire e contrastare gli effetti del cambiamento climatico sui fenomeni di dissesto idrogeologico e accelerare, in maniera decisa, la ricostruzione nelle aree che hanno subito gravi eventi sismici». Per quanto riguarda le infrastrutture, «interveniamo nelle ferrovie, in particolare nell' alta velocità verso il Sud per merci e passeggeri, e nell' alta velocità che collega il Nord all' Europa.

VITTORIO COLAO

Rafforziamo le linee ferroviarie regionali e i nodi metropolitani».

 

Nell' ambito della missione Istruzione e ricerca «potenziamo l' offerta di asili nido e scuole materne. Per i giovani, rilanciamo gli istituti di formazione professionale (ITS) e ampliamo l' accesso a sussidi, alloggi e sgravi fiscali per i ragazzi meritevoli in condizioni economiche e sociali difficili».

 

Il governo «ha come priorità aiutare le fasce più povere della popolazione, spesso le più esposte alla crisi del Covid-19. Quindi nel piano è presente anche un importante intervento di rigenerazione dell' edilizia residenziale pubblica e sociale.

GIANCARLO GIORGETTI E MARIO DRAGHI LEGGONO DAGOSPIA

 

Queste misure, insieme al rafforzamento del ruolo dei servizi sociali nazionali e al recupero delle infrastrutture sportive, sono mirate a intervenire sui fenomeni di emarginazione e degrado sociale e ridurre i divari tra le varie aree del Paese».

 

Infine, per quanto riguarda la sanità, «il piano rafforza le strutture e i servizi sanitari di prossimità, che hanno dimostrato gravi carenze durante la pandemia, sostituendo tecnologie obsolete negli ospedali, e migliorando i sistemi informativi sanitari».

Al termine del vertice soddisfatta la Gelmini e soddisfatti i governatori. «Siamo pronti a collaborare», ha detto il presidente Stefano Bonaccini.

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…