conte merkel

IL RECOVERY FUND MERITO DI CONTE? MA PER CARITÀ - NELLA BIOGRAFIA DI ANGELA MERKEL SCRITTA DA TONIA MASTROBUONI CI SONO DEI GUSTOSI RETROSCENA SULLE TRATTATIVE PER IL PIANO DI SALVATAGGIO EUROPEO, CHE SMENTISCONO LA NARRAZIONE DI CASALINO SUI LEADER DELL'UE CHE SI PIEGANO DI FRONTE AL CORAGGIO DELLA POCHETTE CON LE UNGHIE - LA CANCELLIERA ERA “IRRITATA PER L’INSISTENZA DI CONTE SUI CORONABOND” - È STATA ANGELONA AD APRIRE I CORDONI DELLA BORSA, DOPO UN’OFFENSIVA PARTITA DA PARIGI (E NON DA ROMA)

Jacopo Iacoboni per www.lastampa.it

 

conte merkel

Alla fine di marzo del 2020 - mentre in Italia la propaganda contiana rivendeva un’imminente (e inesistente) apertura della Germania ai coronabond come grande merito dell’avvocato del Popolo italiano, e avrebbe rivenduto come suo successo il PNRR - la Cancelliera Angela Merkel era «irritata per l’insistenza di Conte su un unico strumento d’intervento, i coronabond, che in Germania suscitano solo diffidenza e ostilità».

 

ROCCO CASALINO CONTE MERKEL MACRON

In altre parole: Merkel stava lavorando a un pacchetto diverso (quello che di lì a poco sarebbe stato il Next Generatin EU), e aveva già l’intenzione e le carte politiche in mano per condurlo in porto con l’opinione pubblica tedesca. Ma Conte (e il suo master per la comunicazione, Casalino) le ha complicato la vita, con una sempre più smaccata insistenza sulla retorica nazionalista del «grande successo personale del premier».

giuseppe conte e angela merkel a meseberg by osho

 

L’irritazione di Merkel con Conte, e i suoi contorni precisi, è uno dei gustosi retroscena che compaiono ne L’inattesa (Mondadori), la «biografia politica» di Angela Merkel scritta da Tonia Mastrobuoni, corrispondente de La Repubblica a Berlino, in un libro affascinante che ricostruisce la parabola, politica ma anche privata e adolescenziale, della Kanzlerin, e di cui qui estrarremo però i non-detti, o i veri e propri inediti, che riguardano l’operato di Conte visto con gli occhi di Merkel, o più semplicemente da una prospettiva europea meno permeabile dalla propaganda casaliniana, che in quella stagione cercava di saturare l’etere e il discorso pubblico italiano.

CONTE MERKEL SANCHEZ MACRON

 

Come ricostruisce una fonte diplomatica a Mastrobuoni, è Parigi – non Roma – che avvia l’offensiva per convincere Merkel ad aprire i cordoni della borsa e a sottoscrivere un programma di rilancio europeo.

 

rocco casalino con giuseppe conte

Macron gioca su due tavoli: da una parte, con Berlino, attraverso il rapporto molto forte tra il suo ministro delle finanze Bruno Le Maire e Olaf Scholz, l’omologo tedesco; dall’altra, Le président decide di offrire una sponda anche all’Italia, dopo una telefonata ricevuta da Giuseppe Conte (questa sì, un’iniziativa intelligente fatta dall’allora premier italiano: salire sul carro francese, a dispetto degli antichi assalti dei grillini a Macron, e la fase gilet gialli del M5S). 

 

MERKEL E MACRON SGHIGNAZZANO

Anche quella idea, in realtà, non appartenne a Conte personalmente, ma a due consiglieri di Palazzo Chigi, Pietro Benassi e Riccardo Cristadoro: formare un fronte di paesi favorevoli a uno strumento di finanziamento europeo, un’obbligazione garantita da tutti che permetta di fare politiche di spesa senza scatenare attacchi speculativi contro i debiti dei paesi più esposti. Conte prova a dire a Macron di avere già il sostegno della Spagna sui “coronabond”. Ma Macron frena: servono anche alleati nordeuropei, almeno qualcuno.

CONTE E MERKEL

 

Nello stesso periodo, Casalino e Conte si scatenano, in Italia. L’avvocato del popolo risfodera una retorica dal sapore vagamente nazionalista (quella cara al suo precedente governo Conte1), «se non riusciremo a dare una risposta rapida e congiunta alla crisi, davvero metteremo a repentaglio il fondamento stesso dell'Unione», dice.

 

Insomma, grida in giro neanche tanto velatamente che l’Unione potrebbe frantumarsi, perché «i cittadini europei non sapranno più dare una risposta al perché sia utile vivere in una casa comune per trovare più adeguato riparo». I giornali lo riportano.

conferenza stampa conte merkel con i portavoce

 

Mastrobuoni racconta però tutta un’altra scena e un’altra storia. «In realtà, Merkel si sta già muovendo su molti fronti per trovare una soluzione europea». A marzo spiega a Conte che occorre più tempo.

 

«E la cancelliera è irritata – si legge nel libro – per l’insistenza di Conte su un unico strumento d’intervento, i coronabond». Merkel sta preparando, al contrario, «un bazooka più articolato». Più ricco, e nello stesso tempo digeribile per l’opinione pubblica conservatrice tedesca. Il Next Generation EU arriva fondamentalmente grazie a lei, il suo lascito che emenda in parte errori e lentezze di Merkel durante la crisi greca.

 

È uno di quei casi in cui – mentre in Italia si suonavano fanfare contiane – la propaganda interna ha rischiato di produrre danni drammatici. Al confronto, la foto ripostata da Casalino su Instagram, con lui a capotavola in un trilaterale Francia-Germania-Italia del 2019, con Macron, Conte e Merkel, avrà provocato solo un superficiale fastidio, in una donna che non ha mai voluto che nessuno dei suoi collaboratori pubblicasse anche solo mezza foto riservata della donna che ha cambiato l’Europa.

giuseppe conte angela merkelangela merkel e giuseppe conte by oshoGiuseppe Conte e Angela Merkel a MesebergGIUSEPPE CONTE ANGELA MERKELLUIGI DI MAIO, ROCCO CASALINO E GIUSEPPE CONTE GUARDANO ADORANTI E OMAGGIANO VLADIMIR PUTINangela merkel e giuseppe conte al castello di mesebergGIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO ANGELA MERKEL BY OSHOGIUSEPPE CONTE E ROCCO CASALINO IN CONFERENZA STAMPAGIUSEPPE CONTE E ROCCO CASALINO IN CONFERENZA STAMPAconte e merkel by osho

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