regeni draghi al sisi

SU REGENI IL GOVERNO DEVE TIRARE FUORI LE PALLE - I GIUDICI CHIEDONO ALL'ESECUTIVO DI FARE PRESSIONI POLITICHE SULL'EGITTO PER INFORMARE GLI 007 IMPUTATI DEL PROCESSO A LORO CARICO, VISTO CHE IL CAIRO SE NE SBATTE - L'APPELLO DEI FAMILIARI DEL RICERCATORE FRIULANO AMMAZZATO SEI ANNI FA: "SCELGANO DA CHE PARTE STARE, SE CON CHI TORTURA E UCCIDE E INVOCA IMPUNITÀ, O CON CHI CHIEDE IL RISPETTO DI DIRITTI INVIOLABILI"

Grazia Longo per "La Stampa"

 

genitori di giulio regeni

La palla ora passa al governo. Per poter arrivare a processare gli 007 egiziani accusati del sequestro e dell'omicidio del ricercatore friulano Giulio Regeni, il gup di Roma Roberto Ranazzi ha accolto la richiesta del procuratore aggiunto Sergio Colaiocco di chiedere all'esecutivo di fare pressioni politiche sull'Egitto per informare gli imputati del processo a loro carico.

 

giulio regeni 1

A due settimane dal sesto anniversario della scomparsa di Regeni, che sabato prossimo avrebbe compiuto 34 anni, la partita si sposta dal piano giudiziario a quello politico. Dopo che il 14 ottobre la terza Corte d'Assise di Roma ha annullato il decreto di rinvio a giudizio disposto da un altro gup, Pierluigi Balestrieri, ieri mattina l'ufficio gup del Tribunale della Capitale ha riaffrontato il caso accogliendo le richieste della procura.

 

OGGETTI DI GIULIO REGENI RECUPERATI NEL SUO APPARTAMENTO AL CAIRO

Il Cairo finora non ha ufficialmente informato gli agenti della National Security Tariq Sabir, Athar Kamel Mohamed Ibrahim, Uhsam Helmi e Magdi Ibrahim Abdelal Sharif delle accuse di rapimento, torture e assassinio di Giulio Regeni e quindi, nonostante la notizia sia stata ampiamente diffusa anche dai media egiziani, loro non hanno ricevuto la notifica dell'imputazione.

 

regeni

Il processo del 14 ottobre si era aperto nella speranza che potesse essere celebrato considerando i quattro accusati come «finti inconsapevoli». Colaiocco aveva infatti precisato: «Su 64 rogatorie inviate al Cairo, 39 non hanno avuto risposta. Abbiamo fatto quanto umanamente possibile per celebrare questo processo e sono convinto che oggi i quattro imputati sappiano che qui si sta celebrando la prima udienza».

 

REGENI

Ma i giudici della terza Corte d'Assise hanno stabilito che non era sufficiente; di qui, una nuova udienza preliminare. Ora si aprono sostanzialmente due possibili strade: sul piano giudiziario, una nuova rogatoria internazionale e su quello politico un'azione decisiva da parte del nostro governo nei confronti di quello egiziano.

 

IL PRESIDENTE EGIZIANO AL SISI

«Speriamo che ciò avvenga - incalza l'avvocato Alessandra Ballerini, legale di parte civile dei genitori di Giulio, Paola Deffendi e Claudio Regeni -. Siamo soddisfatti che la nostra battaglia di giustizia possa proseguire. Adesso chiediamo al governo di fare la sua parte e di rispondere alle istanze del giudice e alle nostre pretese di giustizia. Il nostro Paese, il nostro governo, scelga da che parte stare, se dalla parte di chi tortura e uccide e invoca impunità, o di chi chiede il rispetto di diritti inviolabili».

 

REGENI

Si tratta di un'attività ad ampio spettro che dovrà concludersi entro l'11 aprile, data della nuova udienza fissata dal giudice per le udienze preliminare. Tra tre mesi il gup farà il punto della situazione e in caso di stallo o ricerche infruttuose disporrà una nuova rogatoria da trasmettere al ministero della Giustizia con l'obiettivo di notificare l'avviso di fissazione dell'udienza agli imputati.

 

il presidente egiziano al sisi 4

Sul punto Sergio Colaiocco ha chiesto al gup di prendere in considerazione la possibilità di procedere in via diretta, attraverso consolato, e non diplomatica. Nel corso dell'udienza di ieri sono intervenuti anche i difensori degli imputati che hanno chiesto la sospensione del processo, appellandosi a quanto scritto dai giudici dell'Assise nel provvedimento di annullamento e cioè che gli imputati «non sono stati raggiunti da alcun atto ufficiale».

 

il presidente egiziano al sisi 2

Sull'importanza dell'intervento da parte dell'Esecutivo insiste, invece, anche il deputato di LeU, Erasmo Palazzotto, presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla morte di Regeni, intervenuto a «Che giorno è» su Rai Radio1: «Se il governo non riesce a farlo, perde di credibilità sul piano internazionale, ma soprattutto viene messa in discussione la sua capacità di proteggere la vita e la dignità dei cittadini italiani nel mondo».

 

al sisi

Il ministero della Giustizia, infine, assicura che «continuerà a fare la sua parte in ogni modo, in collaborazione con le altre articolazioni del governo coinvolte, studiando nuove strade e le modalità operative più efficaci, per assicurare il corso della giustizia, in linea e in piena collaborazione con le richieste avanzate dall'autorità giudiziaria procedente».

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO