alberto bianchi matteo renzi carlo toto

RENZI PER MENO DI 100MILA EURO NON SI ALZA NEANCHE DAL LETTO (CIT.) - IL TARIFFARIO PER CENARE CON MATTEUCCIO? SI TROVA NEL COMPUTER DI ALBERTO BIANCHI, AMMINISTRATORE DI ''OPEN'', QUANDO ANCORA ERA ''BIG BANG'' E ORGANIZZAVA CENE ED EVENTI CON PITTIBIMBO. MA SE FOSSE SOLO FUNDRAISING, PER QUANTO ESOSO, I PROBLEMI SAREBBERO SOLO POLITICI. DIVENTANO INVECE PIÙ SERI QUANDO LE PARCELLE DEI TOTO, CHE ASPETTAVANO NORME FAVOREVOLI, VENGONO DIVISE: UN PO' A BIANCHI, UN PO' ALLA FONDAZIONE

 

 

OPEN, I PM: ECCO IL TARIFFARIO RENZI. “CENTOMILA EURO PER PARLARGLI"

Marco Mensurati e Fabio Tonacci per ''la Repubblica''

 

matteo renzi alfonso toto

Centomila euro per incontrare Matteo Renzi. Era la "tariffa" che l'avvocato Alberto Bianchi, già capo della fondazione Open e amico personale dell'ex premier, chiedeva durante cene riservate, a cui partecipavano imprenditori e petali pregiati del Giglio Magico. E' una delle circostanze che emerge da carte giudiziarie, finora inedite, dell'inchiesta della procura di Firenze, e che raccontano come funzionavano le cose attorno a Open, nonché quale fosse il vero ruolo di Bianchi. Un uomo capace, nella sua doppia veste di avvocato e braccio destro di Renzi, di intromettersi in tre diversi dossier del ministero delle Infrastrutture, cercando di indirizzarli verso gli interessi del Gruppo Toto. Suo cliente, e, "incidentalmente", tra i maggiori finanziatori di Open.

 

La mail col tariffario

Nel computer di Bianchi gli investigatori del Nucleo di polizia economico-finanziaria hanno trovato una mail, datata 23 novembre 2013, avente oggetto "fondazione Big Bang". Big Bang era l'embrione di Open. E' firmata "Alberto" e "Marco", cioè Alberto Bianchi e Marco Carrai, ed è inviata a potenziali finanziatori: Davide Serra, Vito Pertosa, Beniamino Gavio, Luigi Scordamaglia. Tutti facoltosi imprenditori. "La fondazione - scrivono i pm Luca Turco e Antonino Nastasi - ha necessità di reperire risorse e offre la possibilità di periodiche interlocuzioni con Renzi Matteo".

alberto bianchi

 

La comunicazione aveva lo scopo di definire "presupposti" e "impegni reciproci", che i magistrati sintetizzano così: "Supporto di 100 mila euro all'anno per cinque anni, sostegno di idee, suggerimenti, proposte per Matteo e per la Fondazione, interlocuzioni con Matteo sia dirette, sia tramite Alberto e Marco". Terminali delle comunicazioni a Renzi, quando non fosse stato possibile parlare direttamente con lui, erano Bianchi e Carrai. La mail è stata scritta il giorno dopo una cena di supporto all'allora sindaco di Firenze, che di lì a due settimane sarebbe diventato segretario del Pd.

 

Toto e il Giglio Magico

Sin qui, per quanto esosa, si tratta di attività di fundraising. Ma il ruolo di Bianchi, vedremo, va ben oltre, sconfinando, secondo gli inquirenti, nel finanziamento illecito ai partiti e nel traffico di influenze. E' il caso dell'affaire Toto, che viene ricostruito nel decreto in tutti i suoi passaggi, e il cui esito, sappiamo, sono i 400 mila euro che Bianchi bonifica metà a Open e metà al Comitato per il Sì al referendum sulla riforma della Costituzione.

ALBERTO BIANCHI

 

Con ordine. Nel 2016 Bianchi viene ingaggiato dalla Toto Costruzioni, nonostante avesse già un altro avvocato, per risolvere un contenzioso con Autostrade per l'Italia. E' la storia dei due lotti della variante di Valico, il cui costo si era rivelato superiore a quanto preventivato e per cui Toto Costruzioni batteva cassa. La prima mossa di Bianchi è apparentemente incomprensibile: scrive, infatti, a Patrizio Donnini, imprenditore del settore Comunicazione e membro ad honorem del Giglio Magico per conto del quale organizza la Leopolda. A Donnini Bianchi parla non solo del contenzioso, ma anche di altre "pratiche concernenti i Toto", un Gruppo che Donnini conosce bene visto che da questi ha incassato, negli ultimi anni, 4,3 milioni di euro.

 

L'appunto per Lotti

alberto bianchi maria elena boschi

Donnini non è l'unico petalo del Giglio compulsato da Bianchi: "Nell'adempimento dell'incarico si rivolge anche a Carrai, il quale, a sua volta, interagisce con l'amministratore delegato di Autostrade per l'Italia (Giovanni Castellucci, ndr)".

 

L'avvocato tiene costantemente informato pure Luca Lotti, che in quel momento è sottosegretario alla Presidenza del consiglio e segretario del Comitato interministeriale per la programmazione economica. Ancor più strano, e del tutto incompatibile col concetto di trasparenza invocato in queste ore da Renzi per difendere la reputazione di Open, è ciò che Bianchi fa una volta raggiunta l'intesa tra Toto e Autostrade per l'Italia: "I soci del suo studio legale - si legge nel mandato di perquisizione - si sono accordati, in via eccezionale, affinché un terzo del compenso (750 mila euro) fosse corrisposto non alla associazione professionale, bensì all'avvocato Bianchi in proprio".

 

alberto bianchi boschi

Gli affari del Gruppo Toto sono vissuti come di primaria importanza dal Giglio Magico, e lo si deduce da un appunto riservato, recuperato durante le perquisizioni. Bianchi comunica a Lotti di "aver avuto 750k sulla base dell'accordo con Toto e che riceverà altri 80k per l'accordo con la British American Tobacco (altro finanziatore di Open, ndr)". Quindi lo informa di aver determinato "con l'aiuto di un commercialista" una cifra netta: i famosi 400 mila euro.

 

Le tre "intromissioni" di Bianchi

Il sospetto dei pm è che, stavolta, non si tratti di semplice fundraising. Sospetto alimentato dai fatti accaduti successivamente a quella dazione, e che i pm qualificano come "un'intromissione dell'avvocato Bianchi" nei percorsi normativi di tre importanti dossier sui tavoli del governo, tutti di grande interesse per il Gruppo "amico", chiamato, dopo i terremoti dell'Aquila (2009) e di Amatrice (2016), a mettere in sicurezza antisismica le due autostrade A24 e A25. Un'operazione da 265 milioni di euro.

 

carlo toto

Centododici i Toto li trovano con la sospensione del pagamento dovuto ad Anas per il canone di concessione, misura ottenuta con un emendamento alla cosiddetta "Manovrina" del maggio 2017, sotto il governo Gentiloni. Questo è il primo dossier su cui Bianchi è accusato di indebita "intromissione". Il secondo è il decreto Sud (giugno 2017), che vale, per i Toto, un contributo statale da 50 milioni di euro per quattro anni, dal 2021 al 2025. Sul terzo dossier i pm, nell'atto con cui dispongono la perquisizione dello studio di Bianchi, rimangono vaghi, sottolineando solo che riguarda "corrispettivi derivanti dai rapporti con i concessionari autostradali". A quel che si capisce, i canoni e le tariffe.

 

Il triangolo

CARLO TOTO

Tutto l'affaire Toto viene così interpretato dai pm, in un passaggio cruciale del documento, che rappresenta la base su cui poggia l'intera inchiesta. "Le operazioni di trasferimento di denaro dal Gruppo Toto a Bianchi, e quindi da Bianchi ad Open (articolazione di partito) risultano in effetti dissimulare un trasferimento diretto dal Gruppo ad Open, laddove una pluralità di soggetti della fondazione (Bianchi, Carrai e Lotti) si sono interessati all'accordo transattivo Toto-Autostrade e, taluni (Bianchi), anche a modifiche normative inerenti il settore delle infrastrutture autostradali". Lo schema Bianchi, appunto.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”