francesco bonifazi luca parnasi giulio centemero

LA RETE BIPARTISAN DI PARNASI - IL COSTRUTTORE, RINVIATO DI NUOVO A GIUDIZIO NEL PROCESSO SUL NUOVO STADIO DELLA ROMA, È ACCUSATO DI AVER FINANZIATO ILLECITAMENTE LEGA E PD ATTRAVERSO I RISPETTIVI TESORIERI DI PARTITO, ANCHE LORO INDAGATI, GIULIO CENTEMERO E FRANCESCO BONIFAZI, ORA A ITALIA VIVA - I DEM AVREBBERO INTASCATO 150 MILA EURO, IL CARROCCIO 250 MILA - LA PROCURA CONTESTA A PARNASI ANCHE L'AUTORICICLAGGIO PER LE SOMME TRASFERITE A RADIO PADANIA…

Michela Allegri per "Il Messaggero"

 

PARNASI

Soldi destinati ai partiti di ogni schieramento, per garantirsi un appoggio costante negli affari. Ma anche mazzette mascherate da incarichi professionali e denaro riciclato per nascondere le dazioni sospette.

 

parnasi e salvini allo stadio

Ci sono nuove accuse che appesantiscono la posizione giudiziaria dell'imprenditore Luca Parnasi, già a processo insieme ai suoi collaboratori e ad alcuni politici capitolini con ipotesi che vanno, a seconda delle posizioni, dall'associazione a delinquere alla corruzione, per il giro di favori e tangenti legato alla realizzazione del nuovo stadio della Roma.

 

parnasi giorgetti lanzalone

Ieri il costruttore è stato rinviato a giudizio ancora una volta, insieme ad altre 12 persone. L'imputazione principale riguarda il finanziamento illecito alla Lega e al Pd, fatto tramite l'Associazione Più Voci e la Fondazione Eyu, e attraverso i rispettivi tesorieri di partito, Giulio Centemero e Francesco Bonifazi, ora senatore di Italia Viva.

 

A processo, però, il costruttore dovrà difendersi anche dalla contestazione di autoriciclaggio e da nuove ipotesi di corruzione, per le quali sono già finiti alla sbarra l'ex presidente dell'Assemblea capitolina, Marcello De Vito, e il suo socio, l'avvocato Camillo Mezzacapo. Nel procedimento si sono costituiti parte civile, fra gli altri, Campidoglio e Regione Lazio.

 

LUCA PARNASI

I PAGAMENTI

Per quanto riguarda i finanziamenti alla politica, le pm Giulia Guccione e Luigia Spinelli contestano l'irregolarità del pagamento di 150mila euro alla Fondazione Eyu, riconducibile al Pd, e i 250mila euro dati all'associazione Più Voci, presieduta, in quegli anni, da Centemero.

 

francesco bonifazi in dolce compagnia foto di bacco (4)

Al tesoriere della Lega, al commercialista Andrea Manzoni, attuale revisore legale del gruppo Lega-Salvini al Senato, e a Parnasi, la Procura contesta anche l'autoriciclaggio per le somme trasferite a Radio Padania.

 

La Procura sottolinea nel capo di imputazione che Parnasi, tramite la società Immobiliare Pentapigna, avrebbe erogato, nel dicembre 2015 e nel febbraio 2016, due bonifici da 125mila euro all'Associazione Più Voci, senza che il denaro venisse annotato nel bilancio come finanziamento alla Lega.

 

GIULIO CENTEMERO

Il denaro, si legge negli atti, era poi stato trasferito con altri sei bonifici sul conto di Radio Padania e utilizzato per il pagamento di fornitori e stipendi. Per Bonifazi, invece, c'è anche la contestazione di emissione di fatture per operazioni inesistenti: il contribuito da 150mila euro alla Fondazione Eyu sarebbe stato fatto passare come pagamento di uno studio intitolato Casa: il rapporto degli italiani con il concetto di proprietà.

 

francesco bonifazi

Di questa accusa, oltre a Parnasi e a Bonifazi, devono rispondere anche Gianluca Talone - commercialista dell'imprenditore - e Domenico Petrolo, responsabile del fundraising di Eyu. Nel corso dell'udienza del 16 novembre scorso, il senatore di Iv aveva respinto gli addebiti: «Nessuno dei 150mila euro versati da Parnasi è finito al Pd».

 

salvini centemero

I PROGETTI

Dopo l'udienza preliminare di ieri, diventano più pesanti anche le imputazioni a carico del politico che per cinque anni è stato alla guida dell'Aula Giulio Cesare, nonostante l'arresto. Sfruttando la sua posizione di potere, Marcello De Vito, insieme a Gian Luca Bardelli, avrebbe indotto i fratelli Claudio e Pierluigi Toti ad assegnare un lucroso incarico professionale - da 110.620 euro - allo studio di Mezzacapo, per sbloccare il procedimento amministrativo relativo alla riqualificazione degli Ex Mercati Generali, che era in una fase di stallo.

marcello de vito aderisce a forza italia

 

Nel capo di imputazione si legge che, dopo il pagamento, Mezzacapo avrebbe trasferito 48mila euro sul conto della Mdl, riconducibile a lui e a De Vito. Si tratta di una società che, per l'accusa, sarebbe una sorta di cassaforte usata dal politico grillino per incassare le tangenti.

 

alessandro di battista marcello de vito paola taverna davide barillari

Per questa vicenda il reato a carico dei Toti è stato dichiarato estinto dopo la messa alla prova con i servizi sociali. A processo c'è anche l'imprenditore Giuseppe Statuto: l'accusa è corruzione.

 

marcello de vito torna in aula dopo la sospensione dei domiciliari 20

Avrebbe dato a De Vito e al socio 24.582 euro - sotto forma di incarico professionale allo studio Mezzacapo - per velocizzare l'iter amministrativo relativo ai permessi legati alla trasformazione dell'ex stazione di Trastevere in un albergo di lusso. De Vito, Mezzacapo e Bardelli sono stati rinviati a giudizio anche per traffico di influenze illecite.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?