giorgia meloni giancarlo giorgetti

L’ACQUA E’ POCA E LA PAPERA NON GALLEGGIA: COME SI FINANZIA LA LEGGE DI BILANCIO? – I COSTI EXTRA DEL SUPERBONUS E LA BASSA CRESCITA SI MANGIANO IL “TESORETTO” CHE IL GOVERNO SPERAVA DI AVERE – LE STRADE SONO TRE: FARE PIÙ DEFICIT, ALZARE LE TASSE, TAGLIARE LA SPESA. LA PRIMA È LA PIÙ PERICOLOSA E GIORGETTI HA GIA’ AVVISATO: “IL DEFICIT DOVRÀ ESSERE RAGIONEVOLE” - PER IL RESTO, SI PUNTA SUI CONDONI, SULLE TASSE PER BANCHE E MULTINAZIONALI – MA QUESTO SIGNIFICA BYE BYE ALLE PROMESSE ELETTORALI E FARE ANZICHÉ UNA MANOVRA DA 30 MILIARDI UNA MANOVRINA DA 20 - LE PRESSIONI SUL RAGIONIERE GENERALE MAZZOTTA PER FARE CASSA CON LE SANATORIE

1 - NESSUN TESORETTO PER LA MANOVRA GIORGETTI: “BASTA SUSSIDI FACILI”

Estratto dell’articolo di Valentina Conte per “la Repubblica”

 

giancarlo giorgetti giorgia meloni

Il Superbonus e la bassa crescita si mangiano il “tesoretto” per chiudere la legge di Bilancio. Si complica il percorso della manovra, a pochi giorni dall’approvazione del nuovo quadro dei conti pubblici con la Nadef. Ieri l’Istat ha rivisto i numeri del triennio 2020-22, alzando il Pil del 2021 dal 7 all’8,3%. Ma lasciando inalterato il deficit dell’anno scorso all’ 8%, che sarebbe stato ancora più basso di 0,2 punti se non si fosse caricato un altro pezzo di Superbonus da 54 miliardi, sopra le stime.

BIAGIO MAZZOTTA - RAGIONIERE GENERALE DELLO STATO

 

Lo stesso succederà al deficit di quest’anno che si gonfierà ben oltre il 4,5% ipotizzato, proprio per la spesa sulle ristrutturazioni In sé non una brutta notizia, perché il Patto di stabilità europeo è ancora sospeso e pure i vincoli stringenti su deficit e debito. Non la vede così il Financial Times che torna ad attaccare il governo Meloni: «Deficit e debito troppo alti».

 

[…] È chiara però la sfida del governo: evitare a tutti i costi altre code di Superbonus nel 2024, a costo di sospendere i cantieri aperti, proprio per non far saltare i conti. Il ministero dell’Economia punta perciò a chiudere la partita sul “bonus di Conte” una volta per tutte scaricandolo sul deficit del triennio 2021-23. «Sussidiare è più facile, ma nocivo: dobbiamo rimediare al disastro», è tornato a ripetere ieri il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Questo significa togliere ossigeno a un settore cruciale per la ripresa post- Covid, quello delle costruzioni. Sperando che agganci prima o poi il treno Pnrr.

 

GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI

Il rimbalzo di quasi 12 punti nella crescita tra 2021 e 2022, certificato ieri da Istat, è stato potente e quasi inaspettato dopo i 9 punti persi nel 2020. Ma la frenata globale ed europea impone ora altri ragionamenti. Il governo puntava ad un Pil in crescita dell’1,5% per il prossimo anno. E a un deficit al 3,7% che incorporava un “tesoretto” di 4 miliardi. Crescita e tesoretto evaporati.

 

DATI SUL SUPERBONUS

[…] Per ora è chiaro che le strade per chiudere la manovra sono le classiche tre: fare più deficit, alzare le tasse, tagliare la spesa. La prima è la più pericolosa, quella del deficit. Il ministro Giorgetti accarezza l’idea: «Il deficit dovrà essere ragionevole». E quindi dopo quello di quest’anno, gonfio di Superbonus, alzare di qualche decimo quello del 2024 – dal 3,7% al 3,9% frutterebbe 4 miliardi – non è un tabù. Si farebbe leva sui “fattori rilevanti” con Bruxelles: alluvione in Romagna, guerra in Ucraina, sbarco dei migranti.

 

 Per il resto, si punta sui condoni, sulle tasse per banche e multinazionali. Forse anche sui balzelli entrati e poi usciti nella manovra dell’anno scorso: tassa sulla fortuna, plastic tax, sugar tax, tassa “Amazon” sui pacchi. E poi ancora: entrate dal concordato preventivo biennale, l’accordo con imprese e professionisti sulle tasse da pagare. Il taglio dei bonus fiscali e dei fondi ministeriali. Una nuova limatura all’indicizzazione delle pensioni all’inflazione. Questo però significa chiudere le porte alle promesse elettorali.

GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI

 

Ma anche, pur raschiando il barile delle coperture, limitarsi allo stretto necessario. E fare anziché una manovra da 30 miliardi una manovrina da 20. Con l’essenziale dentro, come i 14 miliardi per il taglio del cuneo e dell’Irpef. Taglio del cuneo confermato per un altro anno, non strutturale, per essere coperto da entrate una tantum.

 

2 - MINI MULTE E SANATORIE PER FARE CASSA IL GOVERNO RICADE IN TENTAZIONE

Estratto dell’articolo di Giuseppe Colombo per “la Repubblica”

 

biagio mazzotta

La mossa viene tenuta coperta, a Palazzo Chigi e al Tesoro. […]: coprire i buchi della manovra con gli incassi delle sanatorie e dei condoni. Ignorando la legge sacra […]: le entrate ballerine non possono finanziare una legge programmatica come è quella di bilancio. Anche se le misure, come il taglio del cuneo fiscale, non saranno strutturali.

[…] Una rincorsa, da una scadenza all’altra, aggrappata a un gettito che alla fine potrebbe risultare inferiore alle attese.

 

Non a caso la Ragioneria, in più di un’occasione, ha evitato di stimare l’incasso di alcune misure, invocando prudenza e responsabilità. […] Eppure dentro l’esecutivo crescono le pressioni sulla Ragioneria per mettere nero su bianco le entrate che si potranno ottenere dal concordato preventivo biennale, il patto tra il Fisco e i piccoli contribuenti (autonomi, professionisti e Pmi) che congela le imposte per due anni.

 

giorgia meloni giancarlo giorgetti

Ma anche così i soldi rischiano di essere pochi. E per questo nella bozza del decreto Energia, che porta la firma di Palazzo Chigi e del Mef, è stato inserito un nuovo trattamento di favore. Il quattordicesimo della destra al governo, questa volta riservato ai commercianti a cui basterà pagare mini multe per mettersi in regola dopo aver compiuto violazioni su scontrini, ricevute fiscali e fatture.

 

[…] I soldi della rottamazione quater inizieranno ad arrivare nelle casse pubbliche da fine ottobre, ma le precedenti edizioni, insieme al “saldo e stralcio”, hanno prodotto un gettito di 19,9 miliardi contro i 53,9 ipotizzati inizialmente. Nel conto degli auspici sono finiti anche gli incassi attesi da gran parte delle 12 sanatorie inserite nell’ultima Finanziaria, come la definizione delle liti pendenti: le cifre ballano, ma per la manovra “collage” ogni euro ha un peso. […]

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?