giuseppe conte

L’AVVOCATO DELLE CAUSE PERSE - CONTE FA FINTA DI NON SCOMPORSI DOPO LA CONFERMA DELLA SOSPENSIONE DEL NUOVO STATUTO DEL MOVIMENTO 5 STELLE, DA PARTE DEL TRIBUNALE DI NAPOLI. PEPPINIELLO VUOLE ANDARE AVANTI CON IL VOTO IL 10 E L’11 MARZO, CHE PROBABILMENTE SARÀ CONSIDERATO NUOVAMENTE ILLEGITTIMO. LA GRANA DEI DATI PERSONALI: SENZA UN LEADER CHI HA LA TUTELA DELL’ELENCO DEGLI ISCRITTI CEDUTO DA CASALEGGIO? - L’ERRORE STRATEGICO DEGLI AVVOCATI PENTASTELLATI: HANNO DI FATTO AMMESSO DI AVER APPLICATO UNA REGOLA SENZA SAPERE DI ESSERE LEGITTIMATI A FARLO

giuseppe conte a otto e mezzo 3

1 - M5S, IL TRIBUNALE CONFERMA: STOP A STATUTO E CONTE. CHE TIRA DRITTO

Matteo Marcelli per “Avvenire”

 

Temeva che i tempi del ricorso avrebbero ulteriormente logorato la sua leadership sospesa, tanto da convocare una nuova assemblea degli iscritti del M5s meno di una settimana fa (in programma domani e venerdì), con annessa votazione su se stesso e senza attendere il responso della giustizia.

 

LUIGI DI MAIO - BEPPE GRILLO - GIUSEPPE CONTE

Ma in fondo, Giuseppe Conte non ha dovuto aspettare molto, perché ieri il Tribunale civile di Napoli ha rigettato l'istanza di revoca presentata dai legali grillini e ha confermato la sospensione del presidente assieme a quella del nuovo statuto.

 

L'ex 'avvocato del popolo' non si è scomposto più di tanto e ha scelto di andare avanti secondo la strategia annunciata: la votazione prevista si farà.

 

E questo nonostante la previsione dell'Associazione Rousseau, convinta del fatto che anche le prossime consultazioni saranno «dichiarate illegittime », senza contare che al futuro ricorso «si aggiungerà l'aggravante di un reato penale per il trattamento dei dati degli iscritti».

beppe grillo davide casaleggio giuseppe conte 2

 

Per quanto riguarda le motivazioni del provvedimento, i giudici hanno messo in chiaro che «non sussistono i presupposti per la richiesta revoca, perché nell'avviso di convocazione dell'assemblea del 17 luglio 2021 erano stati ammessi al voto solo gli iscritti da oltre sei mesi».

 

Ma alla base della decisione c'è anche un errore strategico degli avvocati pentastellati: nel ricorso hanno infatti prodotto un documento che effettivamente attestava l'esistenza della norma di esclusione, ma contestualmente hanno sostenuto di esserne venuti a conoscenza solo dopo la sentenza di sospensione, ammettendo, in un certo senso, di aver applicato una regola senza sapere di essere legittimati a farlo.

ordinanza tribunale napoli su m5s

 

«C'è una chiara volontà espressa dagli iscritti di abbracciare il nuovo corso con me come leader. Quindi rivoteremo lo statuto e ripeteremo il voto sulla presidenza - ha commentato Conte -. Non sono un traghettatore, sono qui a fare iniziative politiche per il M5s. La leadership è una questione politica».

 

Per i grillini il Tribunale civile ha scelto «una interpretazione restrittiva della possibilità di revocare il provvedimento», ma non ha messo «in discussione l'esistenza e la regolarità del regolamento su cui è stata fondata l'esclusione». Il che consentirebbe «di procedere alle votazioni».

 

Non la pensa così il legale degli esclusi dal voto, Lorenzo Borré, che invece ha chiesto di differire a nuova data l'assemblea, e lo ha fatto, però, rivolgendosi a Luigi Di Maio: «Se non erro, dovrebbe essere lui, benché dimissionario» l'attuale presidente in carica dell'assemblea ».

 

conte di maio

2 - DA AVVOCATO DEL POPOLO AD AZZECCAGARBUGLI: I GIUDICI STOPPANO CONTE

Estratto dell'articolo di Pasquale Napolitano per "il Giornale"

 

(…) Ora il prossimo round: l'udienza di merito fissata per il 5 aprile. Ma adesso è caos. Conte vuole forzare e andare avanti con una nuova votazione, per apportare modifiche allo statuto (10 e 11 marzo prossimo).

 

Ma incombe il rischio di nuovi ricorsi: «L'ordinanza, dovrebbe fare riflettere chi si ostina a tirare dritto nonostante i rilievi del collegio», spiega Lorenzo Borrè, legale dei tre attivisti che hanno promosso il ricorso, a proposito del voto che il 10 e l'11 marzo si terrà sulla piattaforma SkyVote.

LORENZO BORRE'

 

Al momento il Movimento è senza un capo. E potrebbe spuntare dal cilindro Luigi Di Maio: il presidente dell'assemblea M5S che dovrebbe traghettare il Movimento verso un nuovo statuto e una nuova votazione è il ministro degli Esteri. Ma Conte non arretra: «C'è una volontà politica chiara del Movimento di abbracciare questo nuovo corso con questo nuovo statuto e quindi con me come leader. È già fissata la data della ripetizione dell'approvazione dello statuto per il 10-11 marzo.

 

 Rinnoviamo una grande partecipazione democratica, voteremo lo statuto e poi si eleggerà di nuovo il presidente, così dal punto di vista formale verremo incontro ai cavilli che ci stanno prospettando alcuni iscritti trascurando la volontà della stragrande maggioranza del Movimento, che vuole guardare avanti e fare politica».

 

GIUSEPPE CONTE VITO PETROCELLI

I contiani rilanciano: «La decisione non mette tuttavia in discussione l'esistenza e la regolarità del Regolamento del 2018 su cui è stata fondata l'esclusione dalla votazione degli iscritti con meno di sei mesi. Questo dunque consente al Movimento 5 Stelle di procedere alle votazioni già prefissate per il 10 e 11 marzo per l'approvazione dello statuto (…) »

 

Il contenzioso pone due nuovi ostacoli: la tutela della privacy dei dati sensibili degli iscritti e i fondi legati al 2 per 1000. Senza un leader chi ha la tutela dell'elenco degli iscritti ceduti da Casaleggio a Conte? Un vulnus che potrebbe avere effetti devastanti.

lorenzo borre

luigi di maio giuseppe conte meme by carliVIGNETTA ELLEKAPPA - CONTE GRILLO E CASALEGGIOgrillo conte casaleggio

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."