ronzulli berlusconi fascina

L’OPA DI MARTA FASCINA SU FORZA ITALIA – COME DAGO-ANTICIPATO, DIETRO AL RIBALTONE NEL PARTITO DI BERLUSCONI C’È LA REGIA DELLA “QUASI MOGLIE” DEL CAV, CON LA BENEDIZIONE DI MARINA BERLUSCONI, CONVINTA CHE, PER IL BENE DEGLI AFFARI DI FAMIGLIA, SIA NECESSARIO AVERE BUONI RAPPORTI CON GIORGIA MELONI – LA 33ENNE DEPUTATA CAMPANA È RIUSCITA DOVE ALTRE PRIMA DI LEI (CARFAGNA E GELMINI) AVEVANO FALLITO: METTERE FINE ALLO STRAPOTERE DI LICIA RONZULLI AD ARCORE – LA SVOLTA DECISA IN UNA CENA CON ANTONIO TAJANI. INUTILE LA MEDIAZIONE DI GIANNI LETTA – L'ALA RONZULLIANA ORA MEDITA LA SCISSIONE

1 – FORZA ITALIA, L’OPA DI FASCINA

Estratto dell’articolo di Niccolò Carratelli e Francesco Olivo per “La Stampa”

 

silvio berlusconi marta fascina

Il giorno dopo, dentro Forza Italia, è chiaro a tutti che la riorganizzazione del partito, annunciata da Silvio Berlusconi, è stata in realtà voluta e pianificata dalla sua “quasi moglie” Marta Fascina. La 33enne deputata campana è riuscita […] dove altre prima di lei (Carfagna e Gelmini) avevano fallito: mettere fine allo strapotere di Licia Ronzulli in quel di Arcore.

 

 Il segnale è la nomina di Alessandro Sorte, uno dei parlamentari più vicini a Fascina, come coordinatore di FI in Lombardia, proprio al posto di Ronzulli (che comunque resta capogruppo al Senato). Punita per essersi opposta all’ingresso in giunta regionale del 35enne Jonathan Lobati, sponsorizzato dalla rivale. Lo scontro in terra lombarda ha dato il via a un’operazione che veniva covata da tempo. Con la benedizione di Marina Berlusconi, che non vuole essere tirata in ballo, ma è anche lei convinta che, per il bene degli affari di famiglia, sia necessario mantenere un buon rapporto con Giorgia Meloni e sostenere senza tentennamenti il governo.

 

ANTONIO TAJANI LICIA RONZULLI ALESSANDRO CATTANEO SILVIO BERLUSCONI AL QUIRINALE PER LE CONSULTAZIONI

[…]  È presto per dire se si arriverà davvero al partito unico dei repubblicani, come qualcuno auspica, ma per la premier è senza dubbio una buona notizia, come dimostrano le congratulazioni fatte a caldo, quasi in tempo reale, dal ministro Francesco Lollobrigida.

 

Ecco, dunque, spiegato il ribaltone dell’altro ieri, da cui esce rafforzata l’ala governista, che fa capo al vicepremier Antonio Tajani, il cui braccio destro Paolo Barelli torna a guidare il gruppo forzista a Montecitorio, al posto del “ronzulliano” Alessandro Cattaneo. […]

 

SILVIO BERLUSCONI TRA FRANCESCA VERDINI MARTA FASCINA E ANTONIO ANGELUCCI ALLA FESTA DI COMPLEANNO DI SALVINI

Tajani, pur non avendo innescato la miccia e pur insistendo nel dire che «questi cambiamenti non comportano nulla né per il governo né per Forza Italia», ha concordato con Fascina gli ultimi passaggi, a cominciare ovviamente dalla nomina di Barelli, mercoledì scorso in una riunione nella villa di Arcore. Lì è stato stretto il patto e definito il comunicato ufficiale, di cui nessun altro, nemmeno Ronzulli, ha saputo niente fino a pochi minuti prima della pubblicazione.

 

Sarebbe dovuto uscire il giorno dopo, giovedì, ma c’è stato un rinvio di 24 ore legato, spiegano fonti ben informate, all’intervento di Gianni Letta, che avrebbe espresso a Berlusconi la sua preoccupazione sul rischio di agitare troppo le acque, proprio durante le trattative per le nomine delle grandi società partecipate dallo Stato. Tra l’altro, Letta è stato l’unico a riuscire a parlare con l’ex premier: per gli altri, compreso Matteo Salvini, è risultato irraggiungibile al telefono.

 

SILVIO BERLUSCONI ALESSANDRO CATTANEO E LICIA RONZULLI VANNO AL QUIRINALE PER LE CONSULTAZIONI

In ogni caso, ormai la decisione era presa e Marta scalpitava. Nei giorni precedenti, Fascina ha telefonato a tutti colleghi deputati (alcuni li avrebbe chiamati anche Berlusconi in persona), per predisporre la defenestrazione di Cattaneo, convincendoli a firmare un documento di “sfiducia” nei confronti del capogruppo. Non tutti l’hanno fatto, pare che circa il 30% del gruppo a Montecitorio non abbia obbedito all’indicazione di Fascina, cioè di Berlusconi, e «questo è un dato significativo», fanno notare dalla sponda “ronzulliana”. […]

 

MARTA FASCINA Tullio Ferrante

Un cambiamento che potrebbe essere solo l’inizio di un processo di rinnovamento, perché c’è chi scommette su nuovi incarichi di peso anche per altri “Fascina boys”. Come il deputato bergamasco Stefano Benigni […] O come Tullio Ferrante, sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, nonché compagno di scuola di Marta. Qualifica su cui, a questo punto, c’è ben poco da ironizzare.

 

2 – RIBALTONE FORZA ITALIA, BERLUSCONI ALL’ANGOLO E GLI ESCLUSI IN FUGA

Estratto dell’articolo di Emanuele Lauria per “la Repubblica”

 

marta fascina e antonio tajani

Forza Italia si consegna a Giorgia Meloni, al termine di due giornate da film. E con l'ira dei "ronzulliani" che, messi ai margini, non escludono l'addio a quel che resta dell'ex corazzata azzurra.

 

[…] Ma non c'è il Cavaliere al centro della scena, stavolta, perché protagonista assoluta è Marta Fascina, che da timida e silenziosa compagna del Capo è diventata il nuovo centro politico del partito, con l'appoggio della famiglia. Ed è lei anche il simbolo del cambiamento della linea forzista. Solo un paio di mesi fa, raccontano, Berlusconi arringava i suoi citando i Maneskin per definire l'ostilità di Meloni: "Ci vuole zitti e buoni". E invece oggi avalla un ribaltone interno che ridimensiona la presidente dei senatori Licia Ronzulli (privata del coordinamento della Lombardia e sostanzialmente del ruolo di ufficiale di collegamento fra il presidente e il mondo esterno) e silura il capogruppo alla Camera Alessandro Cattaneo.

 

LICIA RONZULLI SILVIO BERLUSCONI

[…] Tutto comincia mercoledì sera, con una cena ad Arcore fra Berlusconi, Fascina e Tajani. È in quell'occasione che viene messa a punto l'ultima, mesta, rivoluzione di un Berlusconi in realtà sempre più defilato. Definito quasi inconsapevole da chi è stato silurato. I due deputati più vicini a Fascina, Alessandro Sorte (che prenderà il ruolo di Ronzulli al timone del partito in Lombardia) e Stefano Benigni, hanno già lanciato una informale raccolta di adesioni per la sostituzione di Cattaneo: ci sono dei fogli che girano con l'invito a comportarsi da "berlusconiani veri" e Fascina ci mette tutto il peso di Arcore, chiamando direttamente qualche parlamentare per invitarlo a sottoscrivere l'appello.

 

gianni letta silvio berlusconi

[…] Nel frattempo - siamo a giovedì - Cattaneo capisce l'aria che tira e chiede un appuntamento a Berlusconi. Che prima lo concede per le 18, poi fa sapere di avere un impegno. L'ex sindaco di Pavia si sposta ugualmente da Roma a Milano, Berlusconi lo chiama per dirgli che, in presenza di una raccolta di firme, è meglio che lasci l'incarico proponendogli il ruolo di vicecoordinatore: è la promozione-rimozione che alla fine arriverà. Cattaneo prova a opporsi, dice al presidente che intende parlargli di persona; il Cavaliere lo invita a raggiungerlo dopo cena. Ma da quel momento scompare.

 

silvio berlusconi bacia marta fascina durante il discorso di giorgia meloni

A tarda ora, all'ennesima telefonata, al posto di Berlusconi risponde la moglie: "Il presidente è andato a riposare". E per l'intera giornata di venerdì nessuno riuscirà più a contattarlo: ad Arcore ci sono soltanto Fascina, Sorte e Benigni. Prova a chiamare, invano, pure Matteo Salvini. In questo clima c'è persino un medico che si attiva per far sapere che è meglio evitare cause di stress a Berlusconi. In serata arriva la nota che annuncia tutte le novità in casa azzurra. I "ronzulliani" - tutti, da Cattaneo a Giorgio Mulé - incassano il colpo senza parlare. "È tutto finito", il commento più frequente. Con l'esplicita apertura alla possibilità di migrare verso altri lidi. […]

Marta Fascina silvio berlusconi marta fascinaSILVIO BERLUSCONI LICIA RONZULLIlicia ronzulli silvio berlusconi marta fascina 1marta fascina cover telefono faccia berlusconi 1

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...