dbeibah fathi bashagha

C’E’ UN ALTRO PAESE IN GUERRA DA DIECI ANNI MA NON CE NE SIAMO ACCORTI: E’ LA LIBIA - SONO STATI RAPITI (E POI RILASCIATI) DUE MINISTRI POCO PRIMA DELL'INSEDIAMENTO DEL GOVERNO DI FATHI BASHAGHA A TOBRUK: A FARLI CATTURARE E’ STATO ABDULHAMID DBEIBAH, CHE GUIDA IL GOVERNO DI UNITA’ NAZIONALE A TRIPOLI - IN CIRENAICA CI SONO ANCHE I RUSSI, CHE HANNO APPOGGIATO HAFTAR - QUESTO POTREBBE VOLER DIRE AZIONI DI DISTURBO: UN MAGGIOR FLUSSO DI MIGRANTI MANDATI SULLE COSTE ITALIANE O IL BLOCCO DELL'ATTIVITÀ DEL METANODOTTO GREENSTREAM CHE ARRIVA A GELA, IN SICILIA…

ABDEL HAMID DBEIBAH RECEP TAYYIP ERDOGAN

Cristiana Mangani per “il Messaggero”

 

Mentre il mondo è concentrato sulla drammatica crisi in Ucraina, a due passi dalla Sicilia è ripartita la guerra in Libia. Ancora una volta a fronteggiarsi sono le due coalizioni rivali: il Governo di unità nazionale di Tripoli, al cui vertice continua a esserci Abdulhamid Dbeibah e la nuova compagine governativa guidata dall'ex ministro dell'Interno, Fathi Bashagha, appoggiata dall'autoproclamato Esercito nazionale libico del generale Khalifa Haftar.

 

FATHI BASHAGHA

Ieri la situazione è esplosa, proprio nel momento in cui il neo esecutivo doveva giurare a Tobruk e diventare di fatto operativo: i ministri degli Esteri e della Cultura, rispettivamente l'ex ambasciatore libico in Italia Hafed Gaddour e la dottoressa Salha al Drouqie, sono stati sequestrati per volontà di Dbeibah, che ha anche disposto la chiusura dello spazio aereo su Tripoli e Misurata dalle 23 della scorsa notte alle 9 di ieri, per impedire ai delegati del nuovo esecutivo di recarsi in Cirenaica.

 

abdul hamid mohammed dbeibah 2

Dopo qualche ora i ministri sono stati liberati, ma la tensione è rimasta altissima. E nei cieli si è scatenato un gran caos, con ripercussioni dei voli per l'Egitto e un volo Cairo-Tripoli dell'Afriqiyah Airways, che è stato cancellato.

 

LA CAMERA DI TOBRUK

Per capire cosa stia succedendo in Libia è però necessario fare una premessa: durante gli ultimi mesi, dopo che le elezioni nel paese sono state rinviate, perché non c'erano le condizioni minime per affrontarle, l'ex ministro Bashagha, scampato a un attentato, è stato proclamato primo ministro dalla Camera di Tobruk, sovrapponendosi di fatto all'attuale governo. Ma la nomina non è stata presa bene da Dbeibah che non ha mai accettato di lasciare il potere.

 

FATHI BASHAGHA

«Chi è cresciuto in guerra non può che viverci e conosce solo il linguaggio della polvere da sparo e degli spari, purtroppo solo la sconfitta militare può fermarlo», ha dichiarato ieri in un discorso alla nazione. Basghaga e i suoi nuovi ministri hanno poi regolarmente giurato, ma nel discorso di insediamento il neo premier ha sottolineato che si procederà a «studiare tutte le scelte e le misure necessarie» per la presa del potere a Tripoli, «con la forza della legge». Alcune parti - ha aggiunto - cercano di «attirarci nella guerra e nello scontro, ma non gli verrà data la possibilità di riuscire nel loro intento e non sarà versata nemmeno una goccia di sangue».

MERCENARI WAGNER 29

 

LE MINACCE

Lo scenario che si apre ora in Libia non è certamente semplice e potrebbe, in qualche modo, rappresentare un nuovo terreno di pressione della Russia sull'Europa, in particolare sull'Italia. Durante il conflitto tra la Cirenaica e Tripoli, nel paese si sono mosse a fianco di Haftar, le forze mercenarie russe della Wagner, le stesse che ora sono state chiamate a intervenire in Ucraina per liquidare il presidente Zelensky.

 

Nonostante gli accordi avessero previsto l'uscita dei miliziani da quelle zone, in realtà ce ne sarebbero ancora circa duemila. Questo potrebbe voler dire la capacità necessaria per mettere in atto azioni di disturbo: un maggior flusso di migranti mandati sulle coste italiane, il caos nel paese e il blocco dell'attività del metanodotto Greenstream che arriva a Gela, in Sicilia.

 

MERCENARI WAGNER 11

A fermare il convoglio dei ministri di Bashagha - riferisce Agenzia Nova - è stata la Forza operativa congiunta di Misurata, gruppo armato affiliato al ministero dell'Interno, che gestisce diversi checkpoint a Misurata e dintorni. Le auto sono state bloccate proprio a uno di questi posti di blocco. «Nessun convoglio di veicoli armati o militari può muoversi in Libia senza la preventiva autorizzazione del ministero della Difesa di Tripoli», è la disposizione firmata ieri dal primo ministro Dabaiba.

 

soldati mercenari russi in africa

I membri di questa Forza operativa hanno combattuto ferocemente a sud della capitale, Tripoli, contro le forze di Haftar nella guerra del 2019-2020, e recentemente hanno sempre appoggiato le posizioni di Dbeibah. Il 20 febbraio scorso il governo di Tripoli ha assegnato loro 100 milioni di dinari (circa 20 milioni di euro) senza fornire troppe spiegazioni.

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