mario draghi emmanuel macron angela merkel afghanistan talebani kabul

E L’UE CHE FARA' PER L'AFGHANISTAN? PAGHERA' ANCORA ERDOGAN PER TENERE LONTANI I PROFUGHI – L’EUROPA SUBISCE IL CAOS A KABUL E CONVOCA UNA RIUNIONE “D’EMERGENZA” - TANTO PER CAMBIARE I 27 VANNO IN ORDINE SPARSO, IN ATTESA DELL’INEVITABILE ONDATA DI MIGRANTI DEI PROSSIMI MESI. LA GERMANIA FA CAPIRE CHE NON È DISPOSTA A FARE COME NEL 2015 CON I SIRIANI, E RICICCIA L’IPOTESI DI FINANZIARE (ANCORA) ERDOGAN PER TENERE I RIFUGIATI AL POSTO NOSTRO. COSÌ PUÒ RICATTARCI MEGLIO...

Gabriele Carrer per “la Verità”

 

angela merkel in afghanistan 2

Chiamarla riunione d'emergenza appare un po' eccessivo visto che l'avanzata dei Talebani è iniziata a maggio parallelamente al ritiro delle truppe occidentali. E che domenica, mentre i leader europei festeggiavano il ferragosto e le ambasciate a Kabul si svuotavano, gli insorti entravano nella capitale Kabul occupando il palazzo presidenziale abbandonato dall'ex presidente Ashraf Ghani e preparandosi alla proclamazione dell'Emirato islamico dell'Afghanistan.

mario draghi 3

 

L'Unione europea arriva, anche questa volta, ultima e in ordine sparso. Dopo giorni di silenzio, ieri ha parlato Josep Borrell, Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza: «In seguito agli sviluppi in Afghanistan, e dopo intensi contatti con i partner negli ultimi giorni e ore, ho deciso di convocare una riunione virtuale straordinaria dei ministri degli Esteri dell'Unione europea» oggi pomeriggio «per una prima valutazione», ha scritto su Twitter.

DAVID SASSOLI

 

Come spesso accade, anche questa volta si sprecano gli inviti all'Unione europea di muoversi in maniera compatta. Uno per tutti, quello del presidente del Parlamento europeo David Sassoli: «La situazione in Afghanistan richiede una risposta unitaria dell'Unione europea», ha scritto su Twitter.

 

angela merkel in afghanistan

«Il Paese ha bisogno di una soluzione politica duratura e inclusiva che protegga i diritti delle donne e permetta agli afgani di vivere in sicurezza e con dignità. L'asilo deve essere garantito a chi rischia la persecuzione».

 

lorenzo guerini fine della missione italiana in afghanistan 5.

Ma se l'appello del presidente Sassoli all'unità rischia di cadere nel vuoto anche questa volta, ha il pregio di individuare il tema di maggiore urgenza per l'Unione europea, ossia la questione migratoria che ha tenuto banco ieri pomeriggio durante la riunione in videoconferenza del Comitato politico e di sicurezza, composto dagli ambasciatori dei 27 Stati membri.

 

LUIGI DI MAIO IN SPIAGGIA CON MICHELE EMILIANO E FRANCESCO BOCCIA

E infatti, i governi di oltre 60 Paesi, tra cui quelli dell'Unione europea tranne Ungheria e Bulgaria, hanno sottoscritto un appello dichiarando che «gli afgani e i cittadini internazionali che desiderano partire devono essere autorizzati a farlo». Ma tutti gli sforzi di ogni cancelleria d'Europa sono volti al rimpatrio dei connazionali e dei collaboratori afgani. Il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi ha spiegato ieri che «l'impegno dell'Italia è proteggere i cittadini afgani che hanno collaborato con la nostra missione».

 

Il presidente, si legge nella nota diffusa, è in continuo contatto con il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, e il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Quest' ultimo, ieri ha sentito anche il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, per coordinare le operazioni di evacuazione e definire un approccio comune. Il tutto durante una giornata segnata dalle polemiche degli alleati di governo di Italia viva per le foto che lo ritraevano in spiaggia in Puglia mentre Kabul finiva nelle mani dei talebani.

 

mario draghi marta cartabia

Di Maio ha già dato disponibilità a riferire in Parlamento da questa settimana sull'Afghanistan, ha comunicato ieri sera lo staff del ministro. «Ora ci dobbiamo concentrare sulle operazioni di salvataggio», ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel dopo una riunione con i vertici del suo partito, la Cdu, secondo quanto riportato dalla Bild. E parlando della possibile ondata di migranti, una tema che «ci riguarderà a lungo», ha spiegato due cose.

 

angela merkel in afghanistan 1

La prima: «Dobbiamo fare di tutto per aiutare i Paesi» confinanti «a sostenere i rifugiati», come raccontato dallo Spiegel. La seconda: l'interesse della Germania è che le persone siano aiutate «sul posto». In questo senso, ha proseguito la cancelliera, è necessario lavorare in stretta collaborazione con la Turchia.

 

Tradotto: quanto accaduto nel 2015, quando la Germania accolse oltre un milione di profughi di cui il 40 per cento dalla Siria, non si deve ripetere. Anche a costo di finanziare Recep Tayyip Erdogan e rafforzare nuovamente una potente leva con cui il presidente turco può ricattare l'intera Unione europea.

TALEBANI IN MARCIA VERSO KABUL

 

A confermare questa interpretazione ci ha pensato Paul Ziemiak, segretario generale della Cdu, che all'emittente N-tv ha dichiarato: «Per noi è chiaro che il 2015 non deve ripetersi». La decisione del 2015 costò cara in termini elettorali alla Cdu di Merkel, che tra poco più di un mese lascerà la politica dopo 16 anni di fila al timone del Paese. Lo sa bene Armin Laschet, candidato cancelliere della Cdu alle elezioni del prossimo 26 settembre, che ieri ha dichiarato che la Germania non dovrebbe mandare il messaggio che «può accogliere tutti quelli che hanno bisogno».

popolazione afghana festeggia i talebani

 

Meglio seguire la via dell'aiuto «a livello locale», ha aggiunto. Se la riunione di ieri tra gli ambasciatori è stata preparativa dell'incontro tra i ministri, la videoconferenza di oggi potrà forse dare una risposta alla domanda se, sull'Afghanistan, l'Unione europea può rappresentare quella «leadership esperta e autorevole» di cui «mai come ora l'Occidente avrebbe bisogno», come ha dichiarato ieri Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia e presidente del Consiglio italiano all'epoca dell'intervento in Afghanistan dell'ottobre 2001.

talebani nel palazzo presidenziale di kabulAEREO CON GLI ITALIANI ATTERRATO A ROMA AFGHANISTAN NEL 1979la previsione sbagliata di biden sull afghanistan 3elicottero usa a kabul per l evacuazione dell ambasciata la previsione sbagliata di biden sull afghanistan 5

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?