L’ULTIMO REGALINO DI VIRGINIA - LA GIUNTA RAGGI HA APPROVATO IL PROGETTO DELL’INUTILE FUNIVIA BATTISTINI-CASALOTTI. MA PER L’APERTURA DEI CANTIERI BISOGNA ASPETTARE IL 2022, QUANDO SULLA POLTRONA DEL CAMPIDOGLIO CI SARÀ CON MOLTA PROBABILITÀ UN ALTRO SINDACO - E INFATTI LE OPPOSIZIONI MENANO SU “VIRGY”. CHE HA PRECISATO CHE LA FUNIVIA SARÀ SMONTABILE, SCATENANDO LE POLEMICHE IN RETE: “QUINDI LA FARANNO CON I LEGO?”

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Vittoria Patane’ per www.businessinsider.com

 

meme sulla funivia a casalotti meme sulla funivia a casalotti

A quattro mesi di distanza dalle elezioni amministrative, la sindaca di Roma Virginia Raggi ha annunciato l’approvazione da parte della giunta capitolina del progetto di fattibilità tecnico-economica della funivia Battistini-Casalotti, a nord-ovest della Capitale.

 

La funivia, d’altronde, è sempre stata uno dei cavalli di battaglia di Raggi. Ne parlava già durante la campagna elettorale del 2016, ponendola al centro del suo piano sui trasporti volto a trasformare Roma in “una città moderna, che utilizza la tecnologia a proprio vantaggio, che ridisegna la mobilità in maniera funzionale, integrata e sostenibile partendo dal basso”, diceva l’allora candidata sindaca.

 

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Un piano che a cinque anni di distanza può considerarsi totalmente fallito dato che Roma non è più moderna, né più tecnologica né tantomeno ha una mobilità più funzionale e sostenibile.

 

Anzi, la città è messa sempre peggio e le grane di Atac, nonostante il concordato, continuano ad essere al centro del dibattito pubblico, con la pandemia di Covid-19 che ha enfatizzato tutti i problemi della municipalizzata capitolina, costringendo i cittadini ad assembrarsi sugli autobus in barba alle norme sul distanziamento.

 

Quello della funivia “è un sistema di trasporto utile e moderno già sperimentato in tante altre metropoli. Sarà una piccola rivoluzione per la mobilità di tutta la zona”, ha affermato Raggi, ricalcando le parole pronunciate cinque anni prima. La prima cittadina ha dunque deciso di riprovarci con la funivia dando un “piano adeguato per il trasporto pubblico” alle zone situate nella periferia nord-ovest di Roma.

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Il progetto è ambizioso. La funivia dovrebbe correre lungo un percorso di quasi quattro chilometri dal capolinea di Casalotti a quello di Battistini. In mezzo altre cinque stazioni: Acquafredda, Montespaccato, Torrevecchia, Campus e Collina delle Muse/Gra.

 

Lo scopo è quello di collegare questi quartieri al terminal della metro A, risparmiando a migliaia di cittadini ore di traffico infernale per raggiungere il terminal. Le cabine passeranno nelle stazioni ogni 10 secondi e potranno ospitare 10 persone alla volta, per una capacità totale di 3.600 passeggeri l’ora. Facendo un rapido calcolo, per percorrere i 4 km coperti dalla funivia serviranno circa 18 minuti. “Se potenziassero le corse, gli autobus impiegherebbero molto meno tempo”, sottolineano i detrattori. Costo dell’opera? 109,5 milioni di euro, tutti a carico del ministero dei Trasporti.

FUNIVIA CASALOTTI PRIMAVALLE FUNIVIA CASALOTTI PRIMAVALLE

 

Capitolo tempi. Per l’apertura dei cantieri, secondo le indiscrezioni, occorrerà aspettare almeno un anno, dato che prima bisognerà portare a compimento tutta una serie di step burocratici che vanno dalla creazione del progetto definitivo (passaggio non da poco) alla gara che stabilirà chi dovrà realizzare la funivia. Se ne riparlerà dunque nel 2022, quando sulla poltrona del Campidoglio potrebbe sedere un altro sindaco.

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Un dettaglio, quello sulle tempistiche, che non è sfuggito alle opposizioni: “Nel 2017 la sindaca Raggi annunciava che la funivia Casalotti-Battistini sarebbe stata pronta per il 2021. Oggi, dopo quattro anni, ci dice che è stato approvato il progetto di fattibilità. Basta prese in giro”, ha affermato il capogruppo di Fratelli d’Italia del XIII Municipio, Marco Giovagnorio, mentre il candidato sindaco Tobia Zevi parla di semplice “propaganda” in vista della corsa elettorale di giugno.

 

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Raggi però sembra non dare peso alle parole dei suoi avversari e addirittura pensa al raddoppio: dopo la Battistini-Casalotti, l’idea sarebbe quella di progettare anche un’altra funivia che collegherà, stavolta nella zona sud della Capitale, Villa Bonelli alla stazione della Metro B, Eur Magliana.

 

Tra un progetto e un annuncio, giusto per non destabilizzare i romani ormai abituati a tutto, Raggi ha però infilato anche una gaffe. A coglierla per primo è stato il blog Odissea Quotidiana, che da tempo si occupa di raccogliere le testimonianze e denunciare i disagi che i cittadini sono costretti ad affrontare sui mezzi pubblici di Roma Capitale. Rispondendo su Facebook a un utente che criticava il progetto, la prima cittadina ha affermato quanto segue: “La funivia, qualora non dovesse più servire, si smonta e si può rimontare da un’altra parte“. Accortasi delle prime reazioni alla sua affermazione, Raggi ha presto cancellato il commento, non abbastanza in fretta però da impedire agli utenti di leggere e fare uno screenshot, dando vita all’ennesima polemica.

RAGGI FUNIVIA RAGGI FUNIVIA

 

Ad oggi dunque c’è l’ok al progetto di fattibilità tecnico-economica, ci sono i rendering, ci sono le promesse, ma manca la parte più difficile. Roma però ha già trovato il nome perfetto per il progetto tanto caro alla sindaca: la “funivia smontabile”, che presto potrebbe sostituire “spelacchio” come feticcio capitale.

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