vladimir putin mikhail gorbaciov

L’ULTIMO SGARBO A “GORBY” – IL FREDDISSIMO OMAGGIO DI PUTIN A GORBACIOV È UN MESSAGGIO CHIARO AI RUSSI: “MAD VLAD”, CHE NON ANDRÀ AI FUNERALI DI STATO DELL’ULTIMO LEADER SOVIETICO, NON VUOLE INDISPETTIRE I SUOI "SUDDITI", CHE ODIANO L’EX SEGRETARIO DEL PCUS PER AVER FATTO CROLLARE L’UNIONE SOVIETICA. BASTA OSSERVARE IL CONTRASTO CON LE ESEQUIE DI BORIS ELTSIN: ALLORA (ERA IL 2007) LO “ZAR” ERA IN PRIMA FILA NELLA CATTEDRALE DI CRISTO SALVATORE, LA CERIMONIA FU TRASMESSA IN DIRETTA TV E FU PROCLAMATO UN GIORNO DI LUTTO NAZIONALE

 

1 - L'OMAGGIO MINORE E IL MESSAGGIO DELLO ZAR

Angelo Allegri per “il Giornale”

 

mikhail gorbaciov vladimir putin

Un anonimo salone, grigio e spoglio, quello dell'ospedale centrale di Mosca, la camminata particolare e un po' impacciata di Vladimir Putin (per gli americani è il gunslinger gait, il passo del pistolero, e sul perchè Putin cammini così sono stati scritti libri), un mazzo di fiori e pochi istanti di raccoglimento. Tutto qui. Le immagini diffuse dai canali ufficiali sull'omaggio del leader del Cremlino a Mikhail Gorbaciov sono un simbolo potente. Specie se si confrontano con altri decessi illustri.

 

vladimir putin alla camera ardente di mikhail gorbaciov 2

Nell'aprile scorso, alla morte dell'ultranazionalista Vladimir Zirinovskij, l'uomo che aveva proposto di buttare un'atomica su Kiev, Putin decise di dare un'immagine diversa. Rese omaggio al defunto quando la bara era nel Salone delle colonne della Casa dei sindacati, il luogo sacro dei funerali di Stato, da Stalin in poi: un trionfo di architettura classica decorato di velluti e pieno di debordanti corone di fiori.

 

funerale boris eltsin

Ancora più stridente il contrasto con i funerali del successore di Gorbaciov, Boris Eltsin nel 2007: Putin era in prima fila nella Cattedrale di Cristo Salvatore, la cerimonia venne trasmessa in diretta dai principali canali televisivi, nel Paese fu proclamato un giorno di lutto nazionale.

 

Per il potere russo i funerali hanno sempre contato parecchio. Come dimostra la stessa carriera di Gorbaciov. I Cremlinologi dell'epoca capirono che era destinato a diventare il numero uno quando fu nominato presidente della Commissione incaricata di organizzare le esequie del suo predecessore, Kostantin Chernenko.

 

vladimir putin alla camera ardente di mikhail gorbaciov

A Gorby è stata risparmiata la sorte riservata a Nikita Krushev, ultimo leader morto in disgrazia nel 1971: la bara trasportata al cimitero nel cassone di un camion e a seguirla un vecchio autobus riservato ai parenti.

 

Al premio Nobel della Pace è stata concessa la celebrazione nella casa dei Sindacati e il picchetto d'onore. Il meno possibile. Perchè i rapporti tra la Russia del potere e quella di Gorbaciov sono all'insegna della rimozione e dell'inconciliabilità.

 

Nell'ultimo libro in uscita (e di cui ieri il Giornale ha pubblicato un estratto), Gorbaciov parla di «Europa come casa comune», pur sottolineandone gli errori e le ambiguità. Per Putin e i suoi, i valori di quell'Europa non sono più politicamente presentabili.

 

mikhail gorbaciov e vladimir putin

Il futuro della Russia, per la sua attuale dirigenza, è in una triade lontana: autocrazia, nazionalismo e ortodossia. Nulla a che fare con quell'ingenuo di Gorbaciov e con la sua deplorevole infatuazione per l'Occidente.

 

Centinaia di migliaia di russi che la pensavano come lui sono scappati negli ultimi mesi oltre frontiera. Quanto alla Russia ufficiale l'opinione più sincera l'ha espressa Igor Korotchenko, analista di cose militari, presenza fissa nei più importanti talk show russi. «Gorbaciov? – ha detto- se ne vada pure all’inferno».

 

 

2 - I FUNERALI DI GUERRA DI GORBACIOV

Estratto dell'articolo di Micol Flammini per “il Foglio”

 

funerale boris eltsin

I funerali per la morte di Michail Gorbaciov, prima di essere funerali di stato, saranno funerali di guerra. Il presidente russo, Vladimir Putin, è andato a deporre i fiori accanto alla bara dell’ultimo leader sovietico. Ha trascorso trenta secondi in silenzio, si è voltato verso il ritratto di Gorbaciov, ha poggiato una mano sulla bara e ha fatto un piccolo inchino, un mezzo inchino, in segno di saluto.

 

[… ] Putin aveva definito la caduta dell’Unione sovietica la più grande “catastrofe” del Ventesimo secolo. Se la maggior parte dei russi per quella “catastrofe” aveva trovato un colpevole in Gorbaciov, Putin non gliene ha mai imputato, pubblicamente, la colpa. Se lo abbia fatto in quei trenta secondi di silenzio davanti alla sua bara, non si saprà mai.

 

mikhail gorbaciov e raissa

[…] Sarà un funerale volutamente solitario, isolato, di guerra, che chiude l’epoca della convivenza tra la Russia e l’occidente. In un articolo intitolato “Il destino del presidente”, l’agenzia russa Ria Novosti ricorda che nel 2022, anno dell’invasione dell’Ucraina, ci sono state diverse morti di uomini di stato coinvolti “nella distruzione dell’Unione sovietica”.

 

L’articolo si riferisce a Leonid Kravchuk, primo presidente dell’Ucraina indipendente, e Stanislav Shushkevich, primo presidente della Bielorussia indipendente, che assieme a Boris Eltsin firmarono il documento che sancì la fine dell’Urss. Tutti e due, l’ucraino e il bielorusso, sono morti a maggio, a invasione già iniziata.

 

Vladimir Putin e la salma di Mikhail Gorbaciov

Kravchuk ha avuto funerali di stato e di guerra, con gli ucraini, il presidente Volodymyr Zelensky incluso, che sfidavano le bombe russe per rendere omaggio al primo leader post sovietico che si impose affinché Kyiv abbandonasse l’Urss e  non ci fossero più dipendenze, legami troppo stretti con Mosca.

 

Stanislav Shushkevich […] già in vita aveva dovuto subire le accuse del dittatore Aljaksandr Lukashenka, che lo fece dimettere, lo privò di tutto, anche della sua pensione, e lo ha privato anche dei funerali di stato: non c’erano istituzioni, ma c’erano moltissimi bielorussi alle sue esequie. Quella coda per salutare Shushkevich è stata in sé un atto di resistenza contro il dittatore, che sta trascinando Minsk in guerra al fianco di Mosca.

 

MIKHAIL GORBACIOV NEI SIMPSON

Prosegue l’articolo di Ria Novosti: “L’antica saggezza dice che la strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni. Michail Gorbaciov può servire a dimostrare che le buone intenzioni di un leader nazionale sono in grado di causare l’inferno sulla terra per un intero paese”. Gorbaciov, Kravchuk e Shushkevich avevano lavorato per allontanarlo l’inferno dalla terra, avevano riformato, ricreato e sperato. La loro morte nell’anno dell’invasione russa dell’Ucraina, […] i loro funerali di guerra sono di un simbolismo storico soprannaturale.

george bush senior con mikhail gorbaciov MIKHAIL GORBACIOV NEI SIMPSON mikhail gorbaciov margare thatcher vladimir putin alla camera ardente di mikhail gorbaciov 1mikhail gorbaciov MIKHAIL GORBACIOV CON LA MOGLIE RAISSA vladimir putin alla camera ardente di mikhail gorbaciov 3C'ERA UNA VOGLIA - PRIMA PAGINA DEL MANIFESTO SULLA MORTE DI GORBACIOVdalai lama mikhail gorbaciovil tentativo di colpo di Stato contro Mikhail Gorbaciovil tentativo di colpo di Stato contro Mikhail Gorbaciovmikhail gorbaciov 22mikhail gorbaciovangela merkel e mikhail gorbaciov.4angela merkel e mikhail gorbaciovLA MORTE DI MIKHAIL GORBACIOV BY MAURO BIANI Vladimir Putin e la salma di Mikhail Gorbaciov

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)

giusi bartolozzi almasri giorgia meloni carlo nordio

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA TRA LE MANI IL CAPRO ESPIATORIO PERFETTO PER LA FIGURACCIA SU ALMASRI: GIUSI BARTOLOZZI, CAPO DI GABINETTO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, NORDIO. DEL RESTO, È UNA MAIL DELLA “ZARINA” A DIMOSTRARE CHE A VIA ARENULA SAPESSERO DELL’ARRESTO DEL TORTURATORE LIBICO GIÀ DOMENICA 19 GIUGNO, E NON LUNEDÌ 20, COME SEMPRE SOSTENUTO DA NORDIO – DI FRONTE ALL’IPOTETICA CACCIATA DELLA BIONDISSIMA GIUSI, PERÒ, NORDIO S’È SUBITO OPPOSTO: GIAMMAI! D'ALTRONDE LA DECISIONE, SECONDO IL MINISTRO, È STATA PRESA DIRETTAMENTE A PALAZZO CHIGI…