putin gas

I RUBINETTI LI HA CHIUSI PUTIN - L'AGENZIA INTERNAZIONALE DELL'ENERGIA SA BENISSIMO DOVE ANDARE A PESCARE I RESPONSABILI DELLA CRISI ENERGETICA: "CI SONO FORTI ELEMENTI DI TENSIONE NEL MERCATO EUROPEO DEL GAS A CAUSA DEL COMPORTAMENTO DELLA RUSSIA" - L'ACCUSA VERSO MOSCA È DI MANIPOLAZIONE DEI PREZZI PER INTERESSI POLITICI: LO STOP AD ALTRI VOLUMI DI GAS METTE ALLE STRETTE L'EUROPA, CHE SI STA IMPICCIANDO TROPPO DELLA QUESTIONE UCRAINA…

Gabriele Rosana per "Il Messaggero"

 

gasdotto

Il forte aumento dei prezzi e la crisi energetica in Europa sono responsabilità della Russia. L'Agenzia internazionale dell'energia (Iea) non usa mezzi termini e, in pieno rally dei prezzi iniziato a metà dello scorso anno, parte all'attacco di Mosca, accusata di non voler rilasciare volumi ulteriori di gas verso l'Europa come arma di ricatto politico per mettere alle strette il Vecchio continente.

 

gasdotto gazprom

«Crediamo che ci siano forti elementi di tensione nel mercato europeo del gas a causa del comportamento della Russia», ha detto ieri Fatih Birol, direttore esecutivo dell'Iea. Gazprom, il monopolista di Stato russo, «ha ridotto le sue esportazioni verso l'Europa del 25% nel quarto trimestre del 2021» rispetto agli stessi valori dell'anno precedente, mantenendo da una parte sì fede ai volumi pattuiti nei contratti a lungo termine, ma limitando fortemente dall'altra le vendite spot, e questo «malgrado gli elevati prezzi di mercato», ha fatto notare Birol.

 

gasdotto

La spiegazione sarebbe geopolitica: «I bassi flussi di gas russo verso l'Europa coincidono con l'aumento delle tensioni attorno all'Ucraina», ai cui confini orientali il Cremlino ha ammassato oltre 100mila truppe, dossier chiave nei negoziati sulla sicurezza europea che si tengono in questi giorni fra Ginevra, Bruxelles e Vienna. «L'attuale carenza di gas negli stock dell'Unione europea è in gran parte dovuta alla condotta di Gazprom».

 

Vladimir Putin

I RISCHI

L'agenzia intergovernativa con sede a Parigi non era mai stata così esplicita nel puntare il dito contro il Cremlino. I livelli di gas nelle riserve sotterranee europee sono calate al 50% della capacità, un tonfo rispetto alla media storica del 70% in questo periodo dell'anno, ha riferito Birol, il che rappresenta un ulteriore fattore di rischio di fronte ai prossimi freddi: «L'incertezza sul prezzo e sull'offerta rimane alta», ha messo in guardia il capo dell'Agenzia internazionale dell'energia, pur riconoscendo il ruolo svolto dalle forniture di gas naturale liquido americano giunte con le navi metaniere per alleviare l'impatto, nonostante i tempi di trasporto troppo lunghi.

 

vertice biden putin sull ucraina

«La Russia potrebbe aumentare le consegne in Europa di almeno un terzo», ha stimato Fatih Birol, cioè l'equivalente del 10% del fabbisogno giornaliero europeo, attraverso i gasdotti esistenti, senza cioè aspettare l'attivazione del nuovo controverso Nord Stream 2, il condotto che attraversa il Mar Baltico e bypassa Ucraina e Polonia, arrivando così direttamente in Germania e che più volte è stato citato da Mosca come condizione per pompare nuovi volumi.

 

vladimir putin

Eppure non lo fa, a differenza di altri partner che hanno aumentato le forniture (dalla Norvegia all'Azerbaigian, passando per l'Algeria), spingendo così i prezzi a livelli record - i più alti da almeno dieci anni - con pesanti conseguenze su famiglie e imprese.

 

Conflitto in Europa orientale

La stangata, del resto, parla chiaro, con la luce al +55% e gas al +41,8% nel primo trimestre del 2022 in Italia, come comunicato a inizio mese dall'autorità dell'energia. E neppure il resto del continente se la passa bene: «Gas e elettricità stanno diventano proibitivi in Europa. Consumatori e aziende dovranno prendere scelte dure», si legge in un report di Citigroup.

 

vladimir putin

L'atto d'accusa dell'Agenzia internazionale dell'energia - che finora s'era limitata a invitare Mosca, a ottobre, ad aumentare i volumi di gas russo diretti in Europa - rilancia la battaglia politica al cuore dell'Ue per far luce sulla possibile distorsione del mercato messa in atto da Gazprom.

 

«L'Unione europea deve intervenire immediatamente, utilizzando tutti gli strumenti a sua disposizione, per fermare le manipolazioni del monopolista russo sul mercato del gas»: a chiederlo è la Polonia, che torna sull'appello rivolto all'Antitrust Ue, sostenuto dai governi dell'Europa orientale e da un asse bipartisan di 40 europarlamentari, a indagare sulla condotta di Gazprom e far luce su una deliberata riduzione delle forniture per ragioni politiche. Analisi che la direzione generale Concorrenza della Commissione ha avviato sul finire dello scorso anno.

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)