lavrov putin

IN RUSSIA NON VOGLIONO LA GUERRA - L'ISTITUTO STATALE DI RELAZIONI INTERNAZIONALI DI MOSCA, FUCINA DEI DIPLOMATICI RUSSI (CI SI E' FORMATO LAVROV), SCRIVE UNA LETTERA A PUTIN (FIRMATA DA STUDENTI, EX STUDENTI, INSEGNANTI) PER DIRE NO ALLA GUERRA: “CONDANNIAMO INEQUIVOCABILMENTE LE AZIONI MILITARI DELLA FEDERAZIONE RUSSA SUL TERRITORIO DELL'UCRAINA” – E’ UN “NO” PESANTE, PERCHE’ GIUNGE DA UN PEZZO IMPORTANTE DELL’APPARATO RUSSO E SEGUE L’APPELLO CONTRO LA GUERRA FIRMATO DA 300 SCIENZIATI…

Stefano Stefanini per “la Stampa”

 

SERGEI LAVROV VLADIMIR PUTIN

«Condanniamo inequivocabilmente le azioni militari della Federazione Russa sul territorio dell'Ucraina». È censura politica, è sdegno morale, quando lo dicono le Nazioni Unite, i leader mondiali, la gente scesa nelle nostre strade e piazze per solidarietà con l'Ucraina aggredita. È straordinario coraggio quando sono i russi a dirlo. Lo hanno fatto ieri i firmatari di una incredibile «lettera aperta al Presidente della Federazione Russa», tutti studenti, ex-studenti e insegnanti della prestigiosa fucina diplomatica russa, l'Istituto Statale di Relazioni Internazionali di Mosca (Mgimo).

 

antony blinken joe biden vladimir putin sergei lavrov

Ci hanno abituato al coraggio russo i dissidenti e oppositori del regime putiniano, messi di forza ai margini della vita politica del Paese, sottoposti a violenze della polizia, angherie, carcere sommario quando non eliminati dalla pallottola di un sicario, dal novichok o polonio. Ci hanno abituato i manifestanti manganellati senza cerimonie, i bambini messi dietro le sbarre dei furgoni penitenziari, le vecchiette strattonate per la strada. Il coraggio politico e ideologico di dire di no è altrettanto straordinario per due motivi. Innanzitutto, viene dall'interno del sistema.

 

Mgimo - ISTITUTO STATALE DI RELAZIONI INTERNAZIONALI DI MOSCA

Per minoritario che sia rispetto al resto dell'apparato burocratico e governativo, forse a disagio ma allineato e coperto col Cremlino, rivela una sottile crepa nella muraglia di mobilitazione nazionale eretta da Vladimir Putin e dai fedeli "siloviki". Che basta a non far dormire sonni tranquilli al dittatore chiuso in paranoico isolamento. Forse allungherà ancora il tavolo che lo separa dagli interlocutori, negli incontri con russi e stranieri, attualmente calcolato a distanza di sicurezza "von Stauffenberg" (attentatore di Hitler) - la tecnologia, si sa, ha fatto progressi dal ''44.

 

Sergei Lavrov e Vladimir Putin

La politica di meno, prova ne sia Vladimir Putin. La lettera nasce nel cuore istituzionale della Russia. All'Mgimo si forma la élite diplomatica e accademica del Paese. Vi hanno studiato Sergei Lavrov, Ministro degli Esteri di Putin, e Kassim-Jomart Tokayev, Presidente del Kazakistan. Più molti altri, russi e stranieri. Vanta il prestigio accademico di una Harvard bostoniana o di una SciencePo parigina ma è soprattutto la scuola di generazioni di operatori di affari internazionali ai quali è poi affidata la politica estera russa e la tutela degli interessi nazionali.

russia, arresti dei manifestanti contro la guerra 6

 

Che poi portano avanti con altissima professionalità. Non è certo un nido di sentimenti antirussi. In secondo luogo, siamo di fronte a una manifestazione di estrema lucidità politica e diplomatica. La lettera riflette il "mestiere" di chi l'ha scritta. Rivendica valori quali cooperazione internazionale, collaborazione culturale, sicurezza attraverso il dialogo, «importanza di un sistema globale di trattati per la limitazione degli armamenti nucleari», con un giudizio tranciante: l'intervento militare della Russia in Ucraina «ha reso impossibile la realizzazione dei valori che noi abbiamo metabolizzato».

 

russia, arresti dei manifestanti contro la guerra 8

«Non abbiamo paura di dire apertamente» quello che pensiamo «anche se diverge dall'attuale posizione del Ministero degli Affari Esteri e del Governo Russo», conclude la lettera. Chi firma sa di mettere in gioco il proprio presente e futuro. Rischia arresto e imprigionamento. Non sappiamo quanti siano. Forse solo una manciata. Forse solo figure ormai accantonate come Andrei Kozyrev, ex-Ministro degli Esteri di Bori Eltsin, "liberale" messo all'indice dal regime, mentore di un Lavrov che ha fatto altre scelte.

 

Ma l'esistenza stessa della lettera, che segue una presa di posizione contro la guerra cui ha aderito il fior fiore della scienza russa - circa 300 firme - rivela una profonda crisi di coscienza all'interno della società russa. Vladimir Putin ne ha un inconfessato terrore. Per evitare che la crepa diventi una frattura seria e minacci il suo potere assoluto, vieta che la guerra si chiami guerra ("operazioni speciali"), continua a narcotizzare la popolazione con la televisione di Stato, imbavaglia la stampa, tacita i social media.

russia, arresti dei manifestanti contro la guerra 7

 

Chi lo sfida su questo terreno come i firmatari dell'Mgimo e gli scienziati russi merita tutta la nostra ammirazione, non meno degli eroici ucraini in trincea. La battaglia decisiva per la democrazia in Europa, disse Vaclav Havel, si combatte sempre a Mosca.

Ultimi Dagoreport

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT