nicola zingaretti andrea marcucci

UN SABOTAGGIO COI BAFFI - AL NAZARENO PENSANO CHE IL BAFFO FORTE DEM ANDREA MARCUCCI, QUINTA COLONNA RENZIANA NEL PD, ABBIA ORGANIZZATO L’ASSE PARLAMENTARE CON M5S-LEU PER FARLO NAUFRAGARE SOTTO I COLPI DELLE POLEMICHE. UN PIANO MACHIAVELLICO, INSOMMA, PER SABOTARE SUL NASCERE L' ALLEANZA STRUTTURALE CON I 5STELLE CHE TANTO PIACE A ZINGARETTI – MARCUCCI PENSA ANCHE A UNA ROAD MAP PER IL PROSSIMO CONGRESSO PD: “SI PUÒ FARE A FINE ANNO O L' ANNO PROSSIMO”

Car. Ber. per “la Stampa”

 

ZINGARETTI MARCUCCI

«Premesso che abbiamo un premier stimato in tutto il mondo, per Matteo Renzi l' esito di questa operazione politica innescata con la crisi è che con il governo Draghi, Italia Viva diventa assolutamente marginale, per il Pd invece è una nuova occasione da non sprecare».

 

Parola di Andrea Marcucci, capogruppo del Pd al Senato, considerato una quinta colonna dell' ex leader, al quale però non lesina critiche, così come ai suoi compagni di partito. Da martedì Marcucci è finito nel mirino, della destra e della sinistra Pd vicina al segretario, per aver organizzato un intergruppo con M5s e Leu.

«Iniziativa nata dall' esigenza di avere un coordinamento sull' attività parlamentare tra i gruppi della precedente maggioranza. Avevamo lavorato molto sul programma e sui provvedimenti, e per salvaguardare queste priorità politiche abbiamo deciso di creare un organismo di coordinamento».

 

Ma qualcuno si è chiesto: se la nascita di un asse giallorosso fa dire al leader di Iv che si apre una prateria al centro, perché questa mossa politica l' ha fatta proprio un amico di Renzi come lei?

NICOLA ZINGARETTI ANDREA MARCUCCI

«Magari qualcuno non se ne è accorto, ma io sarei capogruppo del Pd. Il mio lavoro è rafforzare le nostre posizioni al Senato e credo che questa sia la strategia giusta. Poi, la valutazione che ha fatto Renzi, per me è completamente sbagliata.

 

Perché la vera forza riformista di questo Parlamento è il Pd, che deve avere la determinazione di sapersi muovere in un quadro politico che si modifica, per portare avanti le sue battaglie. Chi avanza questi sospetti sul mio conto è miope o non capisce. Accade l' opposto. Solo avendo una grande spinta riformista visibile e inclusiva, noi togliamo spazio a Renzi. Non è isolandoci».

 

renzi marcucci

Tanto per essere chiari: al Nazareno pensano che lei abbia organizzato questo asse parlamentare per farlo naufragare sotto i colpi delle polemiche. Insomma per sabotare sul nascere l' alleanza strutturale con i 5stelle che tanto piace a Zingaretti.

«Beh, mi appare una reazione molto naïf e contorta. Io ricordo che anche la linea del partito è stata questa. E il mio è stato un atto parlamentare molto coerente con le nostre azioni degli ultimi mesi. Che qualcuno individui strani disegni mi fa specie. O magari qualcuno soffre le iniziative parlamentari, forse si è sentito impropriamente scavalcato a sinistra e sarebbe incredibile perché si gioca insieme in squadra».

 

Beh dicono che lei non ha avvertito nessuno, neanche i senatori Pd ne sapevano nulla, infatti si sono molto risentiti...

«Ed è sbagliato. Io al gruppo Pd avevo detto che avrei preso iniziative per coordinarsi con forze politiche della maggioranza precedente. Poi ho incontrato successivamente gli altri gruppi alleati. Ho agito con le prerogative della mia autonomia, ma un' affermazione sull' esigenza di coordinamento l' avevo fatta presente al gruppo. Poi se ci sono maldipancia, ci sarà occasione di confrontarci».

marcucci zingaretti

 

Ma non le pare che se il centrodestra copiasse la sua iniziativa, Forza Italia tornerebbe nelle braccia di Salvini?

«È esattamente il contrario. Lasciare esclusivamente la capacità di coordinamento ai gruppi di centrodestra rischia di produrre un contraccolpo evidente nella nostra capacità di incidere politicamente».

 

E quando vi riunirete ancora con gli alleati?

«Credo ci riuniremo prima della prossima capigruppo, a inizio della prossima settimana. Ora arriverà la conversione del decreto Covid, poi arriverà velocemente la conversione del milleproroghe e poi abbiamo l' esigenza di sollecitare con tempistiche rapide l' approvazione del decreto ristori in cdm.

 

matteo renzi andrea marcucci

Tutti temi su cui avevano le idee chiare con la precedente maggioranza. Ma un intergruppo non prefigura eventuali alleanze elettorali, su quelle dovranno esprimersi i nostri elettori».

 

A proposito, secondo lei un Congresso sarebbe utile anche per ridefinire la leadership del Pd?

«Ora si deve uscire da questa fase e il Pd unito deve supportare la nostra delegazione di governo. Superata questa fase, sarà il segretario a valutare se ci sono i tempi per aprire un congresso. Se si apre, deve essere un congresso vero. Si può fare a fine anno o l' anno prossimo».

matteo renzi con andrea marcucci 2andrea marcucci e graziano delrio arrivano al quirinale 1paola de micheli paolo gentiloni nicola zingaretti andrea marcucci graziano delrioandrea marcucci matteo renziMattarella Zinga Marcucci Gentiloni MATTEO RENZI ABBRACCIA ANDREA MARCUCCInicola zingaretti arriva al quirinaleMATTEO RENZI ANDREA MARCUCCIzingaretti marcucci

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO