mario draghi.

SALUTAME A CONTE! - A DIFFERENZA DELLA BOZZA DI “GIUSEPPI”, IL RECOVERY PLAN DI DRAGHI HA PROGETTI MOLTO DETTAGLIATI, CON IMPORTI ASSEGNATI NON PIÙ PER AZIENDA MA PER FILIERA - ALTA VELOCITÀ, IDROGENO, SPAZIO: LE AZIENDE DI STATO AVRANNO UN RUOLO FONDAMENTALE - L’ATTUAZIONE SPETTA AI SINGOLI MINISTERI, MA IL CONTROLLO E LA RENDICONTAZIONE TOCCHERÀ SOLO AL MEF. SARÀ FRANCO E SOLO LUI A INTERFACCIARSI CON BRUXELLES

Claudio Antonelli per “la Verità”

 

MARIO DRAGHI - CONFERENZA STAMPA

Ieri riunione tra Mario Draghi e i capi delegazione dei partiti di maggioranza. Oggi, il premier presenterà in Consiglio dei ministri la prima versione del piano nazionale di ripresa e resilienza, alias Recovery plan. La settimana prossima il testo andrà in Parlamento. Gli onorevoli avranno un paio di giorni per leggerlo e votarlo (di analizzarlo nel dettaglio escluso ci sia la possibilità).

 

DANIELE FRANCO MARIO DRAGHI

Infine, il 29 aprile ci sarà un Cdm dedicato a timbrare e spedire in Europa il documento da 191 miliardi di spesa e debito a cui si aggiungerà un nemmeno troppo piccolo addendum (tutto finanziato da deficit made in Italy) da ulteriori 30 miliardi.

 

daniele franco

Nella presentazione da condividere con i ministri che non hanno partecipato alla stesura, il premier tiene a precisare che l' attuazione dei progetti spetta ai singoli Ministeri (che a loro volta dovranno interfacciarsi con le Regioni) ma il controllo e la rendicontazione tocca solo al ministero dell' Economia, guidato ora da Daniele Franco.

 

VITTORIO COLAO

Soprattutto solo il Mef potrà e dovrà interfacciarsi con Bruxelles. Tutto ciò per confermare quanto Draghi aveva detto alle Camere nel momento dell' insediamento e per tagliare definitivamente la testa a chi ancora avesse velleità di partecipare a qualche task force.

ROBERTO CINGOLANI

 

A coordinare e decidere sono oltre a Franco, i ministri Vittorio Colao, Roberto Cingolani e Giancarlo Giorgetti. Sotto di loro le figure chiave saranno gli amministratori delegati delle società pubbliche o delle partecipate e alcune nuove nomine portate avanti dal governo.

GIANCARLO GIORGETTI E MARIO DRAGHI LEGGONO DAGOSPIA

 

Ad esempio basta spulciare la lista dei progetti (rispetto alla bozza scritta da Giuseppe Conte qui ci sono i dettagli e gli importi casella dopo casella) per vedere che l' aerospazio godrà di investimenti complessivi per 2,3 miliardi di euro. Bene. Visto che è un settore nel quale l' Italia è ipercompetitiva. Con più soldi (se ben gestiti) potrebbe avere anche più peso in Europa.

 

ALESSANDRA DAL VERME

Tutta la filiera è stata assegnata al sottosegretario Bruno Tabacci che in pochi giorni è passato da mancata stampella di Conte a rappresentante dell' attuale governo. C' è poi da notare che nell' ultimo Consiglio dei ministri, Draghi ha confermato ai loro posti Ernesto Maria Ruffini e Marcello Minenna, rispettivamente capo dell' Erario e delle Dogane, mentre ha sostituito il direttore del Demanio, Antonio Agostini, con l' ex dirigente del Mef Alessandra Dal Verme nonché cognata di Paolo Gentiloni.

 

BRUNO TABACCI SI PRENDE LE DELEGHE ALLE POLITICHE SULLO SPAZIO

Chi pensa che l' agenzia sia un vecchio arnese e dunque l' incarico un parcheggio si sbaglia profondamente. Il Demanio avrà un ruolo importante nella digitalizzazione del Paese. E coordinerà o gestirà circa 10,5 miliardi di euro da qui al 2026. Tanto. Si va dalla riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare dello Stato, fino al piano carceri e alla messa a reddito degli spazi pubblici che si libereranno per via dello smart working.

 

Ciò spiega non solo quanto il processo avviato dalla pandemia sia irreversibile, ma anche quanto per la politica o la filiera che essa rappresenta sia importante esserci in questo preciso momento. Gli investimenti si decidono ora e valgono per 6 anni. Al tempo stesso disegnano l' Italia dei prossimi 30 anni.

 

LUIGI GUBITOSI FRANCESCO STARACE

Per il resto non si può non notare il diverso approccio rispetto al Conte bis. Qui i progetti sono dettagliati e non assegnati per azienda, ma per filiera. Così si va dai circa 3,7 miliardi destinati all' uso e lo sviluppo dell' idrogeno fino agli oltre 25 miliardi che toccheranno l' alta velocità e il trasporto su rotaia.

 

È ovvio che questi progetti toccheranno Snam e Fs ma avranno ricadute anche sull' ex Ilva o su tutta la filiera dei trasporti. Un miliardo andrà per lo sviluppo della cybersecurity e altrettanto per il cloud. Qui toccherà a Leonardo intervenire, ma ci sarà spazio anche per Tim e pure per i colossi come Amazon o Microsoft.

 

MARIO DRAGHI MEME

Oltre 5 miliardi andranno per il 5G e per lo sviluppo della rete unica. Entro fine mese la partita su Tim, Cdp e Open fiber si chiude e a quel punto si capirà dove e come saranno allocati i fondi. Il ministero della Transizione ecologica ha inserito una serie di progetti sull' agro voltaico e sulle rinnovabili in generale. Anche qui spazio per le aziende di Stato.

 

Il Recovery ha confermato in pieno l' ecobonus al 110% che pur essendo una bandiera grillina potrebbe attivare investimenti privati. Infine, finalmente ci sono progetti dettagliati contro il rischio sismico e due miliardi per sostenere le comunità che sono state colpite da terremoto tra il 2009 e il 2016. Finalmente 5 miliardi per più asili e scuole per l' infanzia e un miliardo per gli alloggi degli studenti. Un piano così dettagliato aiuterà i colossi delle costruzioni come We build che pur essendo partecipata da Cdp deve rimettere in moto i cantieri.

 

carlo messina

Infine, lo Stato si è accorto che la telemedicina è utile. A questo punto con la lista della spesa futura sarà possibile avviare il contesto. Ieri il concetto l' ha spiegato bene Carlo Messina, numero uno di Intesa Sanpaolo che ha annunciato finanziamenti per 400 miliardi in 6 anni a tutte le aziende coinvolte nel Recovery plan. In particolare nelle aree del green e transizione ecologica, infrastrutture e trasporti, progetti di rigenerazione urbana e inclusione sociale. Le imprese, ha detto, «potranno contare su finanziamenti per 270 miliardi di euro. Una dichiarazione pronta da giorni per confermare il ruolo di banca di sistema che vuole fare leva su fondi garantiti dallo Stato.

WEBUILD

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO