giuseppe conte beppe grillo

SALUTAME A GRILLO! – CONTE VINCE LA SUA SCOMMESSA: LA COSTITUENTE DEL M5S RAGGIUNGE IL QUORUM PER ESAUTORARE IL GARANTE BEPPE-MAO, ARCHIVIARE LA STAGIONE DEL VAFFA E TRASLOCARE STABILMENTE NEL CAMPO PROGRESSISTA – PEPPINIELLO HA SUBITO LA CONTESTAZIONE DI UN GRUPPETTO CON LE MAGLIETTE DEL FONDATORE E DI CASALEGGIO: “SIETE COME IL PD!” – RESTA L’INCOGNITA: GRILLO SI PALESERÀ OGGI A ROMA PER UN ULTIMO SHOW? – SORGI: “FORSE CONTE, COME CRAXI QUANDO DIVENTÒ SEGRETARIO DI UN PSI ASSAI SOFFERENTE, PENSA CHE IL PROBLEMA DEL MOVIMENTO SIA IL ‘PRIMUM VIVERE’. E SOPRAVVIVERE CON IL CENTROSINISTRA. LA PARTITA VERA DEVE COMINCIARE, DI QUI AL 2027, QUANDO IL CAMPO LARGO DOVREBBE VEDERSELA CON MELONI...”

1. 5STELLE, CONTE VINCE LA SCOMMESSA QUORUM RAGGIUNTO, GRILLO ESAUTORATO

Estratto dell’articolo di Antonio Bravetti e Niccolò Carratelli per “La Stampa”

 

giuseppe conte - assemblea costituente del m5s - foto lapresse

Conte vince la sua scommessa, porta gli iscritti M5s a votare e archivia definitivamente Beppe Grillo e la stagione dei "vaffa". «Il quorum è raggiunto!» esulta l'ex premier dal palco del Palazzo dei congressi alle 19.30, superata la soglia dei 45 votanti. «È la vittoria di chi ha deciso di decidere». È da un po' che sa che il traguardo è tagliato.

 

[…]

 

Conte è in camicia, lontano dal rumore della folla. Si ferma per parlare della mini-contestazione che ha inaugurato la giornata. «Era un'azione annunciata – sottolinea – su 90 mila persone ci sta che in 15 contestino. Siamo trasparenti, aperti al dissenso». Tanto il quorum è raggiunto, il risultato politico è in cassaforte. Resta solo l'ostacolo Grillo: e se si presentasse a sorpresa all'Eur?

 

GIUSEPPE CONTE VS BEPPE GRILLO

«Ora andiamo avanti», taglia corto l'avvocato del popolo sorridendo. Sa che l'accoglienza per il fondatore non sarebbe tenera, che la platea è tutta per lui: lo ha acclamato come una rock star e ha, invece, maltrattato i contestatori.

 

Quando nel primo pomeriggio Conte sale sul palco, non fa in tempo a godersi «l'atmosfera entusiasmante» che in platea irrompono i "Figli delle stelle". Sono una dozzina di ragazzi che chiedono «trasparenza», invitano Conte a dimettersi e lanciano quella che un tempo era la lettera scarlatta: «Siete come il Pd».

 

Ma non è più il tempo dei «pidioti», anzi, il trasloco nel campo progressista è ormai completato e i contestatori vengono accompagnati alla porta. Volevano combattere il corso contiano con l'astensione, ma coi numeri falliranno. Addio "Figli delle stelle", cantava Alan Sorrenti: «Io non cerco di cambiarti, so che non potrò fermarti. Tu per la tua strada vai, addio ragazza ciao».

Il palco è tondo, bianco.

 

giuseppe conte - assemblea costituente del m5s - foto lapresse

Tutt'intorno iscritti ed elettori sono circa duemila. «C'è una grande partecipazione – dice Conte – abbiamo rovesciato la piramide, decide la base». Grillo resta un fantasma. Si materializza, insieme a Gianroberto Casaleggio, solo sulle magliette nostalgiche dei contestatori.

 

L'ex deputato Marco Bella ha provato a coordinare l'astensionismo via social: «Quale forza politica del globo terracqueo cancella 70 mila iscritti per vincere un voto interno? Che schifo».

Gli risponde a distanza Crimi, assicurando che la scrematura «è stata fatta con assoluto rigore – spiega a La Stampa – inviando più comunicazioni e dando a tutti la possibilità di scegliere se rimanere iscritti o staccarsi».

 

contestazione contro conte - assemblea costituente m5s

Dopo Conte sfilano sul palco o in collegamento tanti ospiti: tra gli altri, il presidente della fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, Enrico Mentana, il premio Nobel Joseph Stiglitz in collegamento. In giro per i corridoi freddi del grande palazzo s'incontrano i big del passato e del presente. Stefano Patuanelli, Roberto Fico, Paola Taverna, Alessandra Todde. L'album di famiglia appare "de-grillizzato": non ci sono uomini e donne vicini e vicine a Grillo.

 

Danilo Toninelli assente, come Virginia Raggi, che ha mandato un messaggio ai vecchi amici: «Oggi avevo già un impegno, forse passo domani». Una delle più attese è Chiara Appendino, che arriva due ore dopo a causa di un ritardo dell'aereo.

 

Dopo aver fatto rumore per le sue dichiarazioni sul rischio che i 5 stelle vengano «fagocitati» dal Pd, l'ex sindaca di Torino sceglie un profilo più basso: «Siamo qui come comunità per ascoltarci e per ascoltare i tanti esperti – dice – è una bellissima giornata di partecipazione, sono felice che abbiamo raggiunto il quorum».

LOTTA CONTINUA TRA GIUSEPPE CONTE E BEPPE GRILLO - MEME BY EDOARDO BARALDI

 

Qualche iscritto le si avvicina per complimentarsi della sua linea "anti-Pd": «Meno male che l'hai detto, serve qualcuno che lanci l'allarme». Appendino sorride, per commentare è meglio aspettare il risultato delle votazioni su alleanze e collocazione politica. Come quella sul ruolo del garante, che verrà ridimensionato (o addirittura eliminato), ormai è sicuro, ma bisogna capire come, visto che erano previste varie opzioni e non si sa cosa abbia scelto la maggioranza dei votanti.

 

Il resoconto della consultazione online verrà reso pubblico oggi nel primo pomeriggio, al termine della seconda giornata di panel e confronti. Poi toccherà a Conte mettere il punto all'assemblea. Sperando che, nel frattempo, Grillo non si sia fatto vedere.

 

2. IL TACCUINO GIUSEPPE E LA SUA CONSACRAZIONE

Estratto dell’articolo di Marcello Sorgi per “La Stampa”

 

giuseppe conte - assemblea costituente m5s

La sceneggiatura e la scenografia erano perfette, ieri pomeriggio al Palazzo dei Congressi romano dell'Eur, compreso il gruppetto di contestatori, grillini della prima ora con le magliette del Fondatore e di Casaleggio. In coro, invitavano a sabotare il voto della base, che invece ha raggiunto già in serata il quorum degli oltre 44 mila iscritti, necessario per le modifiche di statuto, cioè il cambio di pelle dei 5 stelle da movimento a partito, con un leader, Conte, a cui i militanti si affidano per sfangarla e superare il momento più difficile della loro storia.

 

contestazione contro conte - assemblea costituente m5s

Tal che l'arrivo a sorpresa di Grillo, e un eventuale suo show sul palcoscenico all'ultimo momento, non farebbe che confermare la metamorfosi, e soprattutto eviterebbe il rischio di una scissione rimasto incombente in tutta la lunga vigilia congressuale.

 

Perché di congresso, appunto si tratta. L'epoca dei meet-up, delle piazze, dello streaming usato per mettere in berlina Bersani protagonista della "non vittoria" del 2013 che consacrò invece l'arrivo ormai prossimo del M5S al governo, con i due esecutivi, gialloverde e giallorosso, guidati da Conte nel triennio 2018-‘21, è ormai chiusa da un pezzo.

 

correnti nel m5s

La stagione di Conte-leader è cominciata subito dopo, ha visto un'altalena di risultati – a partire da quello, considerato un miracolo dato che il Movimento nei sondaggi era dato tendente alla scomparsa – delle politiche del 2022, alla vittoria in Sardegna a febbraio con Todde, alla contrazione alle Europee di giugno, allo scivolone, pur nell'ambito della vittoria del centrosinistra, in Emilia Romagna e in Liguria domenica scorsa.

 

Forse anche Conte, come Craxi quando diventò segretario di un Psi assai sofferente, pensa che il problema del Movimento, nell'immediato, sia il "primum vivere". E sopravvivere con il centrosinistra, dato che questa è stata la proposta che hanno condiviso l'Assemblea costituente, gli iscritti e non solo [...]

 

conte e beppe grillo a roma alla manifestazione del m5s

Quanto al resto, la partita vera deve cominciare, di qui al 2027, quando il "campo largo" dovrebbe vedersela con Meloni. E da ora in poi, Conte ha in mano tutte le leve per giocarla.

 

giuseppe conte - assemblea costituente del m5s - foto lapressecontestazione contro conte - assemblea costituente m5sgiuseppe conte - assemblea costituente del m5s - foto lapresse

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...